15 maggio 2006

fino al 20.V.2006 Franco Dellerba Bari, Galleria Marilena Bonomo

 
Decorativismo organicistico e curiose presenze animalesche. Un’arte coloratissima che si fa chimera, per un’aggiornata metafisica 3D. Animanili che diventano teorie di colori...

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Franco Dellerba (Rutigliano, 1949) persevera nell’offrire una visione ludica dell’arte, tra allusioni o citazioni, specie ai simboli del patrimonio della cultura popolare, nella scultura come nella pittura, entrambe dal codice figurativo o astratto.
Reduce da una fortunata personale in Argentina –Il desiderio dei colori, al Centro Cultural Borges a Buenos Aires- anche negli spazi della Galleria Bonomo esibisce l’abilità nel manipolare materiali differenti come la creta, i legni nelle diverse essenze e il ferro, ravvivati da acrilici, oli e smalti. Nella galleria barese dialogano tra loro tre installazioni -assemblaggi di opere più o meno recenti-, tre microstorie che sanno di libertà e fantasia e introducono il visitatore nella trasposizione tridimensionale e concreta di un immaginario metafisico.
Il celeberrimo e accattivante Pinguino in analisi disteso su un lettino, più che un essere antropomorfo, è un originale e poetico oggetto d’arredo senza tempo, come la scrivania che gli fa da contraltare. Intanto, poco più in là, lo Scimpanzè in gabbia vive la sua cattività in un allegro ambiente postmoderno, incarnando una curiosità naif per nulla addomesticata. Le cellule chimere riproducono, ingigantiti, anomali vetrini scientifici ricomposti in un arazzo parietale dal colore loquace, racchiuso anche nei già noti Sampietrini -tasselli in ceramica e smalti vetrosi, piccoli cubi di 12 cm per lato- ispirati all’antica pavimentazione romana.
Potremmo definirlo un cantastorie del colore, Dellerba: con le teorie di animali “realizzati a memoria” aveva, nel 2004, animato un variopinto zoo, dove il soggetto veniva fagocitato dalle variazioni cromatiche. Non più animali ma “colori che camminano l’uno dietro l’altro…”. Colori che –per il critico Giorgio Guglielmino- nelle opere su carta “non sono pigmenti puri, non hanno nulla dell’astrazione concettuale ma hanno vita propria come idoli di una religione animista. Hanno odori forti, sanno di sudore, di caldo, di salsedine”.
Franco Dellerba, Pinguino in analisi, installazione, dimensioni variabili
Un esasperato cromatismo che a Bari ritorna nelle gigantografie di uccelli, trattate con pastelli cretosi: tema che si riallaccia alle Migrazioni fine anni ‘90, composizioni ispirate a viaggi immaginari verso l’Africa, giocate su un sinuoso cloisonnisme dalle tonalità calde.
Specie dove il linguaggio è aniconico e bidimensionale, Dellerba esalta toni, lucentezza, profondità, dinamismo, suscitando una vera e propria empatia con l’opera: il suo colore diviene materia attraente da gustare; staccandosi dal contingente soddisfa l’indomita“voglia di volare” -scrive Achille Bonito Oliva, nel saggio sull’artista pugliese- all’inseguimento di un’arte che si fa chimera.

giusy caroppo
mostra visitata il 13 maggio 2006


Franco Dellerba. Opere recenti.
Bari, Galleria Marilena Bonomo
Dal 27/ 4/2006 al 20/maggio/ 2006
Galleria Bonomo – Associazione Culturale
Via Nicolò dell’Arca, 19 – 70122 – Bari
Tel 080 5210145 – Fax 0805217508
galleria.bonomo@tin.itwww.fairguide.com/bonomo


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