04 dicembre 2002

fino al 15.XII.2002 55 artisti del novecento dalla raccolta Olivetti Ivrea (to), Officina H

 
Eccezionalmente in mostra la collezione Olivetti: 55 lavori di artisti del novecento italiano ed europeo, con una particolare attenzione alla pittura. Come leggere la storia di una grande azienda italiana attraverso le opere d’arte che ha acquisito. Da Kandinskij a Pomodoro…

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Il rapporto tra arte e cultura industriale è un tema quanto mai attuale, che sta vivendo una trasformazione radicale. Se da un lato si parla sempre di più della partecipazione dei privati alle iniziative artistiche (del rapporto arte/aziende a livello di promozione e sponsorizzazione), d’altro canto le grandi industrie storiche decidono di esporre al pubblico le loro collezioni, come è recentemente avvenuto per la neonata Pinacoteca Agnelli. Una domanda è se sia possibile interpretare questa tendenza come parziale effetto delle sottili trasformazioni sociali che investono oggi il nostro paese e il mondo dell’industria. Un’altra questione è invece capire come il rapporto con l’industria ha modificato e modifica le tendenze artistiche.
In questo scenario la mostra in corso alla Officina H di Ivrea sulla collezione Olivetti acquista particolare interesse.
In occasione del centenario della nascita di Adriano Olivetti sono infatti presentate al pubblico 79 opere d’arte della collezione, selezionate dal curatore Renzo Zorzi.De Pisis Filippo - Ritratto di Pospisil
Zorzi è un uomo legato alle iniziative dell’azienda da molto tempo e trova un modo per leggerne trasversalmente la storia, scorgendo una tendenza, un gusto, e i fattori che ne hanno determinato la trasformazione nel corso degli anni.
L’attenzione dell’Olivetti per il mondo dell’arte e della cultura – pur privilegiando soprattutto l’architettura o il design industriale o, ancora, la grafica di comunicazione – ha seguito traiettorie tra loro diverse. Dall’organizzazione di grandi mostre (Gauguin, Alberti, Mantegna), a rilevanti opere di restauro in tutta Italia, alla promozione di giovani artisti contemporanei. Come afferma Zorzi nel testo del catalogo, dal 1970 ad oggi l’azienda si è concentrata soprattutto su un lavoro di committenza specifica, uscendo in qualche modo dai meccanismi di mercato e dando luogo a una collezione più decisamente omogenea. Però nel periodo oggetto della mostra (quello immediatamente precedente, che va dal 1908 – anno della fondazione – agli anni settanta) l’insieme appare invece più discontinuo. La collezione è soprattutto frutto delle scelte di singoli dirigenti e personaggi dell’azienda e le opere esposte sono soprattutto lavori acquistati come elementi d’arredo per le sedi degli uffici Olivetti in tutto il mondo . Forse proprio per queste ragioni la mostra dà soprattutto il polso di un’epoca.
Sono quasi tutte opere di illustri artisti taliani come Guttuso (foto in alto), Viani, Campigli, Licini, Casorati, Spazzapan, De Pisis (foto a lato), Carrà, de Chirico, Arnaldo Pomodoro e Emilio Greco. A questi si affiancano alcuni grandi nomi europei come Alechinsky, Bonnard, Kandinskij, Klee, Sutherland, Vasarely e Vuillard.
La mostra si svolge in un ambiente essenziale e rigoroso, i lavori esposti in ordine cronologico secondo la data di nascita degli artisti. Ne nasce una sorta di inventario, insieme testimonianza e documentazione di un’epoca, che racconta le radicali trasformazioni della cultura industriale avvenute negli ultimi decenni del secolo scorso. Mutamenti tutt’ora in atto e non sempre in meglio, che hanno comunque dato e continuano a dare un forte impulso alla produzione e alla pratica artistica: talvolta promuovendola, seguendone gli sviluppi e le mode, ma anche provocandone i mutamenti di stile e tendenza in modo indiretto o polemico.

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Realismi. Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953, Rimini, Palazzo dell’Arenga e Podestà
Estorick collection of Modern Italian Art – Londra, Genova, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
Finalmente Ca’ Pesaro
Osvaldo Licini secondo noi, Milano, Lorenzelli Arte
Temi e variazioni – Arte del dopoguerra dalla collezioni Guggenheim, Venezia, Peggy Guggenheim
link correlati
www.olivetti.it

maria cristina strati
mostra visitata il 1 dicembre 2002


55 artisti del novecento dalla raccolta Olivetti
Officina H, Ivrea (To). Fino al 15 dicembre 2002.
Orario: da martedì a domenica 10/19, ingresso gratuito
Tel: +390125/52288539 – 02/781221
e-mail: , l.giolito@olivetti.com; arte@mavico.it  
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