28 settembre 2006

Il suono del Romaeuropa

 
Caratterizzato da una programmazione eterogenea che spazia dalla danza, al teatro, all’arte contemporanea, alla musica elettronica, quest’anno Romaeuropa Festival presenta un calendario orientato alla scoperta e all’innovazione. Con un pizzico di magnificenza...

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Il cartellone della XXI edizione del Romaeuropa Festival si articola, dal 29 settembre al 9 dicembre, in 39 spettacoli tra arte, danza, musica e teatro all’insegna del confronto tra identità e differenza, coinvolgendo centinaia di artisti da tutto il mondo. Gli eventi sono inseriti all’interno di una geografia che comprende diversi importanti spazi della città di Roma, adattati a scenografia naturale delle opere ospitate: le scene del Teatro Palladium, l’Università Roma Tre, le tre sale dell’Auditorium Parco della Musica, il Teatro Olimpico e il Brancaleone. Il calendario appare estremamente eterogeneo e comprende prime nazionali, collaborazioni, site-specific e lavori su commissione distribuiti su percorsi paralleli molto differenziati. È suddiviso in cinque sezioni, che sono altrettante aree tematiche di ricerca o conferma per gli artisti e di orientamento per il pubblico. Con particolare attenzione all’elemento sonoro e alla musica.
La sezione Arte e Tecnologia è dedicata all’applicazione della tecnica nelle opere d’arte o, se vogliamo, agli utilizzi artistici della tecnologia e le loro reciproche suggestioni, attraverso una mostra al Teatro Palladium (Sensi Sotto Sopra) che ospiterà tredici installazioni, tra video, proiezioni, contenuti interattivi, generativi ed immersivi volti ad esplorare il coinvolgimento del pubblico in modo dinamico e divertente.
“Vecchie Storie e Nuovi Sguardi” coinvolge sei importanti nomi della scena contemporanea (Alessandro Baricco, Robert Lepage, Alain Platel, Emma Dante, Deborah Warner, Fiona Shaw) in un racconto multimediale delle ossessioni del nostro presente attraverso la rilettura di grandi classici del passato, tra lezioni universitarie, teatro di ricerca, live cinema e performance audiovisive.
Orienti, dedicata alla danza, invita invece gli artisti a confrontarsi sullo sfondo del binomio culturale “oriente occidente” in un dialogo-confronto riflessivo che si snoda tra incontri, storie di artisti, classico e moderno.
Staalplaat Soundsystem sul live set Yokomono
All’interno della sezione Trasformazioni troviamo Verrando, Nova, Maresz e altri compositori impegnati in una sorta di remix biunivoco del materiale sonoro di Pan Sonic e Alter Ego, il minimalismo sonoro di Terry Riley, affiancato in questa occasione da Matmos e Alter Ego, oppure Jeff Mills che sonorizza e remixa Buster Keaton e Fritz Lang.
Infine Nightline scopre l’aspetto più trasgressivo e trasversale del festival con coreografie, ballerini, stripteasers, e le performance di Sensoralia, la rassegna di musica elettronica e arti vivise organizzata in collaborazione con il Brancaleone; tutto interessante il programma: da segnalare senz’altro Modeselektor con le proiezioni di Pfadfinderei; il live set Yokomono, nato dalla collaborazione tra l’artista multimediale Bas van Koolwijk, della etichetta olandese Umatic, e lo Staalplaat Soundsystem. Da non perdere infine Four Tet e Steve Reid.

alessandro massobrio


Romaeuropa festival. Roma, sedi varie, dal 29 settembre al 9 dicembre 2006
Per informazioni sul programma completo www.romaeuropa.net


*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 33. Te l’eri perso? Abbonati!

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