23 aprile 2015

Fino al 30.IV.2015 Isabella Ducrot, Effimero Museo Archeologico Nazionale, Napoli

 

di

Neve e specchi d’acqua intervallati da statue classiche, palme e piante di vario genere. E poi, c’è il sole e un cielo azzurro nitido, quello di Napoli. Lo scenario in cui ci s’imbatte, nel percorrere il perimetro del Cortile Occidentale del Museo Archeologico Nazionale, è di una favola e ci si lascia prendere da un senso di stupore, curiosità, ma soprattutto si pensa alla neve. Vista attraverso il riflesso delle vetrate, l’istallazione di Isabella Ducrot brilla come un ruscello di montagna. 
La vera sorpresa, però, sta nello scoprire che l’artista di Effimero, aveva tutt’altro in mente: ‹‹il mio intento è unicamente quello di alterare la visione di un luogo intromettendo un elemento totalmente estraneo sia dal punto di vista materiale che estetico. Introdurmi in un luogo bellissimo e permettermi di alterarne la visibilità facendone perdere il suo carattere consueto, modificandone l’abituale visione attraverso un intervento invasivo ma temporaneo, che non lascia traccia››, spiega l’artista. Il materiale scelto è la carta, per la sua fragilità, mentre i colori utilizzati non hanno alcun significato o richiamo simbolico, ‹‹l’intromissione del bianco e del blu è dovuta al fatto che questi due colori sono cromaticamente estranei al luogo, in cui predominano il verde e il rosso. In questo modo scompare la base verde delle aiuole. I segni circolari tracciati, invece, nella loro ripetitività, sono i meno naturali per quel contesto. Ho inserito l’altrove, la diversità assoluta, per spiazzare lo sguardo dei visitatori, ma anche di chi ci lavora››. 
Isabella Ducrot, Effimero, 2015, carta, tessuto non tessuto, acrilico e colla. Fotografie di Claire de Virieu
Isabella Ducrot, è intervenuta analogamente, già in passato, sulla pavimentazione del Chiostro del Borromini a Roma e su quella del Cimitero della Certosa di Padula ma quest’ultimo lavoro le ha dato la possibilità di ricongiungersi con la sua città di origine: ‹‹è stato un modo di tornare nella mia città, che per me è il luogo del ricordo. In particolare, il cortile del Museo Archeologico è uno dei posti più belli al mondo e immettermi in un luogo già così perfetto è stata una sfida››. Il lavoro dell’artista non si è limitato unicamente alla pavimentazione in carta bianca e blu ma ha riguardato anche degli interventi plastici, disseminati tra i vari elementi scultorei e vegetali che caratterizzano il Cortile, ‹‹anche le sculture sono effimere, costituite da stoffa. La forma antropomorfica, che le caratterizza, richiama la figura di alcune monache, quasi a ricordare di stare all’interno di un luogo sacro››. 
Dunque, la sacralità è un tema ricorrente per Isabella Ducrot, anzi, il concetto del sacro determina tutto il suo lavoro: ‹‹posso dire, quindi, che il mio intento non è altro che offrire un omaggio a questi luoghi sacri e dare a loro un’offerta. Mi emoziona molto il momento in cui la mia installazione sarà tolta e il sito tornerà a essere come prima ma nel ricordo di come è stato, attraverso il mio intervento››.
Arianna Piccolo
mostra visitata il 2 aprile 
Dal 7 marzo 2015 al 30 aprile 2015
Isabella Ducrot, Effimero
Museo Archeologico Nazionale di Napoli 
Piazza Museo Nazionale, 19 – 80135 Napoli
Ingresso: la mostra è compresa nel biglietto del Museo
Orario: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30, chiusura settimanale: martedì

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui