pubblicato sabato 19 settembre 2009È diventata oramai un appuntamento fisso, per galleristi ed operatori di settore, l'anteprima ad
ArtVerona dei risultati del
Laboratorio sul Commercio Beni Artistici, curata da Stefano Stanzani per Nomisma. L'indagine traccia un profilo interessante e per certi aspetti inaspettato di questo frangente di mercato, caratterizzato da una incertezza economica che sembra colpire con più intensità soprattutto gli attori presenti da meno tempo sulla piazza e quindi più sensibili alla volatilità della domanda.
Conclusione interessante del report è infatti che - contrariamente a quanto potremmo immaginare - a fronte di una domanda in notevole calo non si è registrata una forte diminuzione dei prezzi medi, benché alle aste vi sia stata una contrazione a doppia cifra rispetto i valori molto elevati registrati tra il 2007 ed il 2008.
Se internet non pare uno strumento ancora in grado di fare mercato o di stimolarlo (pur rappresentando una vetrina per tanti curiosi non
art addicted), la risposta più interessante delle gallerie - più accentuata per gli operatori più giovani che non possono far conto su un collezionismo radicato - pare essere la maggior partecipazione alle pur costose fiere, alla ricerca di potenziali nuovi acquirenti. Peccato però che a fronte di tutti questi sforzi l'età media dei nostri collezionisti sia ancora molto elevata (45-60 anni).
Inevitabilmente, a questo punto, parrebbe opportuno aiutare il mercato anche con strumenti di natura fiscale e con la diminuzione dell'iva. Ma vista la sensibilità della nostra classe politica, la sensazione è che fra vent'anni ne staremmo ancora parlando. (
daniele capra)
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