04 novembre 2008

fino all’8.XI.2008 Paolo Piscitelli Rovereto (tn), Paolo Maria Deanesi

 
Un giornale sfogliato di domenica diventa scultura. Non come cartapesta, ma come una griglia geometrica, leggera e vuota. Che ogni giorno è diversa. Che ogni giorno abbiamo di fronte agli occhi e non vediamo...

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La ricerca di Paolo Piscitelli (Venaria, Torino, 1971; vive a College Station) nell’ambito della scultura ha come obiettivo la trasmissione della leggerezza delle forme nello spazio e, al contempo, la decostruzione del linguaggio scritto. Ma se i suoi lavori alludono al concetto di levità, in questa mostra è piuttosto la trasparenza che gioca un ruolo primario. Tutte le opere presentate fanno parte di un ciclo che prende avvio “dal layout dell’inserto domenicale del ‘New York Times’, il ‘Sunday Times’”. La capacità di trasfigurazione della realtà è applicata nella fattispecie alle griglie delle pagine del periodico e ha prodotto forme nuove, che spiazzano l’occhio dello spettatore.
Numerose strutture in metallo sono appese alle pareti bianche della galleria e richiamano immediatamente qualcosa che ha a che fare con l’astrazione geometrica in pittura. Ma è una falsa apparenza. Il confronto ha bisogno di un lento avvicinamento. Se infatti il contenuto del giornale è destinato il giorno seguente a perdere significato, la struttura rimane invariata, almeno fino a quando non viene riprogettata. Ed è questa stessa struttura a diventare scultura. La visione di un oggetto quotidiano come il giornale slitta di significato e ambisce a una lettura che allontana l’oggetto dalla propria funzione.
Paolo Piscitelli - Out of Print, The New York Times, Sunday, June 15, 2008 - 2008 - legno dipinto - cm 295x220x2
La pagina è dunque svuotata dal testo, dalle immagini e dalle pubblicità; rimangono solo le strutture della griglia. Naturalmente le pagine non sono uguali l’una all’altra, poiché appartengono alle varie sezioni del giornale, dai viaggi all’arte, dall’intrattenimento alla cronaca cittadina, e hanno perciò composizioni formali differenti.
In queste griglie destituite di senso fluttuano rarissime parole che ricordano i contenuti perduti. È in questa fase che l’operazione anela a una forma di poesia che è anche la forza di queste opere. La destituzione di senso è l’inizio di un processo che ne conferisce un altro, inaspettato, anche di puro godimento estetico. Interventi cromatici sono imposti alle strutture metalliche, che dimostrano di poter anche superare la loro bidimensionalità e di poter essere unite in forme scultoree tridimensionali, come in Travel, The New York Times, Sunday, June 15, 2008 (2008).
Paolo Piscitelli - Travel, The New York Times, Sunday, June 15, 2008 - 2008 - legno dipinto, mollette da bucato - cm 120x60x57
Piscitelli accompagna in questo modo il visitatore in un altro mondo, quello che viaggia sempre parallelo agli individui. E che sempre c’è, ma non si percepisce.

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dal 12 settembre all’otto novembre 2008
Paolo Piscitelli – Sunday Times
a cura di Federico Mazzonelli
Paolo Maria Deanesi Gallery
Via San Giovanni Bosco, 9 – 38068 Rovereto (TN)
Orario: da giovedì a sabato ore 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0464439834; fax +39 0464428921; info@paolomariadeanesi.it; www.paolomariadeanesi.it

[exibart]

1 commento

  1. Errata corrige: tutti i riferimenti al materiale delle strutture/sculture descritti in metallo sono invece da intendersi in legno.

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