21 maggio 2013

L’arte della cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente. Nasce “Cake”, un libro che nasconde anche un progetto filantropico

 

di

Anton Roca, EarthCake, 2012
Coniugare territori, con un’arte dolcissima: quella del dessert. E con una serie di artisti che si sono prestati, con la loro poetica, a interpretare ingredienti, forme e stili. É questa la vita di “Cake”, libro d’arte e di cucina, curato da Manuela De Leonardis, che ha coinvolto Hassan Al-Meer, Paolo Angelosanto, Yto Barrada, Beatrice Catanzaro, Maimuna Feroze-Nana, Parastou Forouhar, Maïmouna Patrizia Guerresi, Susan Harbage Page, Reiko Hiramatsu, Uttam Kumar Karmaker, Silvia Levenson, Loredana Longo, MAD_Angela Ferrara e Dino Lorusso, Şükran Moral, Ketna Patel, Pushpamala N, Anton Roca, Jack Sal, che sarà presente a Venezia al Caffè Quadri, come vi abbiamo raccontato recentemente in una speedneews, e Larissa Sansour. «”Cake” è un libro di arte/cucina perché contiene, in dialogo con le ricette, le opere di diciannove artisti internazionali che si sono confrontati con il suo contenuto. Un viaggio colto che attraversa il sapere, contaminando linguaggi che si connotano di sapori, colori, profumi diversi.  L’idea nasce da un piccolo tesoro acquistato in un “charity shop” di Kensington High Street, a Londra, nel maggio 2012: un vecchio quaderno dalla copertina rigida scura, con i fogli a quadretti ingialliti, le cui pagine sono fitte di scrittura a biro che cominciano a destra per procedere verso sinistra» scrive nell’introduzione De Leonardis. Ma c’è dell’altro in questa nuova unione dove Oriente e Occidente si fondono, mediati dal Mediterraneo: è un aspetto filantropico, che contribuirà a sostenere “Bait Al Karama”: tutti gli artisti, gli autori dei testi e del progetto grafico, i partner e mediapartner hanno contributo a titolo volontario alla realizzazione del progetto con la finalità di sostenere la Cooperativa di donne palestinesi di Nablus, per dare vita alla prima Scuola di Cucina Palestinese (presidio Slow Food in Palestina) insieme a Fatima Khaddoumi, Cristina Bottigella e Beatrice Catanzaro. Dopo i giorni inaugurali della Biennale, per presentare il progetto, partirà un tour che toccherà anche, tra le altre realtà, Roma nell’evento conclusivo della III edizione di Cerealia, da White Box a New York in luglio e ad Arte Libro a Bologna, nello stand di OltreDimore, il prossimo settembre. 

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