21 gennaio 2017

Arte e social? Le Scuderie del Quirinale rispondono con la carica dei cento blogger e influencer, chiamati a raccontare “Il Museo Universale”

 

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Le classifiche Instagram sui musei più social appealing (con ai primi posti il Louvre di Parigi, il Metropolitan e il MoMa di New York), vedono tra i primi dieci al mondo solo i Musei Vaticani, denunciando un generale passo indietro dei musei italiani rispetto ai competitors internazionali. Ma non è del tutto vero: oltre alla grande azione digitale che stanno portando avanti tutti i musei italiani (dai più piccoli di provincia ai più grandi con le recenti operazioni di rebranding degli Uffizi di Firenze e delle Gallerie Barberini Corsini di Roma), sono molte le azioni di engagement dei musei italiani, come quella che ha visto le Scuderie del Quirinale raccogliere 100 tra blogger e influencer del turismo e del mondo dell’arte per raccontare a suon di tablet la mostra “Il Museo Universale. Dal Sogno di Napoleone a Canova”, aperta fino al 12 marzo prossimo.
Una chiamata alle armi digitale di successo, che ha portato l’hashtag #emptyscuderie secondo in classifica tra i top trend Twitter, mentre il pubblico selezionato scattava foto di particolari e dettagli di capolavori di Raffaello, Tiziano, Guido Reni e Canova. 

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