27 giugno 2011

fino al 30.VI.2011 Paolo Bini – Catherine Biocca, Un proyecto especìfico Roma, Centro Luigi di Sarro

 
"Si immagina spesso il prodotto artistico come un'azione creativa solitaria. Quasi che la genialità non ammetta condivisione. Ma i risultati di un'interazione quasi mai deludono". Così Alessandra Atti Di Sarro introduce il suo testo critico al catalogo. E il risultato non solo non delude, ma offre stimoli estetici e intellettuali che seducono e stupiscono…

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Il progetto nasce dalla richiesta da parte dell’Ambasciata Italiana a Cuba di partecipare alla XIII Settimana della Cultura e della Lingua Italiana del 2010. Il Centro Di Sarro ha risposto alla chiamata proponendo due portabandiera: Paolo Bini (Battipaglia 1984) e Catherine Biocca (Roma, 1984). I due artisti che non si erano mai incontrati prima, hanno sviluppato presso il Convento di San Francesco a L’Avana, il Proyecto Especìfico, risultato di venti giorni di soggiorno in cui si sono lasciati permeare dalle atmosfere e dalla cultura locali, godendo degli interscambi con i giovani artisti cubani. Insieme si sono messi alla prova nel trovare minimi comuni denominatori professionali e umani, dimostrando che la condivisione può essere un forte propulsore della cultura italiana entro e fuori i confini nazionali quale dimostrazione di integrazione e coesione. Il progetto ha riscosso grande successo e va a rafforzare un già prolifico rapporto tra Italia e Cuba, e avrà sicuramente un seguito poiché, usando le parole di Marco Baccin, Ambasciatore Italiano a Cuba, “il senso più profondo della collaborazione culturale che vogliamo realizzare è la conoscenza e l’arricchimento reciproco. Se in Italia la presenza culturale cubana, con la sua musica, la sua letteratura e la sua arte è diffusa, meno scontato è sapere che a Cuba la presenza e l’immagine dell’Italia sono significative“. 

La testimonianza nelle quattro opere esposte nella sala principale del Centro è un’esplosione di sostanza e colore in cui le peculiarità artistiche di Paolo e Catherine emergono in un amalgama di luce e primordiale vitalità. Trasognata ed estatica, Catherine vive e lavora a Düsseldorf; i suoi lavori traggono riferimenti continui dalla tradizione classica italiana e dai modelli formali d’oltralpe. 

L’esito è un originale espressionismo magico in cui i riferimenti iconografici si animano in ambientazioni oniriche e fantastiche. Così Catherine definisce la sua arte: “La mia ricerca si concentra sul collegamento possibile tra arte passata e posizione contemporanea, come una sorta di nuovo rinascimento, cercando di estendere la ricerca anche alla tecnica da usare, sperimentando con il digitale e l’analogico, inventando il risultato che mescoli la sensazione di partire dalla storia, elaborandola con tecniche contemporanee e ridonandogli il sapore di classico e senza tempo.” Più materico e istintivamente emotivo Paolo Bini, residente a Battipaglia, dichiara di subire la fascinazione delle potenzialità del mezzo pittorico che supera i margini della tela, la quale diventa un luogo di esperienza bidimensionale attraverso la quale è possibile creare archivi della memoria, tema fondante del lavoro di Bini. Nelle sue opere il nero si fa vibrante colore. Nel 2009, in occasione delle sue prime personali, dichiarò a Massimo Bignardi, il curatore del catalogo: “Questo nero è lo spazio in cui trovo consiglio, è quel momento della ‘notte’ in cui la formulazione del dipinto prende piede in un ritmo incalzante. Infatti, quasi senza accorgermene una tavola si avvicina all’altra, e in maniera del tutto spontanea sta nascendo un casellario. Il verde acido è la nota incisiva che intervalla tra i silenzi oscuri. Il grigio è una metamorfosi che si trascina dietro i segni di un tempo trascorso.” 

La carta è la superficie che riserva maggiori sorprese in corso d’opera, la proprietà di reagire ogni volta in modo diverso in base alle tecniche pittoriche utilizzate instaura un dialogo avvincente, e il gioco di rispondenze offre suggestioni comunicative impreviste.

Il Centro, nato nel 1981, due anni dopo la morte di Luigi di Sarro(Lamezia Terme, 1941 – Roma, 1979), ha nella sua mission la sperimentazione e la promozione dell’arte giovane che, insieme alla divulgazione, offre un servizio agli studiosi grazie ad un archivio pubblico consultabile. Il lavoro che la famiglia porta avanti con appassionata militanza si ispira alla vocazione in vita di Luigi, medico, artista e insegnante dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Il luogo si propone come bacino di confronto in un momento storico in cui il mercato stabilisce in anticipo le regole di produzione artistica. Alessandra Di Sarro, curatrice di molti dei progetti in calendario, insiste nel sottolineare l’importanza di sviluppare una programmazione a lungo termine che preveda un programma dinamico di incontri, eventi, dibattiti e mostre continue, coinvolgendo anche le istituzioni italiane e straniere. Questo è uno dei punti di forza del Centro, che ha consentito negli anni a più di mille artisti di fama internazionale di esprimere il proprio lavoro, liberi da vincoli commerciali.

ilaria carvani

mostra visitata il 22 giugno

dal 16 giugno al 30 giugno 2011

Un Proyecto Especìfico – Paolo Bini, Christine Biocca

Centro Luigi Di Sarro

Via Paolo Emilio, 28 00197 Roma

Ingresso gratuito

Orari: dal martedì al sabato dalle 17:00 alle 20:00 

Info: info@centroluigidisarro.it www.centroluigidisarro.it – Tel: 063243513


[exibart]

 

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