28 ottobre 2003

fino al 31.XII.2003 Maurizio Mochetti Sassuolo (mo), Palazzo Ducale

 
Performance di laser, “rumorismo industriale” di sospetti marchingegni e il mito del superveicolo a turboreazione che raggiunge la velocità della luce (anche se “celibe”)...

di

Enfant terrible della Roma degli anni Sessanta, Maurizio Mochetti è un eccentrico scienziato che da sempre si è distinto nello studio delle fascinose valenze scientifiche della luce. Proprio la luce, intesa come solido etereo, come fluido che forma geometrie, è la musa protagonista del suo lavoro. Come nei flussi luminosi di Flavin, le immateriali vibrazioni fotoniche e i campi superfluidi della fisica anatomica sono condensanti, solidificati e in qualche modo oggettivizzati in un massimo di tangibilità fisica che viene a descrivere una serie di concrezioni geometriche versatili e leggere. Ecco dunque che Maurizio Mochetti_F 104 Starfighter (aereo)_2001 - 110 x 230 x 60 cm_ courtesy galleria Il ponte_Roma sullo sfondo della lussureggiante profusione decorativa della reggia estense, che rende, se possibile, ancora più straniante una diffusa atmosfera siderale, si dispiega un’antologia di lavori databili tra il 1966 e il 2002. I tremori e le performance del laser, phosphorus dell’evoluta tecnologia, ora coagulati in una sfera lunare (Sfera laser), ora interrotti dalle ombre d’oscuri sistemi planetari, racchiusi in metaforici circuiti o liberati in rettilinei che fendono l’infilata degli ambienti barocchi (Freccia laser), mostrano le intrinseche matematiche accidentalità, diventano tracce lievi, dimostrazione scientifica e impersonale rilevazione soprattutto di un’idea. Nonostante l’evidente immaterialità presupposta, il futuribile minimalismo di Mochetti esula da semplici istanze concettuali e va dunque inteso come una ricerca di visionaria concrezione. Pertanto, in un’altra ideale sezione della mostra, il senso materico della fisicità è portato alle estreme conseguenze con la presentazione di congegni (Movimento pseudo perpetuo), asettici dispositivi e macchine portentose: imponenti vettori che possano attraverso l’estrema accelerazione, infrangere la barriera del suono e raggiungere una quarta dimensione alla “velocità della luce”. In sintesi una mostraMaurizio Mochetti_Fontana Fontana_1987_installazione (fotocolor di Claudio Abate) complessa e suggestiva, evanescente e corporea ad un tempo, sottile ed ingombrante, visionaria e ipertecnologica; capace di restituire per appunti, modelli e prototipi, tutto quell’immaginario sgangherato che dall’epoca dei cosmonauti, dall’aviorazzo Bell-X allo Sputnik e Valentina Tereŝcova, giunge anche alla Ferrari. Una riuscita beffa alla gravità e al nascondino dei quark; un sofisticato omaggio alla luce e all’uranico, alla velocità stratosferica e al mito della “supermacchina” capace di galleggiare nel Mare della Tranquillità.

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patrizia silingardi
mostra vista il 15 ottobre 2003


Maurizio Mochetti
a cura di Germano Celant e Filippo Trevisani
Sassuolo (Mo), Palazzo Ducale
Piazzale Della Rosa,
19 settembre – 31 dicembre 2003
Giorni e orari d’apertura: sabato 15–18, domenica e festivi 10–13 / 15–18
martedi, mercoledì, giovedì e venerdì risevato a gruppi con prenotazione obbligatoria
lunedì chiuso
info: Comune di Sassuolo, Servizio Attività Culturali tel. 0536 1844770
www.comune.sassuolo.mo.it
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia tel. 059 4395711
Visite guidate su prenotazione: AreeArea tel. 0536 807371


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