30 aprile 2003

fino al 29.VI.2003 Paul Caponigro Modena, Galleria Civica

 
137 fotografie riassumono la carriera di Paul Caponigro. Un bravo epigono che si è confrontato con i grandi maestri della fotografia. Miscelando immaginario e “straight photography”…

di

Nella Sala Grande della Civica di Modena sono esposte fino al ventinove giugno 137 fotografie in bianco e nero dello statunitense Paul Caponigro (1932). Nell’unica sala in cui si svolge la mostra, curata da Filippo Maggia, sono appesi una selezione di lavori sviluppati nell’arco di un cinquantennio e rappresentativi dell’intera attività del fotografo.
Il lavoro di Caponigro è iscrivibile nella grande tradizione paesaggistica nord americana della prima metà del secolo appena trascorso, quella che si soffermò con indulgenza tonale e compositiva sulle ampie e suggestive vedute naturali degli Stati Uniti. Paul Caponigro Two pears 1999 Influenzato dai grandi innovatori del genere come Ansel Adams (1902) e Edward Weston (1886), Caponigro sviluppa il suo lavoro anche fuori patria, attento a creare suggestioni epiche e visivamente accattivanti, meno interessanti però dal punto di vista dell’innovazione stilistica e tematica. Le vedute del fotografo sono infatti sapientemente composte, esposte e stampate come oggi non si usa più, ma poco personali, perché il linguaggio che ne deriva ha detto tutto ciò che poteva e doveva dire, già da tempo. Così, i paesaggi fiabeschi di Caponigro ci appaiono oggi demodé e ingenui; pittoreschi nell’ambientazione e pittorici nella tavolozza, composta da neri catramosi e bianchi squillanti e pastello.
Anche visto in un’ottica storiografica il suo lavoro non brilla per originalità, pur se risulta mitigato l’atteggiamento straight dei suoi maestri in favore di una, parzialmentePaul Caponigro Redding Woods Connecticut 1969 gelatin silver print personale, visione espressionista e romantica, riconducibile peraltro ad ambiti pittorici accademici. Nei paesaggi più recenti, a partire dagli anni Ottanta, si nota poi un’accentuazione formalista tale da far ritenere alcuni lavori delle edulcorazioni in bianco e nero dei Landscapes del “nostro” Franco Fontana (1933).
Ma è nelle nature morte dall’evidenza tattile che si palesa la fonte cui si abbevera Paul Caponigro che non è fonte naturale, come quelle ritratte dal fotografo stesso, ma culturale, sgorgante da quel Minor White (1908) di cui Caponigro è stato allievo, e di cui può considerarsi un bravo epigono.
In conclusione, le immagini di Caponigro danno luogo ad un certo godimento visivo, ahimè forse troppo fine a se stesso per poter parlare di grande fotografia.

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exibstoria – F64

roberto maggiori
mostra visitata il 5 aprile 2003


Paul Caponigro, Le forme della natura
Modena, Galleria Civica, Sala Grande, Palazzo Santa Margherita
Corso Canal Grande, 103
Catalogo: edizioni Nerpente S.r.L., Milano
Periodo: dal 5 aprile al 29 giugno 2003
Orario: da martedì a venerdì 11/13 – 16/19
Sabato, domenica e festivi 11/19, Lunedì chiuso
Ingresso: Biglietto intero 4 €; ridotto 2 €, gratuito per minori 18 e maggiori 60, giovedì ingresso gratuito
In occasione della settimana della cultura 2003 (dal 6 all’11 maggio)
Ingresso gratuito, compresa la visita guidata della domenica alle ore 17
Info: tel. 059 206911 – 206940, Fax: 059 206932, e-mail: galcivmo@comune.modena.it, home page: www.comune.modena.it/galleria


[exibart]

2 Commenti

  1. Interessante questa critica…
    Comunque: Ansel Adams (1902-1984), Edward Weston (1886-1958), Minor White (1908-1976).

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