13 gennaio 2006

fino al 16.I.2006 Sometimes together Casoria (na), Casoria Contemporary Art Museum

 
Il passato e il presente dell’arte in Campania? Ecco una mostra che ci aiuta a fare l’analisi della situazione. Ventisei opere di ieri e di oggi. Riunite per un committente d’eccezione. Ma con qualche neo…

di

Un folto gruppo di artisti, con un’opera a testa, per raccontare la ricerca artistica campana dell’ultimo mezzo secolo. La mostra è firmata da Antonio Manfredi (artista e art director del museo partenopeo). Ed è, o dovrebbe essere, dedicata “a quelle personalità che dalla seconda metà del Novecento hanno contribuito ad inserire la cultura artistica locale in un orizzonte internazionale”.
La scelta delle opere, destinate ad arricchire l’esposizione permanente del museo, non segue criteri o limiti precisi. Ci sono, infatti, artisti che militano nel campo della figurazione (come De Stefano e Waschimps), dell’informale o dell’arte concettuale. Accanto a personalità del cosiddetto astrattismo geometrico (De Tora, Lanzione). Nonché la fotografia (Donato), la scultura (Di Fiore, Mazzella, Pirozzi) e la performance (Desiato).
Come curatore, Manfredi ha più volte sottolineato la volontà di scegliere, a prescindere da determinate esigenze estetiche o commerciali. Cercando di dare una visione incondizionata dell’arte di ieri e dei nostri giorni. Rosa Panaro, L’albero della libertà, 1999/2005, Carta pesta collage, cm.210x200x150 - Courtesy Casoria Contemporary Art Museum Ma non è questione di tendenze, né di mercato. Quella che ne viene fuori è una mostra timida e poco accattivante.
D’altro canto, l’intenzione non è “di offrire una ricostruzione esaustiva del panorama artistico campano contemporaneo”. Ma, come pretendere che la ricerca artistica di un’epoca possa essere descritta, indagata, interpretata, con un panorama appena abbozzato?
E’ chiaro che ciò non significa che alcune di queste scelte non siano indovinate. Data la presenza di personalità significative, già affermate da qualche decennio e ancora sulla breccia. Maritano un cenno, infatti, Renato Barisani, Salvatore Emblema e Domenico Spinosa. Per la loro lunga carriera e per aver saputo dare un apporto internazionale alla cultura artistica contemporanea del Mezzogiorno.
Ma se si vuole che alla base del Casoria Contemporary Art Museum ci sia un progetto attento e cosciente della realtà, la sua équipe di specialisti (curatori, storici e critici d’arte) dovrà dare miglior prova della vitalità delle proprie scelte.

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mostra visitata il 29 dicembre 2005


Sometimes together
Casoria Contemporary Art Museum, Via Duca D’Aosta 63/A – 80026 Casoria (Napoli) –
Orario di visita: mart. giov. sab. 17.30-20.30; dom. 10.30-13.00
Ingresso libero- info tel. 081 8345656 –
info@casoriacontemporaryartmuseum.com  
www.casoriacontemporaryartmuseum.com
a cura di Antonio Manfredi

[exibart]

13 Commenti

  1. finalmente! così la finiranno di lamentarsi della mancata partecipazione al pan! se questi sono i risultati….evviva piccolo vino!salute!

  2. evviva comunque… a prescindere… e alla faccia di quella spocchiosa di Lea Vergine che non ha neppure il coraggio di chiamare per nome “quel signore ungherese al quale non piace l’arte contemporanea”… una vera signora dell’arte!

  3. per essere un grande artista ci vogliono le qualità.non è solo un problema di spazi dove esporre.occorre anche tanto studio e personalità,ci sono?c’erano prima?giovani artisti non vi affezionate ai”vostri maestri”,emancipatevi.il mondo è pieno di luoghi e “oggetti artistici”.cercate dentro e fuori di voi.un saluto

  4. cara Carla, santa ingenuità… ma non hai capito che Bassolino & co. sono pronti a sacrificare la programmazione internazionale di Hegyi sull’altare elettorale, confezionando una bella mostra de noantri proprio al Pan? non è una congettura: l’ha proprio detto!!!

  5. cara “scugnizza”la partecipazioni di noialtri a mostre organizzate al pan ti farebbe tanto schifo?a me si se implicasse la perdita della mia libertà.mi voglio ripetere emancipatevi dai vostri maestri,pensate,studiate tanto.guardate al mondo .un saluto

  6. cara carla antonio non viene da afragola,ma è nato a portici.inoltre non ho bisogno di mostre con chiunque od ovunque.per essere precisi e non stupidino come tu affermi.io sono laureato in achitettura(federico II),diplomato in :incisione del corallo,grafica pubblicitaria e moda C/O gli istituti d’arte di :torre del greco e napoli.inoltre ho fatto l’assistente-collaboratore per 2 anni con un docente di architettura del paesaggio C/O l’università di architettura di napoli (federico II)con pubblicazioni.insomma non sono nato ieri e non mi piace giudicare senza conoscere.dipenderà dalla mia militanza politica-culturale che si è protratta per circa quindici anni.dove vi erano regole semplici:prima di intervenire nel dibattito ascoltare per poi argomentare in maniera efficace e documentata il proprio pensiero.
    nel mondo dell’arte c’è spazio per tutti tranne per chi si lagna sempre,additando al mondo intero di essere cattivo e non comprensivo.oggi faccio arte-poesia e sono docente di grafica pubblicitaria.un saluto affettuoso.

  7. Per Antonio: Mica mi riferivo a te! Era di Bassolino che parlavo..e cmq non abbiamo bisogno di sciorinare curricula qui…quello che conta è sapersi proporre e stare bene conm se stessi…Auguri!

  8. per carla ,talvolta è utile mettere i puntini sulle i.mi sembra che di affermazioni gratuite se ne facciano molte e talvolta a sproposito.la giovane età non implica che si possa esprimere giudizi affrettati sugli altri.altrimenti si diventa superficiali e ingiusti,principalmente con se stessi e poi con gli altri.un saluto e un augurio sincero.

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