20 aprile 2012

Daniel Buren sarà il protagonista della quinta edizione Monumenta. A Maggio, al Grand Palais di Parigi

 

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Daniel Buren Photo-souvenir -Camminare sull'acqua-, lavoro in situ, 2011 Manzano, Cortona (AR)

Con l’opera site specific Excentrique(s), Daniel Buren è il protagonista della quinta edizione di Monumenta, a Parigi dal 10 maggio al 21 giugno al Gran Palais.
Ci ha messo lo zampino anche Illy, che ha collaborato come partner del Centre National des Arts Plastiques: Buren avrà come parte integrante della mega installazione anche  lo spazio bar all’interno della navata. E non poteva mancare una Art Collection di quattro tazzine in edizione limitata che riprende, nemmeno a dirlo, le celebri strisce diventate il timbro poetico dell’artista dal 1965. 
Completerà la grande mostra il catalogo Les Ecrits, 1965-2011 edito da Flammarion, una collezione che racchiude gli studi effettuati da Daniel Buren nel corso dei suoi oltre cinquanta anni di attività. 
«Entusiasta della trasparenza e della luminosità della cupola, ma anche consapevole della sfida dettata dal magnifico scenario» ha dichiarato Daniel Buren, che ha pensato per la  navata del Grand Palais un’opera che mira a far riscoprire la struttura in una prospettiva totalmente inedita: il visitatore diventa attivamente partecipe alla creazione del nuovo spazio e quindi dell’opera stessa scoprendo attraverso la lente dell’outil visuel, lo strumento visivo, ovvero le strisce che da sempre contraddistinguono il lavoro dell’artista parigino, le dimensioni nascoste dello spazio, il suo potenziale invisibile, il suo passato e il suo presente, con un risultato che amplifica spazio e colori, coinvolgendo più livelli di percezione. Nato nel 1938, Buren che si dichiara cittadino del luogo dove si trova a lavorare, ha vinto il “Leone d’oro” alla Biennale di Venezia per il miglior Padiglione nel 1986. L’artista ha quasi esclusivamente lavorato, in quasi 50 anni di carriera, con opere site specific che vengono spesso rimosse dal luogo dell’esposizione. Ne rimane testimonianza grazie alle “photo-souvenir” che lui stesso scatta o filma. Una documentazione che non viene mai venduta ma che serve come apparato iconografico di cataloghi e archivi.
E anche in questo caso vale il motto “dietro una grande mostra c’è anche una grande azienda”, che dal 2003 è partner in Italia della Biennale Arti Visive di Venezia e presente, anche con varie sovvenzioni all’arte, a fiere come l’Armory, Artissima, Frieze, Arco e Art Rotterdam.

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