25 novembre 2010

fiere_preview Step09 2010

 
Seconda edizione, e tutto - o quasi - cambia. Parliamo di Step 09, fiera milanese che ridimensiona l’ingombrante partnership con la musica e opta per la rete. Composta, almeno per ora, dalla collaborazione con Berliner Liste e Green di Pechino. La prova sul campo questo weekend...

di

Il Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano,
edificio storico di via San Vittore, apre i cortili a un weekend di fiera
dell’arte. Sulla scia di un sottomarino – questo il vessillo iconografico di
memoria enricototiana – 40 gallerie d’arte, italiane ed estere sono state
invitate a prender parte alla seconda edizione di Step 09.

La dichiarazione
d’intenti fa riferimento a “fiere gemelle” quali Berliner Liste e Green Art Fair di Beijing, sia in merito a programmi satelliti sia
per quanto riguarda disposizioni allestitive delle opere esposte. L’idea di
costituire una nuova formula di kermesse dell’arte, strutturata
dall’organizzazione di “eventi linfatici” rispetto al percorso fieristico, sembra aver vinto una prima
sfida.

Infatti, per questa seconda
edizione di Step 09 (nome che porta
in sé la propria data fondativa più che quella dell’edizione in corso), tutte
le gallerie hanno realizzato, agli interni dei propri stand, solo project o
progetti speciali. Ad esempio: la milanese Galleria Magrorocca, in
collaborazione con la Y Gallery di
New York, presenta solo per l’Italia alcuni lavori di Tamara Kostianovsky che
faranno parte della prima importante mostra personale dell’artista che si terrà
nella sede di Magrorocca a marzo 2011. Attualissima la scelta di Art1307 di
presentare The New “White Age”,
installazione corale di Steve Burtch, Joe Davidson e Todd Williamson. Oppure la Galleria Art Hobler di Lisbona, che punta su Jakub Nepraš,
interessante videoartista della nuova generazione che coniuga magistralmente creatività
e glamour. BlackArtProjects, da Melbourne, produce invece per Step 09 i nuovi lavori del talentuoso Anthony Lister.

Solo project, dunque,
installazioni, ma anche live act
e una sezione di kineticstep sono stati appositamente ideati dalle entità selezionate di Step 09,
per sottolineare spazi e sezioni dedicati al coinvolgimento di realtà
provenienti da tutto il mondo: Stati Uniti, Australia, Portogallo, Spagna, Svezia (per citare alcuni
nomi: Gallery Heidrun Quinque-Wessels di Berlino, Wolfram Woelcker Fein Art ancora
da Berlino, Nroom da Tokyo, Svenska Konst Galleriet di Malmö e re-C Art Space da Chengdu, Cina).

Durante i live
act, sabato 27 novembre, la milanese Mc2 Gallery propone ConcertAzione.3,
tra musica live e videoarte. In questa occasione, Alessia De Montis, nello spazio di due sole repliche, mostrerà un
percorso multimediale composto da video, fotografia e installazione,
accompagnati dal vivo con le musiche di Daniele
Furlati, vincitore quest’anno del Premio
Ennio Morricone.

Un altro
fiore all’occhiello di Step 09 è
rappresentato dall’attenzione alla promozione di alcuni inediti percorsi
artistici dal respiro internazionale. Due scelte, in questa edizione del 2010, sono
di rilievo. La prima è la proiezione di Family
Tree,
progetto espositivo concepito dall’artista israeliano Tal Rosner. La seconda scelta è dovuta alla curiosa ospitalità organica riservata
al progetto di bioarte di Brandon Ballengée per NoWhere Gallery. Ballengée, come noto dopo gli
eventi torinesi, esplora i confini fra arte, scienza e tecnologia: l’artista
crea un serie di lavori partendo da informazioni raccolte direttamente sul
campo e successivamente analizzate in laboratorio. Il suo censimento (iniziato
nel 1996) delle malformazioni e del lento e globale declino degli anfibi è un
urlo di denuncia che non può e non deve lasciare impassibili.

Fra i
progetti internazionali, Step 09 annovera
anche Unbearable lightness, opera
dell’artista slovacco Tomáš Gabzdil Libertiny presentata durante il Design
Miami/Basel 2010
, nello stand della Carpenters Workshop Gallery di Londra.
Di forte impatto visivo, l’installazione consiste in un Cristo martire – dalla
pelle a nido d’ape – contenuto in una teca di vetro, nella quale viene liberato
uno sciame di 40mila api che costruiranno il loro alveare sulla figura. Gli
insetti, occupati nel loro ripetitivo comportamento naturale, a uso e consumo
di un’ape regina “manipolatrice”, a loro insaputa creeranno l’effigie religiosa
più conosciuta al mondo, per un’allegoria che vuole portare lo spettatore a
riflettere sui concetti di manipolazione e controllo, di eroe tragico e destino
accettato.

Per gli
appassionati di arte cinetica, infine, è stata progettata una sezione dal
titolo kineticstep, a cura di Alessio Giromella con testi di Claudia
Bernareggi, all’interno della quale lavori di Fausto Falchi, visioni
digitali degli Otolab, quelle degli
imperdibili Balint Bolygo e Davide Angheleddu, unico
artista italiano presente all’ultima edizione di Kinetica Art Fair di Londra, misureranno tensioni e irraggiamenti
direttamente dal fundus oculi del visitatore.

Speriamo
dunque che, sotto il segno del sottomarino Enrico Toti, Step 09 esplori i fondali del mercato e le barriere delle
meraviglie, confermando anche in questa seconda edizione l’esistenza di una
ricerca fatta in vista di nuova linfa tra il pubblico, il collezionismo e gli
scenari dell’arte.

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di Step 09

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dal 26 al 28 novembre 2010

Step 09 2010

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo
da Vinci

Via San Vittore, 21 (zona Sant’Ambrogio) – 20123 Milano

Orario:
venerdì ore 18-24; sabato e domenica ore 12-22

Ingresso
libero

Info: infostep09@fastwebnet.it; www.step09.com

[exibart]

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