08 settembre 2006

Roma, esterno notte

 
Torna la notte insonne della capitale. Alla sua quarta edizione, la nottata più lunga e movimentata dell’anno è ormai un appuntamento irrinunciabile. Mentre si aprono musei, gallerie, palazzi e negozi, e mentre la città si riempie di concerti, proiezioni e spettacoli, un gigante di ferro sta a guardare. Messo in ghingheri per l’occasione. È il Gazometro, vero e proprio monumento dell’era industriale. Super-illuminato...

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Forse non tutti lo sanno. La grande gabbia d’acciaio alta quasi 100 metri del Gazometro, in disuso dagli anni Ottanta, altro non è che il telaio di un serbatoio la cui struttura variava per la quantità di gas contenuto. Una specie di grande pallone che si gonfiava e sgonfiava in misura variabile. Per i nati negli ultimi trent’anni è lo sfondo di un film di Verdone, il simbolo di un quartiere romano riscoperto e frequentato, un ingrediente di gusto Ozpetek.
E ora che il prezzo del m romano si gonfia più del m di gas, sul Gazometro si illuminano i riflettori. Anzi, il monumento d’acciaio per antonomasia si accende da sé. Rivestito da oltre 10 km di fibra luminosa con più di 1 milione di lampadine LED, il Luxometro (così è stato chiamato dall’artista Angelo Bonello) diventerà l’emblema dell’archeologia industriale, nonché la mascotte di questa edizione della Notte Bianca romana. Oltre a fare da sfondo allo spettacolo di acrobazie e coreografie Vision della compagnia Kitonb di cui lo stesso Bonello è regista.
Divisa in 7 grandi settori a seconda del quartiere e in 5 percorsi suddivisi per argomento (Meraviglia, Poesia, Mistero, Festa e Gioco) la lunga notte quest’anno si arricchisce di eventi in più previsti per la serata dell’8 settembre: Aspettando la Notte Bianca, una sorta di vigilia. Come sempre molti i musei, i monumenti, i palazzi sia pubblici che privati che saranno aperti, così come le gallerie d’arte. A partire dalla mostra al Vittoriano dedicata ad Hugo Pratt, l’apertura di Palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura, la collettiva con Damien Hirst, David Salle e Jenny Saville al Museo Bilotti, il celebre gruppo scultoreo dei Cavalli Alati di Tarquinia al Museo di Villa Giulia e molti altri.

Villa Medici invece ospiterà l’installazione luminosa di Jean-Baptiste Ganne Che fare?. Da una finestra di una camera dell’Accademia di Francia una lampadina rossa si accenderà seguendo i ritmi dell’alfabeto morse leggendo il testo che Lenin scrisse nel 1902, per rispondere alla propria interrogazione.
Ancora, nella Galleria Alberto Sordi, tre vetrine-schermo saranno la trappola di figure in fuga e in scontro tra loro videoproiettate, nell’opera Dove va tutta ‘sta gente? firmata Studio Azzurro.
La Notte dei Sogni è il titolo dello spettacolo con proiezioni di grandi artisti contemporanei (Enzo Cucchi, Alfredo Pirri, Giovanni Albanese, Pablo Echaurren, Paola Gandolfi, Robert Gligorov, Matteo Basilè, Giacomo Costa, Aldo Runfola, Ofri Cnaani a cura di Gianluca Marziani) con sede a Palazzo Barberini. Qui verranno letti da personaggi altrettanto noti brani di Italo Calvino, Woody Allen, Omero, Borges, Fellini e Pasolini sotto la musica di Javier Girotto, in una grande suggestione di luci suoni e colori.
Molti gli appuntamenti musicali, come quello con l’Orchestra di Roma e del Lazio all’Eur, e cinematografici, come la proiezione al Cinema Quattro Fontane di una selezione di film dal Festival di Venezia. E poi, naturalmente, libero sfogo allo shopping, con negozi aperti e trasporti pubblici ad 1 euro con cui raggiungere tutti i punti della città.
Non solo grandi eventi però, ma anche piccole preziose occasioni. È il caso di Coloro i quali, mostra che per pochi giorni sarà visitabile alla casa dei teatri a Villa Doria Pamphili dedicata al mondo dei bambini, alle favole e alle loro illustrazioni. Don’t sleep! Live art 2006 al Vicolo del Bollo, presenta video proiezioni, installazioni permanenti e performance. Storie e segreti dell’antica vetreria d’arte Giuliani sotto la guida di un artigiano. A seguire un estratto dello spettacolo teatrale di Gianluca Bottoni tratto dal libro Mandami a dire (Pino Roveredo Premio Campiello 2005).
E se non vi bastasse ci sono sempre le Notti Bianche di Madrid, Bruxelles, Parigi…

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valentina correr

[exibart]

2 Commenti

  1. Mi piacerebbe che l’amministrazione non smantellasse l’illuminazione del gasometro. Potrebbe essere un’attrattiva turistica in più per Roma.

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