14 marzo 2012

Chi sono e cosa fanno gli artisti degli Atelier Bevilacqua La Masa? Scopritelo domani al talk e venerdì visitando gli studi aperti

 

di

[Common Ground] Workshop Venezia sostenibile - courtesy Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia

Sono Riccardo Banfi, Federica Bruni, Enzo Comin, Fabio De Meo, Dirtmor, Valentina Merzi, Arianna Piazza, Gianandrea Poletta, Valentina Roselli, Ryts Monet, Chiara Sorgato e Davide Spillari le giovani promesse che ha selezionato la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia per l’iniziativa Atelier targata 2012. Domani, a Palazzetto Tito, a partire dalle 14.30, si presenteranno i giovani triveneti e le loro ricerche artistiche, le metodologie di lavoro e una selezione di opere e magari qualche anticipazione sui progetti veneziani. Selezionati da una giuria composta dalla presidente della Fondazione, Angela Vettese, la presidente della Commissione Cultura del Comune di Venezia, Camilla Seibezzi, il responsabile dell’ufficio mostre di Palazzo Grassi, Marco Ferraris e il curatore Stefano Coletto, durante l’anno di residenza gli artisti saranno affiancati da un fitto calendario di studio visit con curatori e critici, incontri, laboratori, momenti espositivi, collaborando anche con istituzioni come la Fondazione Spinola Banna per l’Arte di Poirino (Torino), dove agli artisti degli atelier sarà dedicato un workshop tenuto da Mario Airò, Stefano Dugnani e Diego Perrone. Tra le altre istituzioni partner anche Viafarini e Sandretto Re Rebaudengo, i cui curatori in residenza ogni anno visitano gli studi dei residenti veneziani della Bevilacqua la Masa. Appuntamento però anche il 16 marzo, dove verranno aperti gli studi Palazzo Carminati che ospiteranno Riccardo Banfi, Federica Bruni, Fabio De Meo, Gianandrea Poletta, Valentina Roselli, Ryts Monet, Davide Spillari e quelli al Chiostro dei Santi Cosima e Damiano alla Giudecca dove saranno presenti Enzo Comin, Dirtmor, Valentina Merzi, Arianna Piazza, Chiara Sorgato.

1 commento

  1. Giornalista aggredito al vernissage della mostra Venezia (Bevilacqua La Masa)- Cina.
    Selezione di articoli online sulla protesta di alcuni manifestanti (tra cui Manfred Manera) al vernissage di “Paesaggi, visioni, ricordi. Artisti in dialogo tra la Cina e Italia”, esposizione aperta in occasione dell’Hangzhou Day e dell’Anno della Cultura Cino-Europea, nel quadro di una giornata di incontri organizzata dal Comitato Expo per Venezia. Gli artisti italiani esposti sono stati selezionati tra quelli della scuderia Bevilacqua La Masa. Due portinai e tre camerieri hanno bloccato Manera all’ingresso, cercando poi d’impedire ai manifestanti di entrare.
    Il fondato timore è che, come afferma Manera “nel coltivare legami d’affari e d’amicizia con la Cina, s’importino pratiche liberticide e lesive dei diritti umani”, e , aggiungo io, di censura del pluralismo e sfruttamento del lavoro.
    Di “Paesaggi, visioni, ricordi”, per ora, non troviamo traccia nel sito delle Bevilacqua. Perché? Qual’è la posizione della direzione Bevilacqua rispetto all’aggressione avvenuta durante la protesta al vernissage?

    Sottolineo inoltre che l’esposizione di un collettivo cinese era già avvenuta nella medesima fondazione contemporaneamente alla discussa riconferma di Vettese, quindi (ancora una casualità?) in parallelo ad una vicenda che riguarda, appunto, problematiche di pluralismo e di corretto rapporto tra potere culturale e diritti di fasce sociali deboli.

    Giornalista aggredito all’ingresso di mostra collettiva con artisti Cinesi e Italiani:

    http://www.youtube.com/watch?v=h2FUaUCDv54

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