11 maggio 2006

fino al 31.V.2006 Face Addict – Il film/La mostra Reggio Emilia, Cinema Rosebud

 
L’esigenza di fare i conti con un passato glorioso, senza trascurarne gli aspetti tragici. Edo Bertoglio ci accompagna in un viaggio intenso, fatto di rimpianti e nostalgia per un periodo artistico indimenticabile...

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Dopo Downtown 81, film girato nel 1981 ma uscito solamente nel 1999, Edo Bertoglio continua a riflettere sull’esperienza artistica della Downtown Scene newyorkese di cui è stato protagonista dalla fine degli anni ‘70 fino alla metà degli anni ‘80. Attraverso i suoi ricordi personali, le fotografie, le musiche e le parole dei sopravvissuti, il fotografo ci conduce tra le mille luci di New York, dove presero vita i sogni di una comunità artistica che ha segnato un’epoca. Erano anni di grandi sperimentazioni, anni durante i quali emersero nomi come Jean Michel Basquiat (protagonista del primo lungometraggio di Bertoglio), Keith Haring, Debbie Harry e John Lurie. La volontà di fare arte attraverso la creazione di nuovi linguaggi spinse questi artisti a percorrere strade differenti; non solo pittura ma anche musica, fotografia, moda e cinema. Sperimentazione totale che non mancò di utEdo Bertoglio, Basquiat, 1988 ilizzare la droga e il sesso come strumenti per stimolare la creatività. La droga diventò, nelle parole sofferte del regista, la vera protagonista dell’ascesa e della caduta di un movimento che seppe interpretare le speranze e le illusioni di una società che stava cambiando velocemente. Questa grande new wave artistica bruciò velocemente, non prima, però, di averci consegnato un patrimonio prezioso. Poi l’avvento dell’Aids spense piano piano quella carica creativa lasciandosi dietro le macerie di un decennio vissuto al massimo, decennio che Bertoglio vuole superare per poter iniziare un nuovo percorso personale e artistico. I suoi “sopravvissuti” ci aiutano a capire le motivazioni che li spinsero ad intraprendere quel viaggio splendido ma doloroso; personaggi come Debbie Harry, cantante dei Blondie e attrice, Glenn O’Brien, poeta e scrittore, John Lurie membro della band dei Lounge Lizards e pittore, ma soprattutto Walter Steding, ex assistente di Andy Warhol, pittore e musicista del panorama underground newyorkese.
La mostra che accompagna la pellicola nel suo tour in giro per l’Italia propone una serie di fotografie di Bertoglio che mostrano alcuni dei volti della Downtown scene come i bellissimi scatti a Basquiat o i dipinti di John Lurie, attore feticcio di Jim Jarmusch, prodotto di un artista poliedrico capace di interpretare in chiave pop tematiche universali come la malattia, il sesso e la morte. Quelle di Lurie sono piccole opere fragili, gonfie di tragica ironia.
John Lurie, God watched Betsy
Di forte impatto sono anche le opere di Walter Steding: i suoi volti rosso sangue ci parlano di dolore, di incubi e ossessioni ma anche di desiderio di riscatto. La sua è una pittura lontana dal compromesso, commovente, violenta ma finalmente piena di vitalità.

nicola bassano
mostra visitata il 5 maggio 2006


Face Addict – Il film/La mostra – Dal 3 maggio al 31 maggio 2006
Cinema comunale Rosebud, via Medaglie d’oro della Resistenza, 6
42100, Reggio Emilia – T. +39 0522 555113
sandra.campanini@municipio.re.it
www.municipio.re.it/rosebud


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