20 giugno 2006

A Milano comincia l’era Sgarbi. C’è anche il critico nella nuova giunta di Letizia Moratti

 

di

Vittorio Sgarbi
Alla fine l’ha spuntata. Vittorio Sgarbi è il nuovo assessore alla cultura del Comune di Milano, in base all’organico della giunta – 16 assessori – presentato dal nuovo sindaco Letizia Moratti. Come anticipato da Exibart, sull’assessorato alla Cultura si era innescato un gioco delle parti, con voci che parlavano di una riconferma di Stefano Zecchi e di un’eventuale nomina a superconsulente per le mostre per Sgarbi. Il quale vantava un “credito” politico nei confronti dell’ex ministro dell’istruzione, avendo rinunciato a presentare una propria candidatura che avrenne sottratto voti alla Moratti. Ora pare che questo credito sia giunto all’incasso, e Milano si trova con un assessore di grande “peso” culturale e comunicativo, che certo non condurrà il suo mandato nell’ombra. Restiamo in attesa che siano rese note nello specifico le deleghe, ed anche del programma del neoassessore; certo non può non saltare all’occhio la presenza – nella persona di Maurizio Cadeo – di un nuovo assessore all’arredo urbano, competenze che in precedenza erano appannaggio del vicesindaco – confermato – Riccardo de Corato. C’è da pensare che questa scelta celi una precauzione rispetto all’iperinterventismo del vulcanico Sgarbi, che di certo non risparmierebbe – come si è visto anche in certe prese di posizioni di questi giorni – neanche pensiline, panchine, lampioni…

[exibart]

17 Commenti

  1. Seppure io abbia un pensiero più di destra che di sinistra… devo ammettere che sono schifato…
    Ma come si fa a mettere Sgarbi???
    Bisogna essere ciechi!!
    E la Moratti come sindaco?? Dopo aver fatto abbassare il livello di istruzione vuole anche disintegrare quel poco di cultura che Milano (vecchia città decrepita)era riuscita a salvaguardare??
    Al peggio non c’è mai limite… a Milano!!!
    Ma dateci Veltroni!!!

  2. L’azione di Carubba era stata , senz’altro , qualitativamente migliore e politicamente anche più spontanea di quella espressa da Zecchi .- Ci attendiamo tutti uno Sgarbi all’altezza del compito professionale ed anche istituzionale , con pirotecnia contenuta e non polemica .-

  3. certo che Politi esiste ancora!!! E’ una delle poche persone che ha costruito qualcosa nell’arte contemporanea!!!
    Adesso Sgarbi appoggerà solo noiosissime mostre nostalgiche di pittori morti e mostre di Alessandro Riva con la sua Italian Factory… che pena!!!!
    Siete pronti a beccarvi i Siciliano, le pitturacce di Durini, lo shake di Velasco (un po’ di Lopez, un po’ di Barcelò, un po’ di madonnaro tutto assieme)in tutte le salse????
    … sempre più triste!!

  4. Sgarbi riesce a farci conoscere le idee espresse da persone più colte ed intelligenti di lui: basta pagarlo bene! E’ la prostituta della sottocultura italiana.

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