Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lui è Alessandro Acerra, artista uscito dall’anonimato quando una sua opera, allestita clandestinamente nei corridoi di Artefiera, fu fatta rimuovere, innescando le consuete grida alla censura. Che ovviamente gli donarono immediata notorietà e diffusa presenza sui media. Ora l’oggetto della sua ultima opera – sostenuta dalla “Galleria indipendente Famiglia Margini” di Milano, nell’ambito della mostra collettiva Freiheit – è il sindaco Letizia Moratti, finita irreparabilmente nella lista nera di certi ambienti alternativi meneghini. E finita anche – nell’immaginario dei medesimi ambienti – a gambe all’aria…
Inaugurazione: mercoledì 16 luglio 2008 – ore 21.00
Dal 16 luglio all’11 settembre 2008
Via Sciesa 9 – Milano
Web: www.famigliamargini.com
[exibart]
Dal 16 luglio all’11 settembre 2008
Via Sciesa 9 – Milano
Web: www.famigliamargini.com
[exibart]
ormai con la scusa della libertà dell’arte il cattivo gusto non ha più limiti… e il teorema per il quale se fai qualcosa di squallido la notorietà arriva prima e con essa i tanto adorati quattrini è ancora una volta confermato in pieno… ciao piccolo emulo cattelaniano!!!
che cattelanata di serie zeta .ma da una citta come milano le emulazioni e ele imitazioni sono una regola!
fara’ strada!
io dico exibart a dare spazio a ste cose. E’ evidente la voglia di diventare cattelan in modo goffo. Ma exibart è complice.
…Però la Moratti se lo merita!!!
Ha!!
mo si !come si dice da noi: quand ce vo ce vo.!
basta fare una qualsiasi cosa con il nome di un personaggio famoso che tutti corrono allo scandalo…il vero scandalo è questo…
e pensare che lo scorso mese in Famiglia Margini c’erano i Tibetani Morti…quando si dice dalle stelle…..
Ma dove sta l’Arte? E’ solo presa di posizione ideologica e cattivo gusto, al quale non si dovrebbe dare spazio. Più che un artista ai margini, mi sembra un non-artista da emarginare.
Laura
Complimenti ad Acerra! Tutti i petrolieri lobbysti immobiliaristi predatori di terre e di esseri umani dovrebbero far quella fine! svegliamoci! Viva l’arte che ci aiuta ad aprire gli occhi! Stefania
beh, se serve un’opera insignificante come quella dell'”emulo” a farci aprire gli occhi…
meglio chiuderli
Mi meraviglia che una galleria che peraltro non conosco si presti a questi mezzucci per fare della pubblicità di bassalega.
Non faccio una critica di tipo politico ma penso che i milanesi di buon gusto (sia di destra che di sinistra)non abbiano gradito .
Forse pensavano di avere fra le mani un nuovo Cattelan………………………
sono un artista che espone a famiglia margini e collabora con famiglia margini, a proposito dei tibetani, con cui ho anche collaborato è ospitato un lama. non vi sembra, per chi ha un cervello ancora sano, che parlare di qualsiasi tema sociale, come quella del tibet e della cina o sulla censura dimostri che non siamo schierato con nerssuno, ma siamo solo artisti autonomi e maturi?
un abbraccio a tutti e non arrabbiatevi perchè il fegato si marcisce.
chi scrive a portato un tema della sua opera chiamata Islam e omosessualità chè appunto parla delle impiccagioni dei omosessuali nei paesi islamici. voi che siete bravi a criticare, sapreste fare di meglio?
Sw Geet Abba
consiglio a voi crociati di investire 5 minuti per approfondire l’arte di Acerra, l’alternativa non può essere che un giudizio stupido e frettoloso.
Peccato che sfugga alla nostra amica, come a molti altri, che pretendono di praticare gli scivolosi sentieri della produzione estetica, quanto l’arte stessa, per essere ritenuta tale, debba necessariamente contenere valenze e plus-valenze antropologiche e sociali. Quindi anche,ovviamente, ideologiche. Strutture e sovrastrutture sulle quali E’ costruita l’intera cultura umana. Da quando,cioè la CULtura era COLtura. Per quale strano e incomprensibile arcano l’arte dovrebbe esulare da tutto ciò? Semplicemente nonsarebbe arte! E di cosa parleremo allora? Non potremmo confrontarci neanche sul canone di bellezza di Policleto ( ideologico anch’esso )
Sarebbe opportuno, prima di parlare di arte, di cultura o di ideologia, leggere e studiare un pò di più: e questo non guasta mai!
Complimenti ancora alle molte sensibilità degli artisti ” ai margini” ma ben inseriti
in una autentica produzione culturale degna del nostro tempo.Cari saluti,
Stefania Di Lino Kauffman
… il problema qui, a mio dire, è altro.
E parlo con cognizione di causa dal momento che, mio malgrado, mi sono imbattuto nella sedicente ‘galleria’ che ospita l’opera del Signor Acerra.
Il punto non sta nel commentare i lavori palesemente ingenui di artisti in erba (e dopo averne identificati alcuni posso anche dire che l’ingenuità non viene tanto dall’età, quanto da mancanze di altro tipo), ma è importante prendere coscienza del fatto che è l’informazione il vero scandalo; e con questo mi accodo al commento di Marta.
Insomma, pare una beffa mediatica alla ‘Darko Maver’ (48° Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia), ma in questo caso gli artisti sono inconsapevoli, e i giornalisti (‘coupe de theatre’!), sono gli unici fautori dell’inganno.
continua con questa grinta sono sicuro che hai da insegnare a molti…cechi
la tua non è ARTE è disciplina sei uno giovane stratega del mezzo comunicativo..
L’arte contemporanea è fondata sulla comunicazione..e sulla mediocrità del denaro.
ci arriveranno anche gli altri.