09 aprile 2011

Nuovo allestimento permanente per Punta Dogana di Venezia

 

di

Mostra-evento a Venezia con l’arrivo alla Punta della Dogana della nuova collezione della Fondazione Pinault. Una permanente dal titolo Elogio del Dubbio che vede esporre oltre sessanta opere di venti grandi artisti contemporanei. In scena le riflessioni sulla “fragilità della condizione umana”. Tra i lavori dei mastri artisti della contemporaneità come Koons e Bourgeois, appare anche la parata di cadaveri coperti da un sudario bianco del latitante Maurizio Cattelan, Re indiscusso, ma molto discusso, per notorietà e vendite a livello internazionale. L’ex infermiere padovano poi artista più celebrato al mondo avrebbe dichiarato le dimissioni. Il suo futuro? Nell’editoria con la neo-nata rivista di fotografia Toilet paper, progettata dallo stesso Cattelan insieme a Pierpaolo Ferrari.

[exibart]

apertura 10 aprile 2011

dal 10 aprile al  31 dicembre

Elogio del Dubbio

Punta della Dogana 

Venezia

5 Commenti

  1. La stampa locale inorridisce e insiste sempre su Canaletto…come si può pensare ancora in termini di RETROGUARDIA???????????

  2. “RICHIESTA EFFIMERA”

    La prossima esposizione di Cattelan potrebbe essere realizzata grazie a qualche spudorato e polemico annuncio come questo:

    “Si cercano in qualche ubitorio, cadaveri ben conservati da ritirare in prestito per una mostra di grande effetto e spessore. Naturalmente, chi è interessato a partecipare a questo progetto può farsi sotto.
    Il contributo a tale performance è da ritenersi a titolo gratuito”

    Cordialmente, Sandro Bongiani

  3. Cara Valeria, una frase ridotta “all’osso”, spesso, diventa motivo di incomprensione o di seria incomunicabilità. Sarebbe stato meglio motivare il tuo pensiero, almeno per capirci. Non so a cosa ti riferisci, tuttavia, devo confessarti che hai pienamente ragione vista la facilità che ha qualcuno come Maurizio Cattelan a saper “giocare” e destreggiarsi molto meglio di me con il tuo amato aeroplanino tutto vip.

    Cordialmente

    Sandro Bongiani

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