08 luglio 2004

fino al 30.IX.2004 Fausto Gilberti – Bizarre Show Padova, Perugi arte contemporanea

 
Per iniziare, un performer decisamente esibizionista, inedito espositore umano per una nuova serie di lavori. Pittura ridotta all’osso per una mostra che si risolve in un vero e proprio evento. Superati i limiti della tela, il Gilbertiworld si dispiega ormai a 360°...

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Conquistatosi di diritto un posto di rilievo ed esclusivo, per originalità tecnica e concettuale, nel panorama della pittura italiana di nuova generazione, Fausto Gilberti (Brescia, 1970) mostra di perseguire una lucida e coerente strategia, caratterizzata da una vena creativa che -è il caso di dirlo- non gli ha mai fatto difetto e che, semmai, ha spaccato fin dall’inizio la critica. Cosa che per solito capita solo per quelli bravi.
Quando sarebbe stato comodo cavalcare la congiuntura favorevole insistendo sui noti dipinti su tela, il pittore Gilberti alla pittura si sottrae, reindirizzando altrove la sua ispirazione e facendosi anche un po’ desiderare.Fausto Gilberti “She strips for the first time”, 2004
Dopo il video animato dal titolo 10050, The Psycho Posse, ispirato alla strage di Charles Manson, la personale alla galleria Perugi è stata soprattutto l’occasione per la presentazione del suo primo libro d’artista. Mr. Dildo raccoglie una serie di 35 disegni di soggetto pornografico dell’artista, realizzati nel corso di anni come una sorta di ricerca parallela e tuttavia rimasti finora inediti, in attesa della congiuntura favorevole a quella presentazione in forma editoriale che, fin dall’inizio, era parsa loro destinazione naturale.
Il lavoro ha origine dall’indagine dei siti porno della rete, dai quali l’artista ha selezionato frasi e slogan, trasferendoli, mediante un semplice comando di copia-incolla, su fogli A4, divenuti supporto e pretesto per interpretazioni iconografiche, di matrice ironica, cinica e provocatoria, di quegli stessi stereotipi testuali del business del sesso virtuale on-line.
E alla fine ha convinto tutti anche la prima performance di Gilberti, attesa certo non senza qualche riserva e dubbio. In un’atmosfera scanzonata e disimpegnata, il pubblico era invitato ad entrare, a turni di uno per volta, in un’area chiusa, dove si trovava al cospetto di un tizio (un attore professionista) dallo sguardo niente affatto rassicurante e coperto solo da uno spolverino.
 Fausto Gilberti “Famiglia da paura”, 2004Tempo tecnico perché si instaurasse un imbarazzante e silenzioso colloquio di sguardi, il nostro, come era facile prevedere, finiva per spalancare il proprio unico indumento esibendosi nature, tra ilarità, stupore, sorpresa o scandalo, a seconda dei casi e della moralità del riguardante. Sulla fodera esibita, i disegni appesi di Gilberti che, per essere veduti, richiedevano tuttavia un avvicinamento all’imbarazzante contesto espositore che i più si risparmiavano di buon grado.
A conti fatti, in queste iniziative dell’artista la pittura appare tutt’altro che accantonata e anzi continuamente e sfacciatamente ostentata: dipinti sono i disegni che animano il video, dipinti sono quelli raccolti nel libro, come pure quelli appesi al soprabito dell’esibizionista performer.
Un grande tondo optical dipinto è l’unica vera, nuova pittura dell’artista in mostra, che si completa con un simbolico stereo appeso a parete, sul quale gira un disco muto con l’etichetta alla maniera di Gilberti, e una serie di lavori recenti: sorta di story board realizzati a partire dalla stampa di immagini tratte dalla rete con l’aggiunta dei tipici occhiuti personaggi, esposti per la prima volta a Melting Music, il più recente capitolo della saga Melting Pop di Gianluca Marziani, in quel di Genova.

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alfredo sigolo
mostra visitata il 12 giugno 2004


Fausto Gilberti – Bizarre Show
Dal 12 VI.2004 al 30.IX.2004
Padova, Perugi arte contemporanea, via giordano bruno
orario di visita: 14.30-20.00; mattina e festivi su appuntamento
per informazioni: tel/fax 049 8809507, mail perugicontemp@libero.it Catalogo con introduzione di Tiziano Scarpa, Petra editore: in vendita in galleria


[exibart]

8 Commenti

  1. caro sigolo, i limiti della tela sono superati solo in facciata, in esposizione, giusto per la critica, poichè è la tela ,diciamo pennelata,che si vende.
    I disegni sono dei bozzetti, i più efficaci s’ingrandiscono, i meno efficaci restano tali.
    Il resto è contorno.
    Qual’e la qualità tecnica di tali dipinti?

  2. Se Cattellan é un genio e Botto & Bruno sono degli artisti di levatura internazionale
    ne consegue che anche gli icastici scarabocchi di Fausto Gilberti si sono conquistati “di diritto un posto di rilievo ed esclusivo, per originalità tecnica e concettuale, nel panorama della pittura italiana di nuova generazione”.
    Dì , Sigolo, ma da dove sei saltato fuori?
    Ma è vero che i tuoi articoli sono frutto di
    lunghe e ponderate riflessioni ?
    Da dove viene questa tua sorprendente competenza sulla pittura ? Si vede che il tuo buon gusto si deve essere formato
    davvero su esempi illustri! Dato che si parla di Padova, magari Giotto Altichiero Donatello & Giusto di Menabuoi dei quali si vede bene che Gilberti, con tutte le ovvie differenze epocali, è sicuramente un valido prosecutore.
    Non sono un nostalgico dei bei tempi d’oro,
    credetemi!
    Ma perché quando si parla di ritorno alla pittura , in certe confusi ambienti, lo si
    interpreta doverosamente come un nuovo escamotage per assistere l’ennesimo incapace?
    Non è che l’arte contemporanea è un pò
    assistenziale? Non è che c’è un eredità
    da “6 politico”? “Gli ultimi saranno i primi!”
    Ma qua c’è pure puzza di cristianesimo! Ma allora è proprio meglio Giotto!

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