20 agosto 2018

300 droni al Burning Man. Studio Drift porterà Franchise Freedom nel Deserto del Nevada

 

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Sappiamo che il Burning Man ha un rapporto passionale con la vasta distesa arida del Black Rock Desert ma sembra proprio che, per la prossima edizione del festival di musica più folle del mondo, dovremo stare spesso con gli occhi all’insù. Dopo l’enorme coperta termica della NASA, arriverà dall’azzurrissimo cielo del Nevada anche un’altra meraviglia, questa volta firmata Studio Drift, il duo artistico olandese formato da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta. Si tratta di una inedita versione di Franchise Freedom, la grande scultura aviotrasportata, formata da centinaia di droni in volo coordinato, già vista all’ultima Art Basel Miami e recentemente ad Amsterdam, in occasione della mostra che lo Stedelijk Museum ha dedicato al duo che, negli ultimi tempi, sta facendo incetta di partecipazioni di primo piano, come quella all’Armory Show, oltre che di sponsorizzazioni eccellenti, tra BMW e Rabobank.
Più che per le loro implicazioni politiche, militari, sociali e futuristiche, per Franchise Freedom i droni sono usati in una sfumatura decisamente più tranquillizzante, come omologhi artificiali degli stormi. Affascinati dall’intelligenza collettiva che anima i grandi insiemi animali, Studio Drift ha elaborato un algoritmo che replica gli schemi del volo sincronizzato, una coreografia fluida tra arte, calcolo e natura che, nel cielo di Amsterdam, ha messo in relazione 300 droni. «Poiché il lavoro racconta la storia delle inevitabili regole che derivano dal ruolo della libertà individuale all’interno di un gruppo, riteniamo che questo concetto si adatti perfettamente al tema di Burning Man», hanno spiegato.
Cosa vedremo, allora, per il Festival che si terrà dal 26 agosto? Il duo, che già alla scorsa edizione aveva ottenuto un notevole riscontro con l’installazione Tree of Tenere, non è sceso nei particolari ma, tra picchiate repentine e ipnotiche ascensioni, ha promesso che sarà qualcosa di ancora più spettacolare.
In home: Studio Drift, Franchise Freedom, Amsterdam, 2018. Photo Ossip van Duivenbode

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