30 luglio 2008

Mettete dei video dei vostri cannoni. In Friuli ecco il video politico…

 

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Una vista dell’allestimento nel parcoNon poteva essere che politico il tema della terza edizione della rassegna Giunglavideo, a quarant’anni dal Sessantotto che ha segnato la storia dei movimenti di contestazione. Ecco così, nel parco settecentesco della villa Toppo Florio di Buttrio, nell’udinese, video che raccontano il rifiuto della guerra, dell’autorità e del potere costituito, ma anche dei diritti violati delle minoranze, della condizione femminile e del rispetto dell’ambiente. Non mancano ovviamente critiche aperte alla società dei consumi, alla televisione responsabile – nelle parole del curatore – di “una terapia domestica inculcata con sedute giornaliere, 360 giorni l’anno, per due generazioni di persone”. Proiettati nel parco, nelle tre serate a cura di Paolo Toffolutti, video di Filippo Barbieri, Andrea Contin, Marco Costa, Ugo La Pietra, Nicus Lucà & Pop Club, Armando Lulaj, Matt Marello, Vincenzo Mistretta, Andrea Morucchio, Gianni Pettena, Massimo Pianese, Maurizio Pellegrin, Aldo Runfola e Angelo Sarleti. (d. c.)

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1, 2 e 3 agosto 2008 – ore 21.00
Spac – Parco di Villa di Toppo Florio
Via Morpurgo, 6/8 – Buttrio (Ud)
Info: 3485625948 –
neo.associazione@libero.it
Web: www.spacbuttrio.it

[exibart]

3 Commenti

  1. da quel che si è visto fino adesso (mostre disordinate e di basso livello) la nuova gestione dello Spac si ammanta di una quantità di moralistiche buone intenzioni per coprire non tanto una politica da nostalgici che non si rassegnano ad aver perso il treno del 68 quanto la solita strategia di aprire le porte alla mediocrità accusando poi “il sistema” delle proprie mancanze, salvo pretendendo di ottenerne i contributi.
    fa tristezza vedere la giusta riprovazione per le guerre e le parole d’ordine dellla stagione dellla contestazione banalizzate e riutilizzate per l’opportunismo
    di personaggi così “disinteressati” e “impegnati”.
    i tempi del 6 politico sono lontani e anche nell’arte ci vorrebbe più professionalità, meno demagogia e più selezione. Non ci si può meschinamente fare scudo dei morti in Iraq per illudere tanti ingenui verso la strada del fallimento personale e artistico:
    Non è che sono certo contro le mostre per i debuttanti ma c’è un limite a tutto. Non stupiamoci poi che gli artisti locali non riescano ad emergere a livello più alto se le mostre che dovrebbero valorizzarli sono organizzati da curatori dellla domenica che per il proprio tornaconto invitano cani e porci.La prossima mostra dedicata ad un mezzo inflazionato
    e facile(per questi faciloni) come il video non lascia ben sperare;
    purtroppo non è questo un caso isolato: dopo la fine di Villa Manin, certo non rimpianta per il suo sgangherato Spazio FVG,rimangono quasi solo spazi legati alla clientela politica e a curatori “disinteressati” e inamovibili:

  2. La questione è molto più complessa… alla fine la nuova giunta regionale ha detto che i cannoni li finanzia ma i fiori li devono mettere gli artisti.

  3. VITTORIO DEL PIANO (ex “Videoteppista”, ma artista della prima ora) COMUNICA ALL’ “ATTENZIONE” DEI GENTILI LETTORI e del Gent.mo “curator” Toffolutti Paolo di “METTETE DEI VIDEO NEI VOSTRI CANNONI. IN FRIULI ECCO IL VIDEO POLITICO…”
    Lo scrivente (vada all'”ASAC”-L’archivio Storoco della Biennale Di Venezia – cerchi, studi, selezioni…e annoti…: titolo, date di produzione e con quale “mezzo” medium è stato realizzato o prodotto – quell’originale – metta a fianco DEI VIDEO…” di ciò che definisce “…IL VIDEO POLITICO…” —> la data: giorno mese e anno), le invio questo “CONSIGLIO”: metta a fianco DEI VIDEO…” comunque tutti i dati tecnici, per far “capire”:”Ecco il video politico…” così capiamo cosa vuol veramente nettere nei cannoni, Delle “balle” a “salve” (?) o “palle di cannone” senza detonatori(!), per le “ALLODOLE” forse, anche senza un Boum, dacilecca.
    Inoltre, il termine “proiettati”… (con “proiezione” lo studioso dovrebbe saperlo?) va bene per indicare “il film” cesi vede in una sala di proiezioni cinematografiche, mentre nel caso in questione il termine esatto, scientifico, artistico, da addetti ai lavori, tabto per dover informare l’ignaro che legge…E’, -dato il linguaggio di queste immagini in video- (lo specifico termine che fa “capire”, lo ripeto ora e’: T R A S M I S S I O N E, a meno che non si “proiettano” delle “copie” non gli originali. Come è giusto che sia in una esposizione d’arte di “rango” e “non di rango” e poter dire alla fine: ” Ce biel le Cestiel d’udin “! Ma anche “ce biel le video politique e d’art de Udin”. Senza volr fae la guerra a nessuno, devo comunque precisare che
    tra questi – “invitati dal Curatore” disattento(?!): ” Filippo Barbieri, Andrea Contin, Marco Costa (non MARIO COSTA), Ugo La Pietra, Nicus Lucà & Pop Club, Armando Lulaj, Matt Marello, Vincenzo Mistretta, Andrea Morucchio, Gianni Pettena, Massimo Pianese, Maurizio Pellegrin, Aldo Runfola e Angelo Sarleti. (d. c.)”., appena. appema “due” o “tre” – SE LA MIA MEMORIA NON M’INGANNA – hanno le carte in regola per essere “messso” o, come dire: caricato in unna canna di “Cannone” (mentre gli altri – non mi dispiace per il curatore – storicamente – sono (e forse non sbaglierò…) dei “nessuno” nella storia del video-politico, nemmeno dei tappi o dei “pallini” da mettere in una canna di un fucile truccato per il tiro a segno di un abonimo “luna park” di periferia.
    Ogni giorno “leggo” strane notizie, e quando trattano questioni come queste “fasulle” e “scopiazzate”… – A Napoli dicono: è Malamente – farei come Cacciari ” userei la pistola… per GIOVE! (E per il curatore…?).
    Vada a fare dell’altro caro Paolo, o approfondica bene, come dice spesso Umberto ECO, ed anche un altro professore.
    Vittorio Del Piano (*) – 3283187713 –
    Via Giovan Giovine, n.49, 74023-GROTTAGLIE (Taranto). (*) Consultare l’Annuario e il Catalogo della BIENNALE DI VENEZIA dell’epoca.

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