Lo dicono chiaramente: in un paese (e stiamo parlandi di San Marco d’Alunzio, in provincia di Messina) dove un approccio culturale manca da anni e anni, è ora di far ripartire l’economia e l’interesse di una zona intera con l’arte e la cultura. Si sono imbarcati in un’impresa bella tosta gli organizzatori di quella che sarà la nuova GADAM, Galleria d’Arte Antonino Meli, ricavata nella casa dello scrittore, e il “Kilometro della cultura”. Una modalità per dare un’accelerata al turismo della zona delle Nebrodi, per imporre nel corso dei prossimi anni come una delle mete culturali più importanti della costa settentrionale siciliana il piccolo paese non lontano da Capo d’Orlando. «Le collezioni saranno il cuore della Galleria d’Arte Antonino Meli, in un ambiente accogliente e moderno per il pubblico più eterogeneo possibile. Attraverso le raccolte artistiche, la GADAM diventerà uno spazio in cui si troveranno le opere dei più importanti artisti italiani e stranieri insieme ai lavori dei giovani creativi, che troveranno un luogo stimolante e culturalmente attivo dove esporre le loro opere» si legge tra le righe della mission del nuovo spazio. Che non sarà scollegato però da una politica più “ambientale”, con tre percorsi differenti nel piccolo centro, un “Kilometro della cultura”, che non solo avrà il compito di guidare i turisti nella scelta dei luoghi da visitare a San Marco d’Alunzio, ma anche di permettere ai visitatori un percorso Natura, Sport e Benessere o uno shopping & food.
Insomma, c’è la volontà di poter riscattare, sul lungo periodo, una realtà dall’abbandono, a favore di un confronto culturale e creativo che possa anche influenzare la società locale. Appuntamento per il prossimo 10 novembre 2013, anche con la “Transizione Permanente: dal riscatto oggettuale della ‘Popular Art’ all’obliquo ritorno della figurazione”. Un nuovo, piccolo giorno, inizia a sud?
