02 maggio 2006

didattica_consuntivi La scuola dei Musei. Tavola rotonda europea

 
La didattica museale europea si incontra a Bologna. Per confrontarsi e progettare insieme. L’Italia esce dall’incontro più che vincente, grazie a realtà modello come il Castello di Rivoli e la GAM di Bologna…

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La scuola dei Musei. Esempi e progetti di casi educativi emblematici nei Musei europei è il titolo della tavola rotonda che si è svolta lunedì 27 marzo nell’ambito di Docet. Idee e materiali per l’educazione e la didattica, fiera bolognese dedicata al mondo della Scuola, in collaborazione con Artelibro Festival del libro d’arte di Bologna.
Denominatore comune degli interventi è stata la presentazione di esperienze educative che il museo esporta fuori dalle proprie mura e che meglio rappresentano la complessità e il ruolo di questa istituzione oggi. Come ha osservato Anna Pironti, responsabile del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, il museo, istituto al servizio della collettività, è chiamato alla restituzione di quote di civiltà al territorio che lo sostiene: ciò attesta la sua funzione educativa, proiettata non solo al suo interno, ma anche all’esterno, facendo rete con tutti mezzi possibili.
Patrick Chazottes e Sophie Curtil del Centre Pompidou hanno presentato un progetto, realizzato in collaborazione con l’artista Paul Cox, che si avvale proprio del web come prolungamento dell’esperienza che bambini e famiglie possono svolgere nella Galerie des enfants del Pompidou. Si tratta di un percorso sui temi del viaggio e della cartografia; grandi e piccini sono coinvolti in laboratori di costruzione di città immaginarie, laddove modelli di edifici, ponti, strade sono utilizzati come un alfabeto di forme con cui realizzare assemblaggi inattesi. A lato, il Servizio Educativo ha integrato nel percorso ludico-didattico un libro realizzato dallo stesso Cox, che gioca con i temi dell’inatteso e dello spiazzamento, una performance in cui l’artista interagisce con il pubblico, ed un blog su internet che offre ulteriori opportunità di interattività e dialogo con l’artista.
La scuola dei Musei. Esempi e progetti di casi educativi emblematici nei Musei europei: tavola rotonda all’interno di del Docet, Fiera di Bologna, lunedì 27 marzo 2006
Internet è anche il medium del progetto didattico della Tate Modern presentato da Sylvia Lahav: l’Unilever International Schools Art Project. Tramite i siti web del Museo e di Unilever è stato diffuso nelle scuole di 147 Paesi dei 5 continenti un project pack, concepito come stimolo per discussioni ed attività didattiche, adattabile alle esigenze degli insegnanti. Il pack presenta coppie di opere di artisti moderni e contemporanei accostate per assonanze tematiche, mentre sono massime la dissonanze quanto a provenienza culturale degli artisti, etnia, tecnica utilizzata, un esempio, Picasso affiancato a Chris Ophili. Le classi sono poi invitate a realizzare elaborati in risposta agli stimoli ricevuti; un feedback che sempre tramite web viene raccolto dall’Education Department della Tate.
Anna Pironti, per Castello di Rivoli, ha presentato invece Intorno al Tappeto Volante, percorso progettato e condotto attraverso una rete di relazioni, laddove il Museo d’Arte Contemporanea va incontro al territorio ed alle esigenze che esso esprime. Esattamente dieci anni fa, nel 1996, un gruppo di insegnanti della Scuola Materna “Bay” di Torino, situata in un quartiere difficile, San Salvario, chiese l’intervento del Dipartimento Educazione: si cercavano nuove modalità per favorire il dialogo fra bambini italiani e stranieri per mezzo di un percorso formativo e creativo. Da quella prima collaborazione fra scuola e Museo è nato un progetto che attualmente coinvolge tutti gli istituti del quartiere: in 10 anni giovani e adulti hanno trovato nell’arte contemporanea un terreno privilegiato di dialogo attraverso laboratori, visite al Castello di Rivoli, feste di quartiere, happening artistici.

L’intervento di Cristina Francucci della GAM Bologna ha riportato infine il discorso dall’esterno all’interno del museo, presentando il suggestivo percorso didattico correlato alla mostra In silenzio ad alta voce di Claudio Parmiggiani del 2003. Concetto guida della metodologia adottata è quello di esperienza estetica. Per entrare in relazione con l’opera si compie un’esperienza all’insegna della sensorialità e delle emozioni: è quanto i bambini hanno sperimentato attraverso le visite animate condotte come dei rituali e vissuto con continuo stupore dagli allievi.
La condivisione di metodi e pratiche durante la tavola rotonda ha fornito alla platea numerosi stimoli interessanti, oltre alla certezza che le proposte educative e la ricerca promossa dai musei “nostrani”, pur sempre riconoscendo la matrice pedagogica francese alla base, non hanno nulla da invidiare ai colleghi stranieri, relativamente a metodologia ed innovazione estetico-didattica. Ma la nostra panoramica sulle metodologia didattiche oltre confine non finisce, qui. A presto per ulteriori intrusioni nei Dipartimenti didattici di Musei nonsoloeuropei

link correlati
www.paulcox.centrepompidou.fr
www.unilever.co.uk

brunella manzardo


La scuola dei Musei. Esempi e progetti di casi educativi emblematici nei Musei europei: tavola rotonda all’interno di del Docet, Fiera di Bologna, lunedì 27 marzo2006. Sito web www.docet.bolognafiere.it; tutti i link dei Dipartimenti educativi citati sono nella sezione Musei del portale del progetto europeo www.didart.net  

[exibart]

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