07 novembre 2014

Aspettando Expo anche la Madonnina cambia look e viene subissata di selfie. Ecco il “Paradosso” di Tony Cragg

 

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Tony Cragg, Paradosso per il Duomo di Milano
A sei mesi dall’Expo, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano punta sul noto scultore Tony Cragg per un’interpretazione contemporanea della Madonnina. Paradosso è il titolo dell’opera inaugurata dal Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano. Circa 3mila e 400 chilogrammi di marmo dalle imponenti dimensioni di 300x122x140 centimetri resteranno posizionati all’interno della Cattedrale, in corrispondenza della quarta campata sud, così che questa versione più cool del simbolo meneghino per eccellenza possa accogliere quanti entreranno da qui fino al 31 marzo 2015. Trasferita poi ai piani alti, sulle Terrazze del Duomo, farà parte di una corposa monografica dedicata all’artista. Una scelta non così azzardata e dal sicuro appeal, vista la sorprendente affinità fra i tortuosi verticalismi delle sculture e le celebri guglie gotiche.
«Contemplando la grande opera di Cragg viene lasciata a ogni spettatore la possibilità di vivere la stessa emozione dello scultore, entrando in dialogo con la forma artistica, alla ricerca di una chiave di lettura personale. Le linee svaniscono, le forme si aprono: il paradosso sta anche nella possibilità di leggervi più interpretazioni», spiega Angelo Caloia, Presidente della Veneranda Fabbrica. Ma, aldilà dell’innegabile fascino del mistico “intruso” dal sinuoso plasticismo calamita visitatori attoniti a caccia di selfie, ci si chiede se il senso un po’ forzato dato all’operazione attualizzante (che pare più un malcelato lancio della mostra in programma) non rischi di intaccare in anticipo l’atmosfera inedita che l’accostamento apparentemente paradossale potrebbe produrre. (Martina Piumatti) 

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