04 novembre 2010

design_fiere Operae

 
In concomitanza con Artissima, a Torino scende in piazza anche il design. Non metaforicamente tra i classici stand di una qualsiasi design week, ma tra le vie della città. Su bancarelle da mercato...

di

“Il sogno dell’artista è comunque
quello di arrivare al museo, mentre il sogno del designer è quello di arrivare
ai mercati rionali”
, diceva Bruno Munari nel 1971. Lo aveva capito
già quarantanni fa, che la maggiore aspirazione per un designer è arrivare al
mercato, luogo per eccellenza di scambio e indiscussa vetrina popolare. E lo
aveva spiegato con un paragone semplicissimo, rivolto all’arte: come un artista
si sentirà tale solo quando la sua opera verrà esposta in un riconosciuto
tempio dell’arte, così un designer sarà soddisfatto solo quando i suoi prodotti
saranno in vendita non nei negozi, ma nel mercato sotto casa.
Il parallelismo tra arte e design
prosegue tutt’oggi, ed ecco presenti a Torino, nello stesso weekend, una delle
più note fiere d’arte contemporanea, Artissima
(che non a caso, per la prima volta, ha una vera e propria sezione dedicata
al design), e una kermesse di design. È proprio all’interno della design week
piemontese che si inserirà Operae, la prima mostra-mercato di design autoprodotto.
Vero e proprio marketplace
in cui designer, artisti e artigiani troveranno spazio per poter esporre e
vendere i loro oggetti. Non verranno fatte sottili distinzioni di ruoli tra i
partecipanti, che siano essi designer, artisti o artigiani; l’unica condicio
sine qua non
sarà l’autoproduzione. L’intero iter di un oggetto dalla progettazione,
alla realizzazione fino alla distribuzione dovrà essere seguito e finanziato
direttamente dall’autore stesso. Piccole serie industriali, prodotti numerati
artigianali fino ai pezzi unici troveranno posto tra le bancarelle di questo
mercato espositivo.

Le sedi, tutte posizionate al
centro della città, non sono casuali: la Borsa
Merci della Camera di Commercio di Torino, già luogo di contrattazioni
nei settori produttivi; l’ex Chiesa
Metodista, ora centro espositivo, e la Sala Bolaffi, che attualmente accoglie aste di antiquariato e
mostre temporanee. Tutte piazze di scambio di merci e d’arte, sedi di
trattative ed esposizioni. Perché è questo che in fondo succede in un mercato:
prodotti in mostra vengono acquistati solitamente dopo una trattativa.

Gli espositori non saranno solo
italiani, ma internazionali; per questa prima edizione il Paese ospite è
l’Olanda. E la fiducia riposta nei designer olandesi sarà sicuramente ripagata,
visti i recenti successi di un salone in Dutch e la continua capacità di
proporre un design sempre nuovo.
Arte e design, dunque, ancora
presenti assieme, ancora pronte a scambiarsi in un eterno gioco dei ruoli. Per
approfondire queste interferenze artistiche, e tutte le dinamiche che si
nascondono in pratica dietro il processo dell’autoproduzione, workshop e
incontri.

Alla città di Torino il merito,
dopo essere stata Capitale del design nel 2008, non solo di non aver
dimenticato questa industriosa disciplina, ma di aver saputo leggere
tempestivamente i suoi sconfinamenti nei territori dell’arte ed artigianato e
di averli incoraggiati.

Così il design trova per la prima
volta spazio in quel luogo individuato da un suo maestro quarant’anni fa e non
ancora conquistato. Un territorio ancora vergine in cui diffondersi ed essere
distribuito, una piazza popolare perché è proprio nel mercato che si trovano,
come li definiva Papanek, oggetti “per il mondo reale”.

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autoprodotto

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dal 5 al 7 novembre 2010

Operae 2010 – Mostra Mercato del Design Autoprodotto

Sedi varie – 10100 Torino

Info: www.operae.biz

[exibart]

 

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