18 settembre 2006

fino al 8.X.2006 Quotidiana 06 Padova, Museo Civico al Santo

 
Dodicesima edizione per la rassegna dedicata all’arte emergente. Tra citazioni cinematografiche, esserini inventati e giochi da Luna Park. Come quello che vuole farci prendere a martellate il testone di Cattelan...

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Padova ospita la dodicesima edizione di Quotidiana, rassegna nazionale di arti visive e occasione di promozione per i giovani iscritti al GAI (Circuito Giovani Artisti Italiani). La mostra, curata da Guido Bartorelli e Stefania Schiavon, presenta i lavori di 21 artisti provenienti da 11 città italiane, selezionati tra circa 300 candidati.
In mostra si alternano pittura, scultura, installazione, video e fotografia, e non mancano le proposte interessanti. A cominciare dalle scarpe-spettatori di Enrico Gaido e Alessandra Lappano (Torino), che attendono ordinate all’ingresso di un luogo pubblico, assistono ad un evento, scattano foto e applaudono. Riflessioni sul mondo e sui luoghi comuni sono invece i temi affrontati nel monologo della macchina da scrivere parlante nel video di Gabriele Rigamonti (Zingonia 1976; vive a Parigi).
Allucinanti figure surreali popolano l’ipermondo freak di Davide Zucco, figure metaforiche e multiformi attraverso le quali l’autore scongiura paure e inquietudini. I dipinti di Rivkah Hetherington (Londra 1977; vive a Bologna) sono invece fotogrammi cinematografici fissati sulla tela e resi così durevoli nel tempo. Il mito di Icaro viene rivisitato nel lavoro di Michele Putortì (Parma 1978) che racconta di un uccellino di neve con le ali d’oro che, in cerca del caldo, si scioglie poco a poco vicino al fornello di una cucina.
Esilarante il “gioco da galleria” di Gianfranco Pulitano (Messina 1978; vive a Villafranca Tirrena) Acchiappa Cattelan, che invita gli spettatori a prendere a martellate, come nei classici giochi da luna park, il testone del Maurizio nazionale: “Prendi il martello e preparati a colpire… quante volte pensi di poter acchiappare l’artista più odiato e più amato… acchiappa Cattelan sarà un divertimento per tutti i visitatori”.
Gianfranco Pulitano, Acchiappa Cattelan
Il bianco della carta si anima grazie all’inchiostro nero; dal loro incontro nascono i piccoli esseri di Silke De Vivo (Merano 1977; vive a Bologna) che, affollati in complicate concatenazioni, si trasformano in sculture di carta. Farfalline, testine con tanti capelli e simpatici insetti popolano le pareti in una rievocazione dell’immaginario infantile. Alla rieducazione dell’osservatore -che non può limitarsi a vedere– mirano i piccoli “giocattoli per adulti” di Licia Brunelli, (Bologna 1977), oggetti attraverso i quali l’artista rappresenta ciò che di paradossale, ridicolo e contraddittorio c’è nel nostro vivere quotidiano. Ne scaturiscono mini-sculture in terracotta come l’omopelo, l’omoorsetto e l’omopesce.
L’interpretazione dell’uomo contemporaneo nella sua individualità, con un occhio ai temi della privacy e del vouyeurismo, è il fulcro della ricerca di Francesco Scarfone (Messina 1976; vive a Treviso) che mette in mostra nomi cognomi e indirizzi di perfetti sconosciuti. Il contrasto tra vero e falso anima l’opera The elefant man di Kensuke Koike (Giappone, 1980; vive a Mestre), che riprendendo una scena del celebre film di David Lynch, immerge lo spettatore in una situazione paradossale di profondo contrasto tra la scena drammatica del film e le risate che le fanno da sfondo.
L
Sono molti i talenti presenti in questa rassegna che premia i giovani artisti e la loro creatività, lasciando in chi, nel potere (pro)positivo dell’arte ancora ci crede, una sensazione di speranza.

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mostra visitata il 15 settembre 2006


Quotidiana06
Museo Civico al Santo, Piazza del Santo – 35123 Padova
Orari 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 chiuso tutti i lunedì
ingresso gratuito – A cura di Guido Bartorelli e Stefania Schiavon
Per informazioni: Progetto Giovani, vicolo ponte molino 7,
tel. 049 8757893, fax 049 8753259,
pg.creativita@comune.padova.it
www.padovanet.it/progettogiovani/gai


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2 Commenti

  1. Quotidiana ’06 mi è piaciuta molto: gli artisti, tutti ragazzi più o meno della mia età, esibiscono le loro sensazioni, ricordi, suggestioni e riflessioni in modo molto concreto.

    Sarà che son solidale con la giovane arte ma il lavoro della Schiavon e di Bartorelli mi è piaciuto, un impegno concreto per far qualcosa nel campo contemporaneo.

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