27 giugno 2008

architettura_eventi Rizoma Pontedera (pi), Piazza dell’Unità d’Italia

 
In mostra la prossima generazione di architetti italiani. Selezionati fra oltre cinquecento progettisti e sconosciuti alla critica ufficiale. Ecco gli studi che sorridono a sentir parlare di “generazione sfortunata”...

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Il 23 maggio scorso, Stefano Boeri, West 8 e 5+1 AA hanno chiuso a Pontedera il ciclo Level 4 Architecture con la conferenza Terzo Paesaggio. Al termine, nella piazza della stazione, è stata inaugurata la mostra-installazione Rizoma, dedicata ai lavori dei giovani architetti italiani risultati dalla selezione operata da Giovanni Bortolozzi, Giulia Fiocca e Katarina Tielsch con il supporto di presS/Tletter.
Nell’introduzione di Salvatore Re al volume che raccoglie i progetti degli studi selezionati si legge: “Il rizoma è un sistema acentrico, non gerarchico e non significante, qualsiasi punto di un rizoma può essere connesso a qualsiasi altro e deve esserlo”. Con esplicita citazione del modello semantico di Deleuze e Guattari viene definito il tema della mostra di Level 4 Architecture 2008: Rizoma, over ground – under ground, giovani architetti italiani. E ancora: “L’attività di ricerca di Level 4 si è spinta anche attraverso specifiche conferenze a indagare il “nonformal” che sempre più caratterizza i progetti contemporanei. Il nonformale rappresenta l’attuale situazione espressiva dell’architettura contemporanea, nella molteplicità o nell’assenza della categoria classica di stile, in cui il progressivo sfumarsi dei confini della disciplina architettonica, si confronta con un numero crescente di alte discipline, comportando una estensione rizomatica nella ricerca e nel progetto dello spazio architettonico”.
La riuscita dell’intero corso della manifestazione e la qualità della selezione ottenuta trova un inatteso riscontro proprio nel sorgere di alcune difficoltà da parte della critica tradizionale. Infatti, proprio questa ormai naturale partecipazione dell’architettura alle pratiche contemporanee di genesi dei linguaggi visivi che ritroviamo poi trasversalmente nella produzione artistica, grafica, illustrativa, musicale sembra disorientare approcci critici consolidati e un po’ stanchi.
Rizoma - veduta parziale dell'installazione presso la Piazza della Stazione di Pontedera, 2008
Una critica che eredita la tradizionale capacità di attenzione limitata alla propria orbita, mancando nel lavoro di aggiornamento e ricerca necessario. Ecco allora un numero incredibile di realtà specifiche, tutte con una solida esperienza di realizzazioni, oltre che capaci di un personale approccio alla ricerca. Eccoli questi “sconosciuti” (ai critici): Modo Studio inanella da anni una serie incredibile di vittorie in concorsi internazionali; Also available architecture lavora da sempre in parallelo alle sperimentazioni della street art; -scape, prestigiosamente selezionato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese per i Nouveaux Albums des Jeunes Architectes.
Nel suo contributo al volume, Luigi Prestinenza Puglisi parla di “generazione sfortunata”. La sensazione è che questa generazione non ricerchi proprio commiserazione. Oltre a una ricerca più nitida e dalla maggiore sensibilità contemporanea, questi gruppi costruiscono ben più di quei 4 o 5 soliti “giovani” che i critici spingono senza esiti da almeno dieci anni. Anzi, è ormai piuttosto evidente che la ricerca migliore e la migliore produzione è appannaggio di chi lavora da solo sulla propria comunicazione, senza perdere tempo a cercare appoggi da parte della critica ufficiale. Esistono blog, myspace e almeno venti approcci e piattaforme web differenti capaci di supportare chi sa usare questi strumenti nella propria comunicazione e struttura di relazioni.
Rizoma - veduta parziale dell'installazione presso la Piazza della Stazione di Pontedera, 2008
Da questo punto di vista è ovvio, oltre che per le sue caratteristiche semantiche, che il rizoma sia una definizione spesso associata alla metafora della rete e la migliore gratificazione dell’incredibile lavoro svolto dal comitato scientifico -composto da Andrea Mannocci, Giovanni Polazzi, Paolo Posarelli, Gianni Bellucci e, appunto, da Luigi Prestinenza Puglisi, con Pamela Baldini e Diego Barbarelli- sia quella di lasciare spazio e visibilità ai migliori tra questi studi, capaci di costruire una propria identità e un proprio pubblico senza intermediari.
Chi ha mai visto Nabito rivolgersi a circuiti standard di comunicazione? Heliopolis21 poi si è ritagliato un approccio originale alla riqualificazione del patrimonio edilizio. Studio Ghigos accumula produzioni intelligenti, veloci e divertenti in quantità impressionante, affiancandosi ad alcune delle realtà più lucide di Milano. Ufo ha una strategia operativa così naturalmente complessa da indicare almeno una mezza dozzina di sedi e mai nello stesso continente.
Scorretevi la lista di questi progettisti, studiatene il lavoro. Nessuna sfortuna qui. Ricerca, produzione, efficacia comunicativa e basso profilo. Ottima operazione Rizoma. Di architetti, per architetti. Lasciatela così.

link correlati
La lista dei progettisti in mostra

valia borriello


dal 23 maggio al 30 giugno
Piazza dell’Unità d’Italia (zona stazione) – 56025 Pontedera (PI)
Info: www.level4architecture.com

[exibart]

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