10 maggio 2006

decibel_festival Fabbrica Europa 2006

 
La Stazione Leopolda di Firenze si trasforma in laboratorio delle idee. Nei diciassette giorni del festival Fabbrica Europa, giunto alla sua XIII edizione e organizzato dalla Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee...

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Il tema di quest’anno, Laboratorio del possibile, è ispirato alla figura e all’opera di Galileo, esempio di un sapere umanistico e al contempo scientifico, filosofo della natura intesa come orizzonte di significato in cui inscrivere l’uomo, la sua riflessione, ma anche il dio e il fare primordiale, la struttura entro la quale sola ogni riflessione può darsi.
Grande attenzione è perciò dedicata in queste giornate al workshop come momento creativo e, viceversa, alla performance come condivisione delle procedure creative tra pubblico e artista. Nell’edizione 2006, dal 5 al 21 maggio, Fabbrica Europa attraversa nel suo vasto programma interdisciplinare innovazione e nuove tecnologie, percorsi sensoriali e intellettuali esplorati in incontri e seminari da performer, video maker, musicisti, danzatori, new media artist, provenienti da oltre quindici paesi europei.
Il programma musica comprende importanti concerti, come quello presentato dall’Ensemble di Musica Araba dell’Opera del Cairo, in cui la voce della cantante egiziana Oum Kalsoum, vero mito del canto contemporaneo nonché riferimento identitario laico per eccellenza di generazioni di arabi in tutto il mondo, ha il compito di inaugurare il festival. Segnaliamo anche la performance del poeta-musicista afroamericano Sadiq Bey, che per l’occasione si unisce al Dinamitri Jazz Folklore con testi inediti dedicati alla tragedia di New Orleans e all’identità filosofica afroamericana. O il gruppo di ricerca del Centro Tempo Reale, che il 16 maggio presenta Laborintus II, di Luciano Berio, con Edoardo Sanguineti alla recitazione e il Tempo Reale Ensemble. Sempre a cura del Centro Tempo Reale è il workshop Geografia Sonora dedicato all’esplorazione, analisi e riprogettazione del paesaggio sonoro di luoghi della città e del territorio fiorentino.
Fabbrica Europa 2006, x-coast
Interessante, sempre all’interno del programma musicale, è Open sources/Mixed-Media Live, un contenitore di sette serate sulla cultura audiovisiva digitale a cura di Andrea Mi (per la parte live) e Tommaso Arosio (per i workshop) in cui, dal 5 al 17 maggio si alternano in modo discontinuo una serie di spettacoli e di incontri incentrati sulla tecnica live del mixing-media, in cui il suono e l’immagine non solo si incontrano ma perdono o scambiano la loro funzione assoluta.
Ad aprire la rassegna è il gruppo di designer e vj Pixelorchestra, che incontra la crew romana X Coast, dedita a sonorità al confine tra jazz e hip hop. La sera del 6 maggio si esibisce il collettivo brasiliano Bijari vjs collective, costituito da architetti designer e urbanisti che dal 1996 si muovono tra creatività e bisness pubblicitario, soluzioni interattive e produzioni video; mentre il 10 è di scena il progetto Ope’n’Roll Band, curato da Marco Parente e Giovanni Antignano in collaborazione con Michele Faggi per Open-cast e orientato alla creazione di un database estemporaneo dove ognuno di noi potrà non solo trovare campioni e loop audio, filmati, video frammenti, istantanee e grafiche, ma anche verosimilmente contribuire all’allargamento del progetto inviando i propri lavori a base di open-source audiovisivo.
Il collettivo romano FlxER, sviluppatore dell’omonimo software, che è innegabilmente alla base di uno stile e un’estetica del fare vjing, incontra venerdì 12 maggio Burn Station, una stazione mobile messa a punto da Platoniq e Rama che consente la condivisione di file musicali, dotati di libera licenza, mediante postazioni in luoghi predisposti.
Oum Kalsoum
Sabato 13 maggio è la volta di Symbiosis Orchestra, ensamble mixmediale concepito per il PEAM 2005 in cui strumenti acustici ed elettronici, proiezioni video e rifrazioni luminose interagiscono in maniera simbiotica sul filo costante dell’improvvisazione; la formazione sul palco comprende il compositore e musicista inglese Scanner, il videomaker Claudio Sinatti e i musicisti Iris Garrelfs (voce, elettronica), Diego Conti (violino), Geoff Warren (flauto, sax), Andrea Gabriele (elettronica), Stefano Tedesco (vibrafono, percussioni), Marco Messina (elettronica) e Roberto Di Egidio (tromba). A seguire il live N.est+Danylo, un dj-set minimale sulle proiezioni video a tematica urbana prodotte per il progetto N.EST.
Il 17 maggio, ultimo giorno della rassegna Open Sources, si incontrano i pisani Worst Company, formazione di turntablist e la giovanissima vj Blanche alla consolle video.
Il festival chiude la notte del 20 maggio con il progetto Extrafesta, realizzato con le comunità degli immigrati in Toscana, con la partecipazione editoriale di Controradio e la diretta radiofonica, che darà vita a una notte intera di musiche con le comunità immigrate. Sempre nel quadro di Extrafesta, e di un week-end dedicato al trentennale dell’emittente radiofonica Controradio, le bande albanesi, italiane, macedoni e africane della “Notte bianca” di Fabbrica Europa aprono la marcia per la pace che in tutte le principali città del mondo si svolge il 21 maggio sotto il marchio Walk the World.

*Per il programma completo del festival si consiglia di visitare il sito ufficiale fabbricaeuropa.com

link correlati
centrotemporeale.it>sito del Centro Tempo Reale
pixelorchestra.net>sito di Pixelorchestra
flxer.net>sito di FlxER
platoniq.net/burnstation>sito di Burn Station
pirandelo.org/symbiosis>sito di Symbiosis Orchestra
scannerdot.com>sito di Scanner
claudiosinatti.com>sito di Claudio Sinatti
irisgarrelfs.com>sito di Iris Garrelfs
sito di Marco Messina</a
geoffwarren.com>sito di Geoff Warren
diegoconti.net>sito di Diego Conti
xoomer.virgilio.it/steted>sito di Stefano Tedesco
pirandelo.org>sito di Andrea Gabriele
napoliest.it>sito di N.EST
controradio.it>sito di Controradio

alessandro massobrio

[exibart]

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