13 aprile 2016

Fino al 15.IV.2016 Genuardi /Ruta, IN quadrato Galleria Francesco Pantaleone, Palermo

 

di

Questo lavoro del duo Genuardi / Ruta (Antonella Genuaria, Sciacca 1986 – Leonardo Ruta, Ragusa 1990) si misura con lo spazio della galleria di Francesco Pantaleone a Palermo. Operando sui pilastri e sui muri con bande cromatiche, il duo siciliano ha modificato la percezione degli ambienti riportando tutto al sistema visivo che cogliamo a partire dai quadri appesi ai muri. Sono interventi minimi ma efficaci, variazioni tali da distogliere il peso della struttura dalla distribuzione ortogonale delle masse, variazioni che seguono le linee acute dei piani slittando su pendenze sperimentate su uno schema astratto. 
Lo “sguardo” chiamato in causa dalla curatrice della mostra Daniela Bigi si riferisce non solo all’organizzazione della percezione della visione d’insieme ma anche a un certo atteggiamento di distacco ideologico dal modernismo. 
Questi artisti, ricorda ancora con arguzia la Bigi: “Hanno deciso di unirsi in collettivo e fondere la sensibilità per il colore dell’una alla visione geometrizzante dell’altro, appartiene a una generazione che verrebbe naturale definire meridiana”. La premessa rimanda ad Albert Camusa de L’uomo in rivolta, e suona come una promessa ideologica, suona come una soluzione nella celebrazione di una vitalità caratterizzata da un patto irenico con la natura, suggellato dalla luce mediterranea. Questo ritrovato Penseé de Midi che la curatrice accosta all’inquadratura proposta da Genuardi /Ruta, considera il montaggio della struttura visiva tramite trasparenze e riflessi, sicché le tracce di rullo che combaciano, oltre a denunciare l’azione progressiva della pittura, si fermano al limite della velatura, mostrandosi come luce colorata. Il valore dell’erranza dello sguardo si può afferrare saggiando proprio i tagli prodotti dalla luce che intercetta l’architettura, ciò definisce una poetica dello spazio. 
Genuardi /Ruta, IN quadrato, vista della mostra
La disamina di questi lavori da parte di Daniela Bigi porta lontano seguendo la linea delle ambientazioni da Giacomo Balla a Sol Le Witt, anche se il duo pensa in particolare a Forma 1 nel rapporto tra segno e colore. I tre quadri in mostra che dialogano con gli interventi site specific sono proiezioni dell’interpretazione del vuoto che mostrano un desiderio di abbandonare la descrizione in favore di una proposta costruttiva. Tale proposta non abbandona il fulcro emotivo del colore, risolvendolo sotto forma di adattamento del lessico dei piani incidenti alla progressione prospettica dei vuoti crea un campo percettivo frammentato in schegge contrastanti. Al tempo stesso, però, questi cunei cromatici non sono fatti di tinta piatta e uniforme, si diceva prima che conservano una manualità ossia la traccia del rullo. Questo segno spesso interrotto sembra sottolineare il lavoro di stesura e tiratura del film pittorico con ciò sia il tempo di un’azione ripetuta, sia il tempo di connotazione di una superficie proiezione di un sistema ipotattico in cui la forma dell’elemento architettonico finisce per essere subordinato alla forma principale del quadro pittorico. Per questo motivo, “in quadrare” assume il significato di dare una nuova quadratura allo spazio e, di conseguenza alla visione complessiva di esso. Persino per le osservazioni, per così dire, angolari e di scorcio Genuardi e Ruta cercano disorientamenti. Sovrapponendo i piani tramite un gioco di rimandi cromatici, rendono possibile la ricomposizione del continuum tra piani sfalsati e distanti. Concettualmente questi giovani artisti portano avanti una piccola rivoluzione partendo dall’adozione di linguaggi visivi. Prendendo le distanze dalla figurazione tradizionale aprono a una nuova visione in senso architettonico annullando sia la tipicità, sia il folclore e negando il commento dei luoghi prediligono il progetto di spazi, risparmiando la registrazione del presente elaborano una visione di un futuro oltre la retorica socio – antropologica costruita per via di riduzione. Questa inclinazione alla costruzione appare più evidente dal momento che la mostra procede “in progress” nei giorni successivi all’inaugurazione mutando il luogo presentato al vernissage che si presenterà ogni giorno diverso.  
Marcello Carriero
mostra visitata il 19 marzo
Dal 19 marzo al 15 aprile 2016
Genuardi /Ruta, IN quadrato
Francesco Pantaleone arte Contemporanea 
via Vittorio Emanuele 303 (Palazzo Di Napoli – Quattro Canti) 90133, Palermo 
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00, sabato dalle 10:00 alle 18:00 

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