“Se mi piace il
dito medio di Cattelan davanti alla Borsa? Moltissimo. Lo scempio sono le auto
in piazza Affari, non l’arte”. Così l’ottimo Massimiliano Finazzer Flory, l’assessore
alla Cultura di Milano, al Corriere della Sera, che indaga un progetto che
potrebbe gettare una ventata di cauto ottimismo anche sul sempre più vicino
appuntamento con l’Expo 2015. Ovvero un gemellaggio con Venezia, “un asse strategico
per l’arte contemporanea”.
Da una parte il Mac,
il museo di arte contemporanea che sorgerà a Milano nel 2013, dall’altra la Biennale della laguna
(che si terrà anche nel 2015, anno di Expo). E, come trait d’union – scrive il
Corsera -, un veneto d’origine e milanese d’elezione: Maurizio Cattelan. Che
nei giorni scorsi ha incontrato appunto il sindaco Letizia Moratti e Finazzer
Flory: “Si è parlato di modelli museali. Cattelan è una coscienza critica che
ci aiuta ad avere il polso reale del nostro tempo con un termometro che spesso
la politica non ha”, ha commentato l’assessore.
il museo di arte contemporanea che sorgerà a Milano nel 2013, dall’altra la Biennale della laguna
(che si terrà anche nel 2015, anno di Expo). E, come trait d’union – scrive il
Corsera -, un veneto d’origine e milanese d’elezione: Maurizio Cattelan. Che
nei giorni scorsi ha incontrato appunto il sindaco Letizia Moratti e Finazzer
Flory: “Si è parlato di modelli museali. Cattelan è una coscienza critica che
ci aiuta ad avere il polso reale del nostro tempo con un termometro che spesso
la politica non ha”, ha commentato l’assessore.
“Per il 2015 il
patto con Venezia potrebbe diventare fondamentale – ha dichiarato ancora
Finazzer -: è quella la porta da cui arrivano i cinesi”. ll progetto sarebbe in
fase avanzata: con contatti con il curatore del padiglione italiano alla
Biennale, Vittorio Sgarbi, e con l’idea di ”portare la moda al Festival del Cinema
di Venezia, a settembre, con sfilate ed eventi, per i quali il Comune di
Milano, capitale del fashion system, darebbe il suo patrocinio”.
patto con Venezia potrebbe diventare fondamentale – ha dichiarato ancora
Finazzer -: è quella la porta da cui arrivano i cinesi”. ll progetto sarebbe in
fase avanzata: con contatti con il curatore del padiglione italiano alla
Biennale, Vittorio Sgarbi, e con l’idea di ”portare la moda al Festival del Cinema
di Venezia, a settembre, con sfilate ed eventi, per i quali il Comune di
Milano, capitale del fashion system, darebbe il suo patrocinio”.
[exibart]
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cattelan cosa va a fare? il maggiordomo?
Tale can: cattenan è semplicemente il cicisbeo alla corte del potere!
per quel ruolo i posti sono gia’ occupati.
Non fara’ nulla (lo pagano per questo) d’altronde se lo puo’ permettere in virtu’ del fatto che è il Velasquez che non sa disegnare ma che parla perfettamente Inglese.
MESTIERE DI VIVERE: Il grande artista Rosseaux continuava a fare il doganiere; Cattelan, se non erro, non fa più il postino…
è divenuto la merce perfetta che fa vendere altre merci.
Ora, poi, lo vediamo anche in pubblicita’(per niente velatamente) : quella di fastweb messa in atto dall’altra merce Clooney è per una (lo dico con semplicita’) anche media intelligenza , di una Volgarita’ disarmante.
la merce Cattelan è sempre al lavoro, anche quando dorme.
L’arte contemporanea rispetto a tutto cio’ è altrove, ovvero nel suo caravanserraglio ,oggi, del tutto naturale: IL MUSEO.
Neppure i veri somari sono stati risparmiati da questa ROZZA devastazione (eppure il somaro è stato una figura polare in quanto “nascosto” ed intelligente testimone di eventi: nella fattoria degli animali è ad esempio, colui che non compromette la sua coscienza e che sa organizzare il suo distacco dalla massa dei sicuri sconfitti).
Questa merce va trattata con i guanti.
il seguito di questa “consulenza” è prevedibile…la direzione del mac andrà a gioni Evviva evviva