26 giugno 2008

fino all’11.VII.2008 Carlos Freire Leonforte (en), Villa Gussio

 
La vita è l’arte dell’incontro”. La frase del poeta brasiliano Vinicius de Moraes potrebbe essere il sottotitolo della mostra del connazionale Freire. Per la prima volta in Italia...

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Fortunato Tramuta è il proprietario della nota libreria italiana a Parigi, Tour de Babel. Vivace animatore di dibattiti e conversazioni, per il fotografo brasiliano Carlos Freire (Rio de Janeiro, 1945; vive a Parigi) è stato il mediatore dell’incontro con Vincenzo Consolo. È tra i libri parigini, così, che è nato il progetto di un’opera fotografica dedicata alla Sicilia, a cura dello stesso scrittore siciliano.
Scrittori e fotografia s’incrociano spesso in Sicilia: nel 1950 Elio Vittorini fa un viaggio con Luigi Crocenzi per un’edizione fotografica del suo Conversazioni in Sicilia, esperienza funesta, dato che il fotografo non sarà all’altezza e il libro uscirà nel 1953 con le illustrazioni di Renato Guttuso; nel 1956 René Burri, coinvolto dalla lettura del libro vittoriniano, inizia il suo viaggio in questa terra e anche il suo percorso artistico; nel 1963 un bigliettino di apprezzamento, lasciato da Leonardo Sciascia a una mostra del giovanissimo Ferdinando Scianna porterà i due autori a lavorare proficuamente insieme.
Freire puntualizza che non vuole raccontare l’isola: “Io non posso venire qui e dire: vado a fare un libro sulla Sicilia. Il mio intento è dare una visione poetica di questo paese. Non si può essere razionali, accademici: nel mio libro con Vincenzo Consolo non c’è e non si trova un riassunto della storia siciliana”.
Carlos Freire - Marguerite Yourcenar, Etats-Unis - 1987
In concomitanza con le sue camminate siciliane, ha scelto la Sicilia per mettere in mostra anche le sue fotografie ancora inedite in Italia. Bianco e nero rigoroso, ma non lezioso. Formazione da giornalista, la fotografia è per lui un’estensione naturale della sua ricerca. Vicino alla poetica dell’incontro come occasione d’indagine e conoscenza, si discosta dal reportage classico o di denuncia. La sua fotografia è statica. Quasi esclusivamente ritratti di persone e luoghi: “Penso che il mio progetto, la mia traiettoria è singolare perché ho fatto i conti con le persone che ho conosciuto che non sono celebrità ma gente con talento e valori riconosciuti. Per me la fotografia è la volontà d’incontrare l’altro, di vedere dove vive, il suo paese, la sua cultura”.
Carlos Freire - Martin Étienne nel suo atelier, Paris - 1982
Percorrendo le sue immagini, si trovano i volti della cultura mondiale: da un timido e defilato Samuel Beckett a una solare Marguerite Yourcenar, da un William Burroughs in versione borghese al geniale Roland Barthes, fino al giovane Renzo Piano che posa dietro al suo Centre Pompidou. E poi visi anonimi, che parlano di bellezza e fatica, ma anche ritratti di città: Aleppo, il monte Athos, Alessandria e le recenti foto siciliane.
Ogni scatto di Carlos Freire è un incontro, a cui il pubblico partecipa coinvolto.

salvatore d’agostino
mostra visitata il 13 maggio 2008


dal 12 maggio al 11 luglio 2008
Carlos Freire – Luci del mondo, viaggi e incontri
Villa Gussio
Contrada Rossi, S.S. 121 km. 94,750 – 94013 Leonforte (EN)
Orario: tutti i giorni ore 10-13 e 17-21
Ingresso: intero € 10; libero per i clienti dell’hotel
Info: tel. +39 0935903268; www.villagussio.it

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