19 maggio 2008

fino al 31.V.2008 Odilon Redon Milano, Siniscalco Arte

 
Piccole storie del sistema dell’arte. Un giovane collezionista e una grande passione: la grafica d’autore. Ricetta semplice per un nuovo spazio milanese. Un paio di rassegne collettive per saggiare il terreno e poi la partenza bruciante: Odilon Redon...

di

Quaranta grafiche, incisioni e litografie realizzate tra 1889 e il 1896 e provenienti da diverse tirature coeve o di pochi decenni successivi sono il risultato di una caccia metodica tra case d’aste e gallerie europee per comporre pazientemente il corpus di questa significativa esposizione dedicata al grande precursore della stagione simbolista francese. Che proprio nella grafica ha dato il meglio del suo genio.
Due gli assi portanti, la serie realizzata per Les Fleurs du Mal di Baudelaire e quella per La Tentation de Saint-Antoine di Flaubert, riferimenti letterari ideali per liberare tutto il visionario e mistico universo di Odilon Redon (Bordeaux, 1840 – Parigi, 1916).
La morte, la sfinge e la chimera, la deriva mistica della figura del Buddha: il viaggio fantastico si snoda incalzando lo spettatore, trascinandolo in una dimensione arcana e notturna. L’immagine è talora definita e graffiante, più spesso sembra emergere da una nebbia ultramondana vellutata, squarciata da lampi di luce. Il chiaroscuro è strumento di originale seduzione: nel caso delle rappresentazione della morte o del demonio la figura nera e nerissima irrompe in tutta la sua forza occulta nello spazio bianco. Odilon Redon - Saint-Antoine: ...à travers ses longs cheveux qui lui couvraient la figure, j’ai cru reconnaître Ammonaria - 1889 - litografia stampata in nero su chine appliqué - courtesy Siniscalco Arte, MilanoTra le litografie dedicate alle Tentazioni di Flaubert, sintomatico è il dialogo tra la sfinge bianchissima e l’altra chimera che sembra materializzarsi dalla compressione del buio, assorbendo persino l’ombra del suo interlocutore.
Redon non può considerarsi un semplice illustratore, l’opera letteraria è lo spunto scelto e amato su cui incastonare invenzioni personalissime, tanto più conturbanti quanto più esile è il confine tra reale e irreale: la presenza esoterica è manifestazione latente che si cela dietro un tendaggio, un volto rassicurante, è un corpo colto nella sua metamorfosi, si rivela nel microcosmo degli insetti, affiora da un mulinello d’acqua o da un soffio di vento.
A corredo della mostra anche un ottimo catalogo edito da Silvana Editoriale con un testo critico di Flavio Arensi. L’introduzione è dello stesso titolare Pasquale Siniscalco che, contro la moda del contemporaneo a tutti i costi, ha scelto per il suo spazio di guardarsi alle spalle, alla storia dell’arte anche meno nota, ma non per questo meno straordinaria: dal Simbolismo di Franz Von Stuck al Realismo magico di Christian Schad, dall’Espressionismo di Conrad Felixmuller al secessionismo di Max Klinger.
Attenzione alle sorprese. Redon è un esempio paradigmatico di quel linguaggio senza tempo che spesso non trova spazio nelle grandi mostre nell’era dell’arte come bene di consumo ma che continua a suggestionare anche molti artisti d’oggi.

articoli correlati
Simbolismo alla Gnam di Roma

alfredo sigolo
mostra visitata il 5 aprile 2008


dal 28 febbraio al 31 maggio 2008
Odilon Redon – Sogni, chimere, misteri
a cura di Flavio Arensi e Pasquale Siniscalco
Siniscalco Arte
via Friuli, 34 (zona viale Umbria) – 20121 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel./fax +39 0255199958; p.siniscalco@siniscalcoarte.com; www.siniscalcoarte.com

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui