18 febbraio 2009

La lista dei Beatrice. È ufficiale l’elenco degli invitati al Padiglione Italia della Biennale

 

di

Subito i nomi, che tanto è quella la notizia più attesa. Matteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, Masbedo, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato, Silvio Wolf. Eccolo, dopo tante illazioni, l’elenco ufficiale degli invitati per il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia. Con ogni probabilità – ci riserveremo di verificare accuratamente – è la prima volta che un grande paese occidentale si presenta al poprio padiglione nazionale con una collettiva da 20 nomi. Invitati dal duo curatoriale Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice per una mostra che non si lascia sfuggire l’aggancio all’attualità, chiaro fin dal titolo Collaudi 1909 – 2009. Omaggio a Filippo Tommaso Marinetti. Ospitata – come già annunciato – nel nuovo Padiglione Italia all’Arsenale, che sarà ingrandito inglobando agli spazi dell’ex Padiglione Italiano un secondo edificio e passerà così dagli attuali 800 mq. a 1.800 mq. di superficie affacciandosi sull’adiacente Giardino delle Vergini. “Non una semplice selezione di artisti ma una vera e propria mostra, che risponde a un tema specifico, a un concept”, hanno commentato i due curatori. “Punto di partenza è l’omaggio a Filippo Tommaso Marinetti, che di Collaudi è il nume tutelare. È la vitalità nel presente che ci interessa del Futurismo, prima e unica avanguardia italiana del ‘900. Il nostro sguardo – hanno concluso – si è concentrato soprattutto sulla generazione dei quaranta-quarantacinquenni, arricchendolo con alcune proposte più giovani e con maestri che rappresentano punti di riferimento visivo e culturale”.

[exibart]

72 Commenti

  1. Valerio Berruti, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Marco Lodola, Masbedo, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato, Silvio Wolf questi qui sono buoni per il brodo di frattaglie.

    speriamo che manfredi beninati si sganci da questa vergogna.

  2. Vedremo……..Matteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, Masbedo, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato, Silvio Wolf……….io voto cingolani

  3. Ma che cosa vi aspettavate? Di nomi ne circolavano da un po’ e io, a tutti i miei amici all’estero, ho consigliato nelle giornate dell’inaugurazione di saltare il padiglione italiano. Ci sono così tante cose da vedere che è proprio inutile perdere tempo. Il problema è che questi artisti gireranno il mondo forti di questa partecipazione e il mondo ancora una volta (perchè per tutti è facile generalizzare) avrà un ulteriore conferma di questa Italia cialtrona…. Datemi solo una scusa buona per chiedere asilo politico…

  4. Ma è la Biennale oppure una fiera di Provincia?
    Ma che schifo, mentre gli altri stati portano gli artisti più interessanti noi portiamo chi è stato capace di sgomitare e leccare, il tutto senza un filo logico.
    Pensare ai Boetti e ai Vedova degli ultimi anni, e adesso….Montesano e altri…
    almeno fosse il comico ci faremmo una risata, invece c’è da pangere…

  5. beh! sono sconcertato però attenzione i masbedo sono di tutto rispetto vedere l’ultima mostra che hanno fatto a torino e anche beninati e sighicelli direi ottimi

  6. cingolani é il capo lingua! nido il suo compare…amici miei…e’ bello cmq sapere che alla biennale di quest’anno i bagni pubblici si sono cosi’ tanto ampliati.
    preferirei una mostra di sanitari !!!

  7. …mi sorge un dubbio. Considerato che ci sono artisti di tendenze totalmnte diverse, che usano media molto diversi, che lavorano con gallerie di vario genere e malgrado ciò tutti si divertono a lasciare il loro commentino scemo, sarà mica che sono tutti prevenuti? In questa lista ci sono artisti che stimo ed altri che francamente non mi interessano, ma perlomeno devo dare atto ai due curatori di avere sicuramente sorpreso chi pensava di poter prevedere le loro scelte. Io consiglio tutti di andare a vedere il Padiglione Italiano, non foss’altro per curiosità. Certo poi se qualcuno aveva già deciso da tempo che non gli sarebbe piaciuto…forse è meglio che se ne stia a casa e smetta di seguire l’arte, si dia alla politica che lì l’avere dei preconcetti mi pare che paghi di più

  8. NO NO NO NO qui si sbaglia il ragionamento ragazzi, in realta nonostante spessissimo non condivido le scelte di beatrice trovo che il puntare tutto su artisti spesso poco noti sia realmente un punto di svolta per l’arte giovane. i Boetti e Vedova degli anni passati van bene, ma i loro anni di gloria li hanno gia avuti percio spero che questo sia un buon inizio per i giovani. Inoltre ci sono un paio di nome che sono geniali: Masbedo e Basile. sublimi! vediamo cosa ci combinano

  9. qualcuno l’ha vista l’ultima mostra alla fondazione sandretto?? indescrivibile e agghiacciante oltre che ad essere un insulto all’essere umano (animale) e all’arte.
    per cui ben venga una biennale come questa. certo, qualcuno si poteva evitare da questa lista..ma come si sa non tutte le ciambelle escono con il buco!

  10. l’ecletticità non dimostra un bel niente, e comunque i nomi erano ampiamente previsti proprio perché rispondono a logiche mercantili. Niente di male, per carità, ma niente pretese ecumeniche allora, niente foglia di fico del pluralismo perché io nell’accostare Cingolani a Costa in un omaggio a Marinetti ci vedo solo confusione.

  11. Ma i veri artisti sono i due curatori. Hanno scelto artisti che fanno opere artificiali perchè gli unici VERI vogliono essere i due curatori. Credo che questa mostra sia un ‘ottimo esempio del sistema arte italiano e non solo, dove non è importante avere ragione ma qualcuno che te la dia. Dove le “scelte” di alcuni addetti sono più importanti di un pubblico che ha altro a cui pensare. Comunque meglio questo che le solite bufale giovanilistiche: trevisani,vascellari,cattaneo, tadiello, gennari,grimaldi,tuttofuoco,tweedy,angioletti,rubbi,gobbetto.

  12. In effetti pur non nutrendo simpatia alcuna per Luca Beatrice debbo dire come alcuni nomi, Bertozzi & Casoni, Bolla, Basilè, Costa, Masbedo, Nido non siano niente male. Altri, come Beninati ad esempio, li conosco poco , poi ci sono quelli convocati per ragioni abbastanza evidenti di opportunità e relazioni come Chia, Lodola, Berruti, Sissi, Cingolani e la mozione d’affetto Galliano. Il giudizio finale dopo l’allestimento

  13. Beatrice ha queste tre perle: Beninati per la pittura/Masbedo /Sighicelli per video e video installazioni e nel mondo dell’arte lo sappiamo benissimo che sono gli unici ad avere un curriculum internazionale e la stima di diversi curatori più importanti. Comunque diamo fiducia ai curatori e giudichiamo dopo aver visto il padiglione Italia please!!!!!

  14. davide nido non fa i lavori per ikea? io penso di essere un suo collezionista. l’ho messo in bagno.
    beatrice mi ricorda tanto il presidente della regione siciliano quello dei cannoli…l’altra non e’ mai esistita! neanche da giovane.

  15. Primo test per B e B. La lista rappresenta gli artisti della provincia italiana, più che l’Italia. E da buoni provinciali, visto che di futurismo si straparla dovunque da Aosta a Ragusa e che una mostricina non si nega a nessuno,poteva mancare Marinetti a Venezia?
    Si rivolterà nella tomba, poverino, lui che voleva incendiare quella città e ora si trova a capitanarvi una schiera di artisti da “fiera estemporanea”.Ricordiamo che Buscaroli ha il premio “amarena Fabbri”,e l’altro ,tipo “premio Cairo”,come top del curriculum. Unti da Bondi, si direbbe.

  16. sto per vomitare!!!
    roba da fiera (italiana) di secondo livello! e questo sarebbe il “meglio” dell’italianità che vorremmo mostrare al mondo??
    beh, complimenti!!

  17. Il problema vero non è la biennale, il problema è che Beatrice porta una reale sfiga.

    Che in genere si abbatte sui colleghi di cui è invidioso e a cui si avvicina per personale guadagno.
    Diventa amico di Sciaccaluga, lo frequenta in santa alleanza, e questo muore. Collabora con Riva e questo finisce a scrivere in prigione.

    Appena può tira fuori il suo amico Sgarbi, e questo è praticamente in miseria. Non oso pensare cosa possa capitare alla buscaroli, magari annegherà in qualche sciroppo fabbri.

    E Bondi finirà a farsi pubblicare le poesie su Libero, del resto lì le fesserie sono di casa

  18. Vedo tutto il codazzo della Sandretto in agitazione, direi che è un ottimo segno per la Biennale. Non vi bastano le fascette di plastica del premio Cairo?

  19. Infatti,l’unica cosa positiva è per la cricca sandretto-galleria zero-garutti-dipietrantonio che stavolta non sono riusciti a spuntarla con i loro 4 artisti omologati!

  20. Ok, Lodola fa un po’ Telemarket ma infine la scelta è uno specchio della realtà italiana e non la selezione degli artisti aggrappati alle gonnelle della Sandretto.

  21. Va da se che qualunque lista avrebbe creato un putiferio ma confesso che mi sarei aspettato, alla fine, una sorpresa. Il Beatrice, sornione, dichiarava di non credere a tutto quello che si leggeva. Alla fine però tutto è come ampiamente anticipato.
    A mia modesta opinione, questa è una “squadra di serie B di media classifica”. Pur avendo qualche eccellente artista (ma non certo quelli che hanno fatto quella baracconata all’Arena di Milano, ne il Serrano “de noartri”, ne tantomeno il pittore guru-cialtrone e qui è più difficile sapere chi intendo), si propone uno spaccato dell’Italia dell’arte piuttosto giù di tono. Rimanendo nella stessa generazione, con artisti che i due curatori hanno trattato e nella medesima situazione carrieristica poteva uscirne una mostra di ben altro profilo e respiro.
    Se qualcosa trovo veramente disdicevole è questa veste culturale, Marinetti e il Futurismo, che dovrebbe coprire le vere ragioni di tali scelte.
    Invito a riflettere su questa linea culturale del nostro bel Paese: Allevi che dirige e suona le sue musiche al Senato; Ivan (???) che espone in pompa magna alla spazio Oberdan di Milano e infine il Padiglione Italia di Bea & Bea. Tre indizi fanno una prova!

    In attesa di un nuovo Futurismo (non quello al neon!)
    Coriandila

  22. prima la squadra sinistroide alla Garutti, ora tocca a quelli di Destra, grazie a Bondi (che sta dietro alle quinte)
    bel minestrone figurativo. in periodo di regime torna sempre il post figurativismo del menga

  23. mai cosi’ in basso.regioni italiane completamente assenti.asse lombardia-veneto con 15 artisti su 20 peraltro poco rappresentativi,ma molto politicizzati.la scuola romana con soli 2 artisti,mai cosi mal rappresentata.una volta la biennale di venezia era la manifestazione,oggi è semplicemente a mano di 4 banditi con i propi lecche cioè galleristi di riferimento.la mia regione,la Sicilia rappresentata da un solo artista-beninati-peraltro operante a new york.vergogna.e buoni artisti come davide la rocca a casa.la peggiore fognatura di biennale possibile.con i nostri soldi per questi parassiti potrebbero finanziare progetti di arte moderna specialmente giovanile,ma non questi parassitari.

  24. ma il buon galliano continua a fare il finto tonto..se qualcuno si ricordasse, ad una cena alla galleria d’arte moderna di bologna, dichiarò che se mai alla biennale di venezia ci fosse stato un curatore di destra ad invitarlo, avrebbe sicuramente rifiutato.
    infatti eccoli in prima linea.

    galliano…smettila di andare in giro a fare il finto sinistroide. fai ridere i polli.

  25. vorrei sapere da tutti coloro che hanno scritto contro i nomi degli artisti scelti quali altri artisti avrebbero proposto, invece di dire solo ovvietà ed insulti di chiara matrice comunista…..chiaramente sarà un’ altra scuderia, che forse non piacerà nemmeno a me, ma se penso che alla Biennale mi sono dovuto sorbire le cose orripilanti di Hirst e le puttanate di Cattelan non capisco perchè mi dovrebbe dispiacere Lodola o Pignatelli…..certo nell’imbecillità della massa omologata ci si sente grandi ad apprezzare una mucca in formaldeide….o nel vedere un animale maltrattato….ma chi ha il coraggio di chiamare queste becere provocazioni ARTE dovrebbe solo tacere.

  26. la biennale ha sempre e solo rappresentato se stessa…è sempre stata criticata…ma nel corso degli anni è stata nel bene o nel male la rappresentazione MEDIA del tempo che si stava vivendo…tranquilli, tra due anni ce n’è un’altra.

  27. Pessimo Beatrice, come al solito, ma almeno una cosa giusta l’ha fatta: si sia di destra o di sinistra, garuttini o italianfattorini,
    non si può negare che Cingolani una vetrina come la Biennale la meritasse. Forse doveva averla all’inizio degli anni Novanta, ma meglio tardi che mai. Vedrete che (almeno) il suo lavoro reggerà alla grande il confronto con quelli dei padiglioni esteri. sugli altri un velo p(i)etoso, ma in fondo non si sa mai. Buona fortuna!

  28. A proposito di artisti coerenti alla Galliano chi si ricorda quando Beatrice anni fa proclamava che lui con la politica mai. lui solo col privato!

  29. i lavori degli anni novanta di cingolani erano forse un pochetto validi. Ma adesso fanno ridere i polli.Che deve reggere il confronto al massimo puo’ aprire lo sportello all’auto di Beatrice in atto di devozione.
    quadracci equadretti niente di piu’.

  30. Berruti?
    Avete visto i suoi nuovi lavori ad artefiera o a Modena alla Galleria Civica? A me sono piaciuti i bassorilievi e trovo che la sua svolta verso l’animazione (che spero lo accompagni a Venezia) includa sempre una bella indagine poetica…

  31. E a proposito delle scelte del Palindromo Veneziano (Beatrice Buscaroli-Luca Beatrice), ma più sconosciuto dell’Anonimo Veneziano, eccovi qua un bel conflitto di interessi nel Sistema dell’Arte, beccato in flagrante!…..Allora, Luca Beatrice porta alla Biennale un artista (Cingolani) che fa parte della scuderia dell’Antonio Colombo, (costruttore di biciclette col complesso dell'”Arte Contemporanea”). E Beatrice ha curato recentissimamente una collettiva proprio dal Bell’Antonio, che sicuramente lo avrà pagato…e gli oli (modesti) del Cingolani saliranno di prezzo, no? ma questo non si chiama aggiotaggio? chissà..alla Magistratura l’ardua sentenza!…(AGGIOTAGGIO: vedi art. 501 codice penale)

  32. accidenti che 007 acuti!

    non sapevo che fosse prerogativa dei curatori della biennale non aver mai curato in tutta la loro vita una mostra degli artisti che invitano.

    Ma questo non si chiama complottismo compulsivo?

    chissà…ai neuroni l’ardua sentenza!

  33. Beatrice (Luca) e la Beatrice (quella che vale meno) ce l’hanno fatta!
    Ecco la lista dei loro eroi che cambieranno le sorti di un’arte italiana (in vendita?). Beatrice (quella che vale meno) ha scelto artisti crosta (Floreani) che per lo meno (non si sa come) le piacciono, ma Beatrice (quello che vale di più per intenderci) non si vergogna?
    Berruti, Floreani, Pignatelli, Lodola, Demetz… mancano solo Velasco e Di Marco!!!

  34. eh si Gino. Questa è la triste vicenda della biennale di quest’anno. Credo ci siano grossi interessi in un paese che è sempre più alla frutta.
    Non tanto per i singoli artisti scelti, che comunque hanno tutto il diritto di lavorare, quanto più per certe scelte discutibili sulla rappresentanza della repubblica delle banane alla biennale. Agli occhi delle altre rappresentanze sarà un flop e forse ce lo meritiamo.

  35. ma che bella lista di detrattori! Non vi piacciono gli invitati…tutti? cioè foto,video,pittura,fotografia? nessuno? non è che siete lo sfigato del bar,l’invidioso della partita a carte, cioè poveracci ke sparlano perkè non ci sono? o meglio è sempre così…hanno inventato l’anonimato per questo. per dare fiato a quelli che denigrano,denigrano..se conosceste il curriculum almeno di uno di questi…ecco, voi non ci arriverete MAI..MAI..poi a voi non piacciono..ma che peccato…bravi beatrice+beatrice..di tutto un po’..purkè con carriere vere alle spalle..poki salotti e via…

  36. Scelte opinabili, prestano il fianco anche agli eccessi di chi non vedeva l’ora di attaccare. Insomma, il pur bravo Beatrice ha fatto un il gioco di chi non lo stima, forse volontariamente per creare polemica e visibilità. Ma gli avvocati delle cause perse sono davvero ridicoli. Pochi salotti? Neuroni assenti? Che ipocrisia, e che ignoranza. Imparate a scrivere prima di formulare opinioni su sistemi complessi di questo genere. E chi sa scrivere non faccia lo scemo per non andare alla guerra.

  37. Mi dispiace fare un intervento esterno all’articoletto sopra riportato ma credo che sia dovreroso dare una risposta al fantomatico “comitato studentesco” che pensa di contare qualcosa all’Accademia di Belle Arti di Palermo.

    Il suddeto “comitato”, se tale si può definire visto l’operato discutibile che attua in Accademia, trova più divertente e nettamente più facile muovere accuse e giudizi denigratori, basati su basi qualunquiste, dell’operato di studenti e docenti che per disinteresse o per opinioni diverse non partecipano alle “attività” dell’inconsistente “comitato”. Non hanno basi e tesi su cui fondare le loro opinioni di fazionismo e di facili raccomandazioni, essendo totalmente estranei a questa parte che anima l’Accademia; in questo modo attuano solo azioni dettate dall’invidia, dalla cattiveria e dall’ignoranza. Ignoranza che non porta rispetto nei confronti del lavoro fatto da altri colleghi e che non ne permette un giudizio oggettivo e artisticamente competente, invidia che non permette di avvicinarsi alle persone che loro stessi criticano e che li porta a nascondersi sotto il facile epiteto di “comitato studentesco” e cattiveria che impedisce loro persino di godere dello spirito di tranquillità che anima questi eventi. Se si abbandonassero i facili giudizi e la critica distruttiva, forse qualcosa di buono e di ampiamente condiviso uscirebbe dalle sterili menti di certa gente che popola l’Accademia di Belle Arti di PALERMO!!

  38. Io chiederei solo un po’ di rispetto, e magari un po’ di buon senso.
    Nella vita si sceglie quel che si vuole essere, dopo si deve capire quali strumenti si hanno disposizione per diventare quello che si vuole essere.
    A questo punto è necessaria una dose di coraggio non comune e poi un po’ di coerenza.
    Perchè la coerenza e il coraggio li vedo solo io?
    E’ facile essere snob quando non giochi in prima persona, quando non hai a che fare con persone vere, con cui hai condiviso delle esperienze.
    Per favore, basta.
    Siete più intelligenti di così.

  39. il coraggio consiste nel mostrare al mondo quello che si è sempre fatto, quello che si è.
    Troppo facile ora ribaltare le carte e diventare VERI critici.

    La colpa semmai è da ricercare all’origine, in chi il potere lo ha conferito.

  40. Una cosa buona c’è.
    Scegliendo questi artisti i due curatori si metteranno in gioco di fronte a un pubblico internazionale e rischieranno del loro.
    Coraggio, finita sta Biennale del buon Beatrice non sentiremo finalmente più parlare

  41. Scusate l’intrusione.. Volevo solo rispondere al sedicente Comitato Contro le Porcherie dell’accademia di belle arti di palermo e bla bla bla…
    Sono stanca delle critiche facili, gratuite e soprattutto anonime, stanca di questo atteggiamento meschino, senza fondo, argomentazoni e senza coglizione..
    Aspetto con ansia solo che qualcuno certe cose ce le venga a dire in faccia, l’anonimato mi fa solo pensare quanto siano patetici e ridicoli.. To Be Continued..?
    Sempre orgogliosamente FIRMATA…..

  42. Dimenticavo.. per la fretta ho dimenticato di firmarmi..

    La studentessa “Sexy e Allegra” non è altro che
    Maria Giovanna Virga.

    Per me la polemica si chiude qui. Chiedo ancora scusa per l’invasione.. 🙂

  43. carissimi tutti,
    dal basso studentesco del mio appena compiuto quarto di secolo,
    dal basso della mia acerba e meridionale voglia di arte che ancora non ho visto,
    dal basso della mediocrità del contesto in cui chi aveva – a tempo debito, ahimè ormai trascorso – il compito di farmi crescere in età, sapienza e grazia ha, invece, fatto di tutto per infognarmi,
    dal sud del sud della mia isoletta politicamente apparentata a un’altra isola triangolare e gialla,
    leggendo i vostri accorati commenti ho sentito quel veleno fazioso e competitivo che in genere mi giunge solo per eco di maestrale.
    mi astengo dall’elargire giudizi di valore, limitandomi a prendere atto della situazione, per quanto il mio occhio inesperto possa leggere gli eventi. di certo sono qui, da questa parte del mio computerino a prender appunti sulle vostre sentenze e a cercare voli low coast. e, chissà, forse un giorno anch’io potrò capirvi o essere una di voi.

    per oggi mi limito a commentare la lista dei beatrice soltanto come risposta al “comitato studentesco via porcherie dalla sicilia” (che già il nome è tutto un programma, mi pare…) e cioè:
    cari amici, colleghi, compagni d’accademia,
    che c’entra sto post? perché invece di lasciare commentini di questo genere a coda di un articolo che non ha granché a che fare con i nostri problemi veri non ne parliamo?
    capisco l’antipatia e la cattiveria gratuite mossa al mio – e forse anche vostro (visto che non vi firmate non ho il piacere di sapere chi siano i miei interlocutori!) – professore e amico marco cingolani, ma vorrei farvi notare che l’appellativo “porcherie” lo state rivolgendo ai ventenni che hanno esposto i lori quadretti nella suddetta mostrina e non a cingolani, ossia lo state rivolgendo a voi, anzi a noi stessi!
    il tema dell’articolo è la lista dei beatrice. se ho capito bene il vostro ragionamento è il seguente: al padiglione italiano c’è un artista che a palermo cura mostre di merda quindi è meglio che se ne vada.
    vi sentite derubati? il problema è che le mostre da lui curate sono brutte o che lui cura delle mostre a casa nostra? insomma vorrei capire bene se le “porcherie” sono i giovani artisti in mostra o quello che è stato da voi definito curatore. ve lo chiedo visto il messaggio ermetico e “stuzzichevole” da voi posto.
    se a palermo ci dà la nausea chi prova a fare qualcosa – pure per gioco -, ammessa la discutibilità del qualcosa in questione e la discutibilità dei personaggi, potremmo pure chiudere baracca – sempre che sia aperta, perché, si sa, da noi tutto è approssimativo -.
    siamo campioni in lagne tutto fumo e niente arrosto. e la parte più bella viene quando neanche riusciamo a centrare quel che crediamo il nostro bersaglio, piantandoci la zappa sui piedi.
    se non condividete le scelte curatoriali del padiglione italiano della biennale di venezia questo è l’articolo giusto per dare sfogo ai vostri commenti e per sostenere le vostre tesi. e sarebbe strafigo aprire sto capitolo de visu più che in forum o chat di vario genere. se invece le citate “porcherie” sono i quadretti fatti dall’amico che dipingeva accanto a voi in aula e vi siete incazzati perché v’ha finito l’acqua ragia, allora mi preme suggerirvi che competono alla “politica interna”. ovvero: ma-anche-no!
    a palermo ultimamente si litiga, grazie a Dio.
    auspico che le voci levate a vario titolo e dalle varie parti del panorama nascente palermitano in merito a questioni importanti e dibattute anche su exibart in questi giorni non vengano dissolte da modi di fare poco costruttivi come il vostro.

  44. scusate ma a Palermo in questo momento sta succendendo qualcosa di nobile.
    Un articolo serissimo e intelligentissimo della giornalista Helga Marsala su dei problemi gestionali di uno spazio pubblico in piu’sottoscritto da alcuni validi personaggi della cultura siciliana.
    invece di litigarvi tra studenti. Che fa anche bene pensate a sostenere quello che di postivo ce’ a palermo e pensare al vostro futuro.
    dovreste appoggiare l’articolo “loving s.Elia”.
    Stare li uniti per cambiare Palermo e non per litigarvi come in un pollaio.
    Per mostre che sono fattacci vostri.
    io firmo con il mio nome.
    voi difendetevi palermo e non la biennale di venezia con le sue oramai vergognose putride sorpassate costrizioni culturali.
    “pensiero futurista”
    Il dramma piu’ grande e che il sostegno a quell’articolo manca dell’ appoggio degli alunni dell’accademia e ancora piu’ assurdo manca l’appoggio dei docenti e della istituzione accademia intiera.
    riflettete e il nome e la firma usateli per battaglie piu importanti e non per difendere amici professori o voi stessi da calunnie o opinioni.
    difendetevi la vostra terra difendetevi.
    gli altri il piatto l’hanno gia’ pieno e vi distraggono dal costruirvi le vostre battaglie.

  45. Vi ringrazio. Infinitamente.
    Per i commenti intelligenti che finalmente riesco a leggere.
    Commenti che mi rendono fiera di contribuire in piccola misura in questo spazio, io che cominciavo a temere di perdere tempo, e di scrivere per persone capaci di vedere solo se stessi e il loro grande narcisismo.

    Che poi è il problema del nostro paese, quello di cercare un riflettore personale, talmente abbagliante da non vedere quello che succede oltre il cono di luce.

    Cara Caterina, in quell’isoletta devi aver modo di meditare e riflettere per essere così saggia, e tu cara Helga, sarai contenta di sapere che anche qui a Torino qualcuno può capirti, perchè il problema è questo, il sud è in una situazione talmente … difficile, che spesso è preferibile non avvicinarsi , per non rimanere invischiati in qualcosa di non gestibile.
    Bisogna EDUCARE ad una diversa mentalità, bisogna allenarsi ad una corretta CONVIVENZA CIVILE. Insistere nel pretendere chiarezza in un sistema in cui l’ORDINARIO DIRITTO di ogni cittadino viene fatto passare per FAVORE PERSONALE.
    E magari fosse solo nel campo dell’arte tutto ciò. Bisogna avere il coraggio di pretendere la correttezza delle procedure, e saper rinunciare in prima persona anche nelle piccole occasioni per dimostrare che i giovani sono CORRETTI. E non credere che non sappia quanto possa essere pericoloso un atteggiamento del genere, in un contesto in cui un piccolo sgarbo può toglierti molto più più di un saluto.

    Bisogna continuare a scrivere e a costruire legami, creare realtà che siano fruibili per la collettività, che creino posti di lavoro magari non affidati senza un reale titolo di merito. E poi, fatto tutto questo sarà ancora DIFFICILE. Se non impossibile. E allora?
    Allora possiamo tornare a scaricare le nostre frustrazioni su questioni meramente.. futili.
    Ma almeno i nostri figli avranno visto che ci abbiamo provato.

  46. scusate ho scritto di fretta ed e’ venuto fuori un disastro grammaticale.
    perdonatemi.
    ho fiducia nei giovani ma non devono pensare di avere paura e di cominciare da fin dentro alle universita’ a giocare al mondo del lavoro.
    Bisogna capire dove sta il difetto ed essere uniti. A Palermo se si parla si e’ ancora piu soli ma allora quando dicevamo “le vostre idee camminano sulle nostre gambe” eravamo bugiardi frose volevamo dire ” ognuno per se e dio per tutti” .
    Uniti per una Palermo migliore per un Italia migliore e poi pensiamo alle biennali e alle mostre e al nostro infinito ego.

  47. non disperate carissimi artisti, non disperate, si può anche partecipare alla prima biennale ad età pensionabile vedi montesano, il buon cingolani ne ha quasi 50, anche lodola, diamogli almeno un’occasione a questi vecchietti nostrani…

  48. Non credo ci sia un limite di età per partecipare alla Biennale: un artista a 50 anni ha ancora molto da dire. Non mi piacciono i paesi per vecchi, ma neanche quelli per soli giovani. E poi mi sembrano meccanismi assurdi: in Italia a 40 anni si è considerati ancora “giovani artisti”, dopo i 40 si può andare alla rottamazione. E’ un atteggiamento così schizofrenico.

  49. ieri,è venuto a mancare uno dei piu’ grandi artisti italiani figurativi ,il suo nome è Carlo Cattaneo,e voi al momento non ne avete data notizia alcuna.

  50. accidenti ma alla biennale non dovrebbero invitare dei veri artisti? questi mi sembrano a parte qualche eccezione tutti emergenti…

  51. La domanda è la seguente:
    Come mai ,e lo sappiamo tutti, ci sono sicuramente mazzette dietro questa biennale ,e nessuno fà scoppiare un bel BIENNALOPOLI?

    ah ah ah ah ah ah ah !!!!

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