17 dicembre 2007

FIRENZE CONTEMPORANEA?

 
A fine novembre ha inaugurato la mostra Sistemi emotivi al CCCS, acronimo che sta per Centro di Cultura Contemporanea Strozzina. Perché sotto Palazzo Strozzi, letteralmente sotto, pulsa un cuore contemporaneo. Ne abbiamo parlato con la co-curatrice della mostra, nonché direttrice del progetto, Franziska Nori...

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Com’è nata l’idea del CCCS?
Le basi erano già state gettate dalle istituzioni, Provincia di Firenze e Regione Toscana, con un programma che prevedeva la ricerca di spazi concreti per l’arte e la cultura contemporanea a Firenze. Poi, con la nomina di James Bradburne a direttore della Fondazione Strozzi, i tempi si sono velocizzati ed ecco che tutto a preso corpo. L’idea è quella di creare un centro di riferimento per i diversi filoni di arte contemporanea a livello europeo.

Non solo mostre d’arte quindi?
Esatto. Il CCCS sfrutterà gli spazi a sua disposizione per organizzare mostre d’arte, certo, ma anche conferenze, convegni, dibattiti, performance, cicli di letture, video d’arte, documentari. Saranno invitati a partecipare curatori, artisti, scienziati da tutto il mondo, che collaboreranno con eccellenze del mondo artistico locale. Siamo infatti convinti che le realtà locali fiorentine e più ampiamente della regione Toscana, in ambito artistico, non abbiano niente da invidiare alle realtà esistenti a livello internazionale. Quindi cercheremo di far interagire la globalità e la località in questo centro.

Cerchiamo di tenerci stretti i nostri talenti?
Certo, ma soprattutto di confrontarli con quelli internazionali e di esportarli in Europa. La Toscana, a mio parere, come tutta l’Italia del resto, è ricca di prodotti artistici di grandissimo livello che devono essere promossi a livello internazionale.
Katharina Grosse - Untitled - 2005 - acrilico su parete, suolo, terra e tela - cm 670x8000x1000 - courtesy Palais de Tokyo, Paris
È davvero così difficile come si dice, lavorare nel contemporaneo, in una città come Firenze?

Personalmente mi sono trovata molto bene con tutte le persone di Firenze con le quali ho collaborato. Tutti mi hanno sempre parlato di questa città, in relazione al contemporaneo, in maniera tutt’altro che entusiasta, ma non ho riscontrato niente del genere lavorando qui.

Eventi in programma per il 2008?
Da marzo 2008 il CCCS accoglierà la mostra The Emperor’s New Clothes / I Vestiti nuovi dell’Imperatore, in concomitanza all’esposizione che si terrà presso le sale del primo piano di Palazzo Strozzi, Cina: alla Corte degli Imperatori. È un progetto espositivo di tre curatori cinesi, che raccoglierà opere di artisti contemporanei che rispecchiano i meccanismi del sistema espositivo internazionale. Seguirà un progetto che prevede lo studio del rapporto tra arte e denaro. Nel corso del 2008, inoltre, è prevista la prima edizione del premio Emerging Talents / Talenti Emergenti, creato dalla Fondazione Palazzo Strozzi per promuovere attivamente giovani artisti sul territorio nazionale e internazionale.
Maurice Benayoun - Emotional Traffic, e-traffic Mix Map - 2005 - internet, videoproiezione
Soddisfatta del lavoro svolto?

Sì, molto, ma siamo solo all’inizio. Adesso che abbiamo creato il centro dobbiamo dargli vita. E speriamo nella risposta della città.

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a cura di lara bruni


dal 29 novembre 2007 al 3 febbraio 2008
Sistemi Emotivi. Artisti contemporanei tra emozione e ragione
a cura di Franziska Nori e Martin Steinhoff
CCCS – Centro di Cultura Contemporanea Strozzina – Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi, 1 (zona Palazzo Strozzi) – 50123 Firenze
Orario: da martedì a domenica ore 11-20.30
Ingresso: intero € 5; € 10 per CCCS + Mostra Contromoda
Info: tel. +39 0552776461; fax +39 0552646560; info@strozzina.it; www.strozzina.it

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4 Commenti

  1. meglio che nulla, certo. ieri sono stato al Palazzo delle Esposizioni di Roma e ho sprizzato invidia. ma ci basterebbe molto meno, tipo un Papesse di Siena: uno spazio nel centro storico (e non all’uscita Prato est dell’autostrada Firenze Mare) dove il turista venuto in città per vedere il Rinascimento scopra inattese suggestioni contemporanee. ahimè, temo che da questo siamo molto lontani ancora.

  2. Il fatto che la signora lavorando a firenze non abbia avuto grossi problemi a collaborare con personaggi nel territorio purtroppo non significa che firenze non sia una città chiusa e la cui amministrazione è fortemente legata al patrimonio artistico rinascimentale in quanto principale fonte di guadagno.Per questo non sono interessati a rendere Firenze una città competitiva e aperta ai nuovi linguaggi. Non c’è ricerca. Manca un attenzione al contemporaneo.

  3. Pessima mostra, difficile immaginare qualcosa di più inutile e insignificante, al punto da far rimpiangere il Quarter di Risaliti. Il video di Bill Viola, unica opera degna della mostra e’ stato messo in un angusto corridoio di passaggio. All’opening la gente faceva la fila per leggere le didascalie cercando disperatamente di trovarne un senso. L’arte contemporanea a Firenze la fanno solo i pochi galleristi privati. La citta’ e’ in mano a degli amministratori trogloditi privi di senso della cultura e agli spacciatori nord africani. L’Italia è gestita da una classe dirigente gerontogratica senza morale.

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