07 gennaio 2003

fino al 18.I.2003 La tavola di Elisa – Un inventario racconta Lucca, Palazzo Ducale

 
Il 14 luglio del 1805 Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, è nominata principessa di Lucca. Con il suo arrivo la città subisce una francesizzazione inevitabile. Di cultura e di stile…

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Con marchio indelebile, nell’immaginario collettivo è stampato il ricordo di rappresentazioni epiche e mitizzate. Protagonista è l’Imperatore, il nuovo Cesare. E’ Napoleone. Canova gli trasmette il potere divino di Marte Pacificatore, che impugna l’asta sormontata dalla Vittoria. David lo associa a eroi del passato, come Annibale e Carlo Magno. Lo ritrae prima in una posa aulica, in sella a un cavallo difficile da tenere a bada. Poi nel suo studio, esaltandone le singole virtù. Ma della famiglia Bonaparte, Napoleone non è l’unico artefice di cambiamenti epocali. “Marianna è inesperta! Non ha furberìa” diceva il futuro Imperatore riferendosi alla sorella 14enne, poi ribattezzata col nome di Elisa. Da quel giorno qualcosa è cambiato. E la ragazzina che frequentava la scuola delle Religiose di Sant’Agostino a Saint Cry, pochi anni più tardi diventa principessa della Repubblica di Lucca. Nello stesso anno in cui è incoronata in cattedrale dall’Arcivescovo Sardi, Elisa Bonaparte fonda l’Accademia Napoleone. Aderiscono David, Canova, Volta e Laplace. Introduce nuovi codici civili e la tassa sugli spettacoli per incrementare il fondo dei poveri. Le basta un decennio per avviare quel processo di francesizzazione che influenzerà l’intera città negli anni a venire. E ora, per celebrare i due secoli dalla sua incoronazione, le province di Lucca, Livorno, Pisa e Massa Carrara promuovono un programma quadriennale di mostre ed eventi. Ricostruendo con attento criterio filologico l’eredità napoleonica. Che ha La tavola di Elisa Bonaparteinfluenzato costumi, tradizioni e culture. Ne esce inevitabilmente rivoluzionato anche il gusto per cibi e bevande. E’ proprio su questo tema che si sviluppa la prima mostra. Pochi gli oggetti da, ma d’indubbio valore. Alla documentazione originale – testimonianza tangibile e dettagliata della vita di corte – si sovrappongono preziose manifatture e oggetti di rara bellezza, che nella tavola di Elisa Bonaparte riflettevano lo stile della Parigi imperiale. Oltre ad ospitare documenti storici, oggetti d’uso comune in cucina e accessori della tavola appartenuti ad Elisa e concessi dal Museo Richard-Ginori (imperdibili la salsiera in porcellana e la zuppiera all’etrusca decorate con una greca rossa), la prima sala custodisce il servito donato da Napoleone alla sorella. Un piatto, una scodella e un vassoio in porcellana della Manifattura di Sèvres. Ma soprattutto il pezzo più suggestivo della collezione: una rarissima tazza in biscuit (molto piccola e finemente lavorata) che raffigura Elisa, le cui trecce si trasformano senza eccessi nell’impugnatura della tazza stessa. Nella seconda sala è stata allestita la tavola alla francese, così com’era. Ogni angolo, poi, sono dedicati quattro allestimenti per altrettanti cibi speciali: caffè, thè, gelato e cioccolata.

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La tavola di Elisa

gianluca testa
mostra visitata il 19.XII.2002


La tavola di Elisa – Un inventario racconta
Lucca, Palazzo Ducale (sala monumetale)
piazza Napoleone
Fino al 18 gennaio 2003
Orario: mer_lun 10-18
Catalogo in mostra, a cura di Roberta Martinelli
Ingresso libero. Informazioni: ufficio cultura della Provincia di Lucca, tel. 0583 417218/417481; Urp, numero verde 800 747155
Realizzata dall’assessorato ai beni culturali della Provincia di Lucca in collaborazione con: Archivio di Stato di Lucca, Biblioteca statale di Lucca, Museo degli Argenti e Museo delle porcellane di Palazzo Pitti (fi), Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Museo Napoleonico di Roma, Associazione antiquari lucchesi.


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