28 ottobre 2011

fino al 23.XII.2011 Bertozzi & Casoni Verona, FaMa Gallery

 
Fiori e rifiuti urbani in ceramica presentati assieme in un’unica opera che ne esalta la particolarità tecnica e il pensiero positivo dei due artisti. Da ogni spazzatura può nascere un fiore che porta con se un nuovo mondo..

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La personale di Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) & Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961) rappresenta la volontà di indagare all’interno della sfera dell’umano vivere quella forza generatrice che resiste e diventa il motore di rinascita per una nuova vita. Grazie alla ceramica, materiale inorganico non metallico, i due artisti riescono a plasmare la materia creando particolari dettagliatissimi indagati in natura con occhio critico e attento garantendo, così, il massimo della veridicità. Le opere, divise in due gruppi, hanno come comune denominatore la vita che si riflette nella nascita di piccole piantine grasse piuttosto che in narcisi e orchidee. Non a caso sono state scelte queste due varietà molto resistenti che necessitano di terreno ben concimato e di sole. Lo stesso degli animali rappresentati: il camaleonte, la farfalla, l’ape e la coccinella. Sono tutti portatori di un significato particolare che si riflette nella rinascita, nel cambiamento e nella buona sorte.

I fiori nascono da terreno arido nel quale sono presenti resti umani, dollari, lattine, forchette, e altri oggetti di uso comune della società consumistica volti a rappresentare quella povertà di valori dalla quale riescono a nascere, nonostante tutto, non uno ma decine di fiori. Essi con la loro bellezza e il loro seducente colore riescono a catalizzare l’attenzione di chi li circonda diventando un piccolo mondo per chi sa accoglierli e accettarli. I molti boccioli testimoniano questa rinascita importante e molto presente che può espandersi e generare vita laddove sembra non ci sia.
Il secondo gruppo è costituito dalla riproduzione, sempre in ceramica, di scatole di cartone che ingannerebbero anche l’occhio più esperto per la precisione e la veridicità che  li caratterizza. Al loro interno sono stati posizionati cubi di rifiuti compressi dopo il passaggio in discarica come se rappresentassero il dono che la società di oggi fa alla natura che, vista in chiave positiva, reagisce con la vita. Su di essi piccole piantine grasse fanno capolino dalle macerie insieme ad animali tipici dei luoghi caldi. Il paradosso consiste nel presentare rifiuti di una società capitalista con fauna e flora di luoghi aridi e deserti. Un ulteriore elemento aggiuntivo è costituito dalle mani argentee che, a coppie, caratterizzano queste ultime opere dando loro il titolo.

Le dita hanno una particolare posizione a indicare la simbologia e la comunicazione non verbale dei sordo muti: uno stratagemma alternativo che evidenzia la volontà di esprimere un significato rivolto a tutti. Ecco allora che vengono definite con nomi quali “Me”, “Da”, “Ma”, “Il”, che apparentemente non hanno nessun significato ma che in realtà sono il vettore per una nuova visione e interpretazione dell’oggetto che riflette la nostra percezione del mondo. I due artisti ci danno gli strumenti per capire ciò che ci circonda, sta a noi decifrarne la simbologia, nascosta o evidente.
 
 
erika prandi
mostra visitata il 7 ottobre 2011
 
 
dal 1 ottobre al 23 dicembre 2011
Bertozzi & Casoni – DisGRAZIE
FaMa Gallery
Corso Cavour 25/27 – Verona
Orari: da martedì a sabato ore 10-13/14,30-19,30; chiuso il lunedì e festivi
Info FaMa Gallery:  Tel. +39 045 8030985, fax +39 045 8011410,
info@famagallery.com, www.famagallery.com
Info ufficio stampa: Tel. +39 051 269267, info@studiopesci.it, www.studiopesci.it
 
[exibart]

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