15 settembre 2006

resoconto Fruz. Una nuova generazione di artisti in regione Monfalcone (go), Sala Antiche Mura

 
Sei artisti. Una stanza per una sera ciascuno, con le chiavi per chiudere la sala. Così la giovane arte si mette in gioco. E in mostra. Succede a Monfalcone...

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Fruz nel vernacolo di questi luoghi significa ragazzi. Sono loro i protagonisti di questa mostra inedita fuori dalla sede istituzionale della galleria (in una sala affidata generalmente alle glorie locali), con l’idea -non banale- che è anche l’artista possa diventare site specific. Sono ragazzi nati tra il ’75 e il 1980, che hanno già tutti alle spalle numerose collettive, un paio di personali e anche premi prestigiosi. Peccato invece che, considerato il periodo estivo, una settimana sia poca per dare loro l’auspicabile visibilità.
Il più giovane è Stefano Paron (Udine, 1980), che nella stampa digitale Somewhere in the space, this may all be happening right now! dispone numerosi cubi colorati in assonometria isometrica, creando una visione che ordina cartesianamente lo spazio. Ma nel contempo confonde e inganna l’occhio, poiché nello sviluppo sulla superficie bidimensionale ogni cubo diventa un esagono e si confonde con i solidi vicini.
La (con)fusione di bi/tri-dimensionalità è alla base anche al lavoro di Dario Moroldo (Roma, 1977) che realizza à la LeWitt la pittura Drawing for amateurs Painting in una porzione di muro tra due colonne. L’opera, il cui titolo può essere letto anche in senso ironico nei confronti dei pittori che quelle pareti di solito occupano, è centrata sulla frizione tra il solido disegnato a matita che rappresenta un oggetto tridimensionale e alcuni inserti colorati che negano apertamente la possibilità di andare oltre il piano della parete.
Lorenzo Commisso (Pordenone, 1978) realizza la scultura irriverente e furbacchiona Senza titolo, un libro scritto a caratteri bianchi (che finisce inevitabilmente nella citazione tra minimalismo e arte concettuale) collocato a fianco ad un dizionario aperto alla voce dizionario, quasi una parodia delle Investigations di Kosuth. Federico Maddalozzo (S.Vito al Tagliamento, 1978) con Maybe #02 riflette invece sulla poetica dei colori, proponendo una distaccata e razionale disanima della luce che muta e cambia l’apparenza del colore nella nostra percezione retinica stimolando “infinite riflessioni e infiniti codici dello stesso oggetto”.
Stefano Paron, Somewhere in the space, this may all be happening right now!, 2006, stampa digitale
Sono molte ma non infinite le chiassose cicale nella sezione verticale di un campo di grano che friniscono nella sala per merito di Nicola Toffolini (Udine, 1975. Fresco vincitore del concorso Pagine Bianche d’Autore per quest’anno). Una sezione di terreno con il grano è infatti messa in vitro, mentre delle cellule fotovoltaiche raccolgono dall’ambiente la luce necessaria perché un apparato elettronico produca il classico gre gre estivo dell’insetto. Anche Michele Bazzana (S. Vito al Tagliamento, 1978) realizza un’opera che si sente. Un bruco di plastica, un giocattolo rotto raccolto casualmente proprio a Monfalcone, si agita appoggiato alla parete, scosso da un aggeggio che, collegato ad un temporizzatore, di tanto in tanto vibra. E viene perfino voglia di toccare.

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mostra visitata il 29 luglio 2006


Fruz. Una nuova generazione di artisti in regione
a cura di Andrea Bruciati
dal 29 luglio al 3 agosto
(opere di Michele Bazzana, Lorenzo Commisso, Federico Maddalozzo, Dario Moroldo, Stefano Paron, Nicola Toffolini)
Monfalcone (Go), Sala Antiche Mura, via Fratelli Rosselli
per informazioni tel. 0481 494369, fax 0481 494352
galleria@comune.monfalcone.go.it
www.comune.monfalcone.go.it/galleria


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