06 aprile 2012

fino al 17.IV.2012 Ryan Heshka Milano, Antonio Colombo

 
Opere piccole ma preziose, monocromatismi e dipinti surreali. La pittura si fa interprete, della visione immaginifica della realtà generata dalla mente umana -

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Arcate a tutto sesto, grandi finestre luminosissime, il rumore ovattato del traffico che scorre al di là delle pareti. Il visitatore non è da biasimare se rimane, in un primo momento, stranito di fronte allo spazio quasi asettico che presenta le opere di Ryan Heshka (Manitoba, Canada, 1970): artista poliedrico che reinterpreta, in chiave assolutamente inconsueta e fantasiosa, stralci di vita quotidiana e famose icone del passato. Nelle opere di Heshka riemerge il suo passato di animatore grafico che traspone sulla tela realtà e personaggi che sembrano usciti da un videogioco o da un cartone animato. I soggetti delle opere hanno infatti diverse analogie con i film d’animazione degli ultimi anni,  fino ad arrivare anche alla mitologia antica. Guardando l’opera intitolata Modern New Bicycle, in cui un enorme robot di ferro su una bicicletta sfreccia a tutta velocità disseminando il panico tra i presenti, il pensiero corre subito al film The Iron Giant prodotto da Brad Bird – Jeffrey Lynch nel 1999; così come nel caso di Invisible Wave, per i colori dell’abito e la maschera, il pensiiero corre a Spider-man.

 Seafood Revolt richiama l’antico mito del segno del cancro: gli enormi granchi attaccano i camioncini del cibo (che possono essere simbolo alla nostra società dei consumi) ricordano, infatti, l’immagine che compare sull’ antico vaso attico raffigurante Ercole contro Idra in cui il granchio emerge dalla palude e partecipa all’attacco mordendo il piede all’eroe mitologico. Le figure animalesche mostruose rovesciano anche il rapporto uomo-natura, uscendo dal consueto stato di prevaricazione; si creano, così, situazioni surreali che fanno pensare a caricature fantasiose provenienti da uno sguardo infantile.
De resto, come l’artista stesso dichiara per la presentazione della mostra: «La piccola scala dei pezzi è in linea con gli oggetti d’infanzia: figurine, fumetti e giocattoli». E il visitatore rimane affascinato, dal connubio di diverse rievocazioni tratte da molteplici ambiti, dalla pop art fino ai nostri reality show; come in Crystal Bubble Exercises, in cui l’occhio, al centro del palcoscenico, rivolto alla platea di spettatori, rimanda al simbolo di un dei più famosi dei reality show. Ryan Heshka, con le sue opere, rinuncia al consueto astrattismo per dipingere immagini che affondano le radici nel panorama quotidiano e ciò che scaturisce dalla sua interpretazione è una curiosa e distorta visione fantasy delle realtà.

greta capelli
mostra visitata il 29 marzo 2012

 
dal 22 marzo al 17 aprile 2012
Ryan Heshka – Ours
Antonio Colombo Arte Contemporanea
Via Solferino 44 (20121) Milano
Orario: da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00;
sabato dalle 15.00 alle 19.00.
Info: +39 0229060171 –
info@colomboarte.comwww.colomboarte.com
 
 

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