Tutto è iniziato con una live-performance organizzata in occasione dell’edizione primavera/estate 2009 di
Pitti Immagine. È stato il brand fiorentino Gherardini, storico marchio del lusso italiano, a riunire sotto la sua egida un eterogeneo gruppo di artisti, chiamato a ri-tematizzare una delle opere più indagate della storia dell’arte: la
Gioconda di
Leonardo da Vinci. Su una serie di maxi-pannelli hanno trovato spazio varie interpretazioni della Monna Lisa, da quella graffittara di
Torrick Ablack a quella fluo di
Andy dei Bluvertigo, tutte suscettibili di ulteriori interventi creativi da parte del pubblico, all’interno di una vera e propria “exhibition in progress”.
Un set artistico d’elezione concepito per introdurre con garbo anche un discorso di prodotto: ed ecco che, fra le opere, fanno capolino esemplari vintage della “Bellona”, bauletto emblema della casa nato nel ‘67, oggi inconsueta tela su cui far proseguire l’iniziativa
Re-thinking Monna Lisa. In seguito alla mostra, i supporti decorati sono stati scansiti per creare nuove texture con cui realizzare una limited edition della storica borsa: i pezzi numerati sono ora in distribuzione nelle boutique monomarca del brand per finanziare un intervento di restauro nella città di Firenze, ancora in via in definizione.
Con la stessa finalità, due pezzi unici - uno dipinto dall’artista
Giacomo Piussi, l’altro elaborato digitalmente e stampato su canvas - saranno venduti all’asta su eBay. In seguito alla performance, “Exibart” ha incontrato Lorenzo Braccialini, Direttore Marketing e Comunicazione di Gherardini.
Recentemente il marchio Gherardini è stato acquisito da Braccialini. Quale politica di brand identity intendete assumere alle prese con due label di pelletteria?Braccialini e Gherardini manterranno le loro specificità. Giocosa e onirica, con una forte tendenza al rinnovamento la prima, classica, “logata” e ben salda alla tradizione la seconda. Due diverse politiche di prodotto, d’immagine e di distribuzione.
Qual è il rapporto del marchio Gherardini con la città d’origine e con i fiorentini?Un rapporto antico di amore e orgoglio reciproco, purtroppo forse un po’ trascurato negli ultimi anni, ma la volontà e l'interesse di rafforzare il legame con la città non mancano, sia in termini di tradizione e di contaminazione creativa, che in chiave di distretto produttivo: il più qualificato e importante d'Italia per la pelletteria di alta gamma.
E proprio a Firenze è stata scelta per presentare l’iniziativa Re-Thinking Monna Lisa…Sì. Abbiamo pensato a un evento speciale tra arte e moda, un trionfo di eccellenza e tradizione, un connubio tra il dipinto più famoso del mondo e il più antico brand di pelletteria del Made-in-Italy, accomunati, oltre che dalla curiosa omonimia tra la donna ritratta nell’opera - al secolo Monna Lisa Gherardini - e il marchio stesso, dal medesimo ingegno toscano.
Quali artisti erano coinvolti nell’happening? Torrick Ablack, Aldo Cibic Workshop, Andy dei Blu Vertigo, Alessandro Gaggio, Nuala Goodman, Marco Klee Fallani, Virginia Lopez, Florencia Martinez, Fulvia Mendini e Michele Vannucchi. Alle loro “giocondizzazioni” si è inoltre aggiunta una composizione patchwork di pelli, sempre ispirata al celebre dipinto, realizzata dalla stilista Carla Braccialini.
Da chi sono stati selezionati gli artisti? Dai responsabili stile e marketing della casa, con il supporto del nostro ufficio stampa Guitar.
Progetto Archivio: un ritorno al passato?Con questo progetto ci proponiamo di recuperare alcuni dei nostri pezzi storici, per rivisitarli in chiave attuale. Anche in questo caso, come per l’iniziativa
Re-thinking Monna Lisa, abbiamo deciso di partire dalla “Bellona”, soprannominata così proprio dagli artigiani che la confezionavano.
E se la “bella figliola” di casa Gherardini fosse un’attrice di ieri?Silvana Mangano.
Un’attrice di oggi?Monica Bellucci, modello di sensualità italiana esportata in tutto il mondo.
Oltre alle chicche d’archivio, ci saranno anche delle novità...Certo. Tra i prodotti realizzati in pelle, quelli in morbidissimo vitello stampa saffiano caratterizzati da un look vintage-contemporaneo e quelli in nappa trapuntata effetto logo. Ancora la splendida linea in bufalo. Allargando poi il discorso anche ad altri materiali, il nuovo tessuto spalmato a effetto lucido, con stampa logo a rilievo, utilizzato per una pratica serie di borse e sacche morbide. Nell’ambito della gamma colori la scelta dell’arancio, colore di base dell’identità di marca Gherardini, anche in versione fluorescente, con un’ottima risposta del mercato, soprattutto da parte dei negozi più cool.
Pelletteria dal 1885. Quali sono i dettagli che contraddistinguono una “signora” borsa? La qualità dei materiali usati, delle chiusure e delle fibbie, gli accessori in metallo personalizzati e le rifiniture della lavorazione.