15 luglio 2008

La Moratti è morta? Il “killer” è un artista… ai Margini

 

di

61163(1)
Lui è Alessandro Acerra, artista uscito dall’anonimato quando una sua opera, allestita clandestinamente nei corridoi di Artefiera, fu fatta rimuovere, innescando le consuete grida alla censura. Che ovviamente gli donarono immediata notorietà e diffusa presenza sui media. Ora l’oggetto della sua ultima opera – sostenuta dalla “Galleria indipendente Famiglia Margini” di Milano, nell’ambito della mostra collettiva Freiheit – è il sindaco Letizia Moratti, finita irreparabilmente nella lista nera di certi ambienti alternativi meneghini. E finita anche – nell’immaginario dei medesimi ambienti – a gambe all’aria…






Inaugurazione: mercoledì 16 luglio 2008 – ore 21.00
Dal 16 luglio all’11 settembre 2008
Via Sciesa 9 – Milano
Web:
www.famigliamargini.com

[exibart]

15 Commenti

  1. ormai con la scusa della libertà dell’arte il cattivo gusto non ha più limiti… e il teorema per il quale se fai qualcosa di squallido la notorietà arriva prima e con essa i tanto adorati quattrini è ancora una volta confermato in pieno… ciao piccolo emulo cattelaniano!!!

  2. che cattelanata di serie zeta .ma da una citta come milano le emulazioni e ele imitazioni sono una regola!
    fara’ strada!

  3. io dico exibart a dare spazio a ste cose. E’ evidente la voglia di diventare cattelan in modo goffo. Ma exibart è complice.

  4. basta fare una qualsiasi cosa con il nome di un personaggio famoso che tutti corrono allo scandalo…il vero scandalo è questo…
    e pensare che lo scorso mese in Famiglia Margini c’erano i Tibetani Morti…quando si dice dalle stelle…..

  5. Ma dove sta l’Arte? E’ solo presa di posizione ideologica e cattivo gusto, al quale non si dovrebbe dare spazio. Più che un artista ai margini, mi sembra un non-artista da emarginare.

    Laura

  6. Complimenti ad Acerra! Tutti i petrolieri lobbysti immobiliaristi predatori di terre e di esseri umani dovrebbero far quella fine! svegliamoci! Viva l’arte che ci aiuta ad aprire gli occhi! Stefania

  7. Mi meraviglia che una galleria che peraltro non conosco si presti a questi mezzucci per fare della pubblicità di bassalega.
    Non faccio una critica di tipo politico ma penso che i milanesi di buon gusto (sia di destra che di sinistra)non abbiano gradito .
    Forse pensavano di avere fra le mani un nuovo Cattelan………………………

  8. sono un artista che espone a famiglia margini e collabora con famiglia margini, a proposito dei tibetani, con cui ho anche collaborato è ospitato un lama. non vi sembra, per chi ha un cervello ancora sano, che parlare di qualsiasi tema sociale, come quella del tibet e della cina o sulla censura dimostri che non siamo schierato con nerssuno, ma siamo solo artisti autonomi e maturi?
    un abbraccio a tutti e non arrabbiatevi perchè il fegato si marcisce.
    chi scrive a portato un tema della sua opera chiamata Islam e omosessualità chè appunto parla delle impiccagioni dei omosessuali nei paesi islamici. voi che siete bravi a criticare, sapreste fare di meglio?

    Sw Geet Abba

  9. consiglio a voi crociati di investire 5 minuti per approfondire l’arte di Acerra, l’alternativa non può essere che un giudizio stupido e frettoloso.

  10. Peccato che sfugga alla nostra amica, come a molti altri, che pretendono di praticare gli scivolosi sentieri della produzione estetica, quanto l’arte stessa, per essere ritenuta tale, debba necessariamente contenere valenze e plus-valenze antropologiche e sociali. Quindi anche,ovviamente, ideologiche. Strutture e sovrastrutture sulle quali E’ costruita l’intera cultura umana. Da quando,cioè la CULtura era COLtura. Per quale strano e incomprensibile arcano l’arte dovrebbe esulare da tutto ciò? Semplicemente nonsarebbe arte! E di cosa parleremo allora? Non potremmo confrontarci neanche sul canone di bellezza di Policleto ( ideologico anch’esso )
    Sarebbe opportuno, prima di parlare di arte, di cultura o di ideologia, leggere e studiare un pò di più: e questo non guasta mai!
    Complimenti ancora alle molte sensibilità degli artisti ” ai margini” ma ben inseriti
    in una autentica produzione culturale degna del nostro tempo.Cari saluti,
    Stefania Di Lino Kauffman

  11. … il problema qui, a mio dire, è altro.
    E parlo con cognizione di causa dal momento che, mio malgrado, mi sono imbattuto nella sedicente ‘galleria’ che ospita l’opera del Signor Acerra.
    Il punto non sta nel commentare i lavori palesemente ingenui di artisti in erba (e dopo averne identificati alcuni posso anche dire che l’ingenuità non viene tanto dall’età, quanto da mancanze di altro tipo), ma è importante prendere coscienza del fatto che è l’informazione il vero scandalo; e con questo mi accodo al commento di Marta.

    Insomma, pare una beffa mediatica alla ‘Darko Maver’ (48° Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia), ma in questo caso gli artisti sono inconsapevoli, e i giornalisti (‘coupe de theatre’!), sono gli unici fautori dell’inganno.

  12. continua con questa grinta sono sicuro che hai da insegnare a molti…cechi
    la tua non è ARTE è disciplina sei uno giovane stratega del mezzo comunicativo..

    L’arte contemporanea è fondata sulla comunicazione..e sulla mediocrità del denaro.
    ci arriveranno anche gli altri.

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