07 luglio 2016

Fino 10.VII.2016 Fotografia Europea Edizione 2016   La via Emilia. Strade, viaggi e confini Palazzo da Mosto, Reggio Emilia

 

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Esistono luoghi segreti in ogni città, ricchi di storia e chiusi ai più per la maggior parte dell’anno, che vengono riaperti solitamente con la bella stagione. La città in questione è Reggio Emilia, il luogo Palazzo da Mosto, edificio rinascimentale le cui fondamenta sono datate al 1495, che apre il suo portone verde bottiglia in occasione di Fotografia Europea (6 maggio – 10 luglio), dove quest’anno la mostra collettiva ospitata ha come tema le migrazioni, inserendosi di diritto nel macro tema che guida l’edizione 2016: la via Emilia. 
La prima stanza del percorso espositivo è interamente dominata dalle fotografie in bianco e nero di Paolo Pellegrin, negli scatti di periferia di Another country si mescolano armi, tensione razziale e diatribe familiari. Pellegrin ogni sei mesi si reca in America alla ricerca della chiave di lettura per interpretare un paese ricco di tante possibilità quanti contrasti.  
Salendo al piano nobile, nella stanza decorata con putti e fiori da Cirillo Manicardi, pittore reggiano (1856 – 1925), si trova l’allestimento di Black Friday di Kent Klich, progetto nato grazie alla collaborazione di Amnesty International e Forensic Architecture. Lo svedese Klich racconta il conflitto tra Israele e Gaza durato 50 giorni nell’estate del 2014. Il visitatore è chiamato a percorrere il paesaggio arido, le fotografie sono state sapientemente collocate sul pavimento, creando così evocazioni e similitudini con il paesaggio reale. La stanza è immersa nel buio, sopra ogni fotografia è stata posta un’illuminazione per rendere più brillante il colore della sabbia e più evidenti le impronte di scarpe lasciate su di esse, evocando il vuoto lasciato da 1500 civili. I volti di quelle persone vengono proiettati sul muro nel silenzio, scandito solamente dal rumore secco del cambio dispositiva, un’esecuzione meccanica, come quella di chi uccide senza porsi quesiti. 
Michael Najjar, Liquid gravity, 2013
La visita al complesso prosegue con le foto di paesaggi spaziali di Michael Najjar, i lavori in esposizione sono quattro grandi stampe fotografiche dove regna il silenzio di una dimensione lontana, che con le nuove possibilità di viaggi turistici diverrà più comune nella nostra immaginazione. Il fotografo sarà il primo artista che parteciperà ad una spedizione nello spazio, si imbarcherà, infatti, sulla SpaceShipTwo. 
Si ritorna poi al pian terreno, dove prima di uscire si trova “Further, I will not venture alone” la mostra del collettivo Maanantai, otto fotografi di Helsinki, qui esposte non ci sono solo fotografie ma anche opere d’arte,  l’intersezione con il paesaggio e la sua stratificazione umana sono evidenti, nella fotografia “Spitting at clouds” la natura diventa il viso della donna ritratta, testimoniando una compenetrazione di nature che convivono nella stessa biosfera. Il collettivo non firma singolarmente le proprie opere indagando così il concetto di autorialità.
Chiara Tonelli
mostra visitata il 2 luglio
Dal 6 maggio al 10 luglio 2016
Fotografia Europea Edizione 2016 | La via Emilia. Strade, viaggi e confini
Palazzo da Mosto
Via Giovanni Battista Mari, Reggio Emilia
Info www.fotografiaeuropea.it

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