15 dicembre 2012

Fino al 5.1.2013 Yuri Ancarani, Ricordi per moderni Museo Marino Marini, Firenze

 
Per i suoi video Ankarani allestisce schermi che funzionano come "stazioni". E la "dittatura dell'artista" impone il ritmo delle proiezioni -

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“Racconti per moderni” è un evento espositivo costruito intorno a dieci anni di lavoro del filmmaker e video-artista ravennate Yuri Ancarani, classe 1972, nell’ambito di Early one morning, un progetto del direttore artistico del Museo Marino Marini, Alberto Salvadori, che nell’arco di un anno affronterà il tema della scultura e della sua interpretazione dagli anni ’60.
Già riconosciuto interprete del cinema d’artista, Yuri Ancarani ha esposto al Festival Internazionale del Cinema di Venezia così come al Guggenheim Museum di New York; vincitore del Talent Prize 2012 è stato inoltre in concorso all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Cinema XXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale con il film Da Vinci, conclusivo della trilogia dedicata al lavoro di cui fanno parte Il capo e Piattaforma Luna.

Quattordici video mostrati nei sedici metri della navata centrale della cripta del Museo Marino Marini, rappresentano il corpo vivo della rassegna fiorentina, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori. Due video su monitor con proiezione continua e quattro grandi schermi che accolgono, ritmate, tre sequenze di quattro video ciascuno. Schermi come “stazioni” per il fruitore, al quale la “dittatura dell’artista” impone il ritmo delle proiezioni e lo costringe alla visione muovendosi da un punto a un altro della lunga seduta lineare, costruita ad hoc.
In un linguaggio “documentaristico” che attraversa il campo ormai indistinto della video-arte, si anima il repertorio narrativo di Racconti per moderni, una sorta di lungo viaggio annotato nelle pagine di un bloc-notes, dove si individuano soggetti, personaggi, ambienti di un quotidiano rappresentativo della Romagna e relativa costiera, connotata realtà geografica italiana ma che l’artista analizza con l’efficacia estetica del sublimare filmico, come “struttura esteriore”.
Ogni video articola una storia pensata in tempi differenti, innescando riflessioni su accadimenti che non incrociano unicamente la vita di un singolo individuo, ma della comunità, delle cose e della natura. Seppur pensati e realizzati in tempi differenti, i video propongono un ordine tematico suddiviso in tre parti: industria come presenza inquietante, immigrazione come ghettizzazione, trasmigrazione di senso delle simbologie sia in senso ideologico che oggettuale.
Con un lirismo estetico lucido e quasi sempre asciutto, Yuri Ancarani quando aderisce al reale lo fa senza banali ironie, soprattutto interpreta in maniera soggettiva una critica di costume ispirata alla scrittura di Pier Vittorio Tondelli, autore che ha raccontato e descritto dalle pagine di Un week end postmoderno lo “stato dell’arte” della provincia italiana degli anni Ottanta. E quando invece aderisce alla memoria, costruisce “campi di potenza” onirica in connessione con tratti significativi di realtà.
Realizzati appositamente per la rassegna, ma già in cantiere da alcuni anni i video La questione romagnola, Parcheggi a pagamento e Fuori stagione, che concettualmente si legano alla produzione realizzata tra il 2000 e il 2009, il nucleo più consistente della mostra, costituito da Invito al desiderio, Vicino al cuore, Baal, Lido Adriano, IP OP, Isole d’acciaio, In god we trust, Made in Italy, Rimini, Aranci mantra e Ugarit.

Fiammetta Strigoli
mostra visitata il 29 novembre 2012

dal 17 novembre 2012 al 5 gennaio 2013
Yuri Ancarani, Ricordi per moderni
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio – (50100) Firenze
Orari: 10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Info: Tel. 055 219432, info@museomarinomarini.it, www.museomarinomarini.it

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