25 novembre 2004

arteatro_compagnie di ricerca Zonegemma – La Fattoria degli anormali Roma, Premio Tuttoteatro.com

 
I vecchi animali si estinguono? Pazienza li sostituiremo con dei nuovi. Punto di partenza un classico, la fattoria degli animali di Orwell. E poi l’iterazione video, un sito web ed un performer eccellente come Andrea Cosentino...

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Lo spettacolo, testo e regia di Andrea Balzola, è un apologo satirico sulla tirannia di una multinazionale di prodotti biogenetici che tiene prigionieri, in una fattoria ipertecnologica, animali transgenici frutto di folli e esilaranti incroci. La multinazionale, che possiede un proprio network televisivo e un portale web, fa televendita dei prodotti affidandola a uno strano essere umano; gli animali, stanchi di vessazioni fisiche ed emotive, in preda ad angosce psico-esistenziali, si organizzano in un Cobas e capitanati dal maiale Orwell, organizzano una rivolta.
Lo spettacolo prevedeva nelle sua versione-studio una scena composta da video (Doppler) fintamente “didattici” sull’uso (ma più sull’abuso) delle virtù degli animali, mentre il bravissimo “mutante” Andrea Cosentino (metà uomo e metà cavallo) attorniato da animazioni Flash e 3D e da suoni in costante trasformazione, cercava di convincere un’ipotetica platea televisiva dei benefici di una scienza che crea nuove specie per l’estetica, per l’arte della guerra e per ogni esigenza: I vecchi animali si estinguono? E chissenefrega! Si può fare di meglio.
Gli autori spiegano che nella versione definitiva verrà utilizzata anche una tecnologia di tipo motion capture e attivato un sito web, come prolungamento dell’esperienza teatrale, in cui sarà possibile essere informati su bio-sperimentazioni o “inventare” nuovi incroci creativi. A dieci anni dalla nascita del primo prodotto biotech, il pomodoro Flavr Savr, neanche l’arte è rimasta indenne: il brasiliano Eduard Kac è l’inventore della Transgenic art e del coniglio fosforescente nato da un incrocio con una medusa del Pacifico. Un’aberrante operazione in nome dell’arte e il cui motto (Essere umano non sarà più un nostro limite ma il nostro punto di partenza) sono più volte citati ironicamente nel corso del loro divertentissimo spettacolo, di cui ora attendiamo il seguito.
andrea Cosentino - Fattoria
Balzola spiega le ragioni della messinscena: Ci siamo immaginati una fattoria popolata da animali transgenici frutto degli incroci più strani (e non è detto che non siano già stati creati e brevettati!) ma volevamo trasmettere anche il loro “punto di vista”, la loro traumatica condizione “esistenziale”. Abbiamo riproposto il potente testo di Orwell, che in qualche modo anticipa certe tematiche animaliste.” e aggiunge “Alcuni rappresentanti della LAV si sono complimentati e appoggeranno il progetto. Arrivare finalisti al Premio e poter presentare il lavoro in un luogo così prestigioso come il Teatro Valle è stata la conferma che la direzione era quella giusta; sperimenteremo per la versione definitiva de La Fattoria degli anormali, come è nostra “consuetudine artistica”, la possibilità di diversi dispositivi tecnologici interattivi sia visivi che sonori per rendere la scena stessa davvero mutante! Ora stiamo cercando la produzione”.
Zonegemma ha lanciato (geneticamente parlando…) il seme.

link correlati
www.zonegemma.org
www.eduardkac.org
www.tuttoteatro.com

pietro gaglianò


Zonegemma – La Fattoria degli anormali
regia Andrea Balzola
performer Andrea Cosentino
musiche Mauro Lupone
animazioni Lucia Paolini

[exibart]

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