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Si chiama Rob e sta per Robert, il nome che nell’immaginario pop hollywoodiano richiama il classico rapinatore interprete di tanti film. Rob, in realtà è l’artista vicentino Giovanni Morbin, protagonista ad Art Forum Berlin di una performance all’interno dello stand della galleria Artericambi di Verona.
In poche ore Rob è finito al centro della rassegna europea ed è stato fotografato dai maggiori giornali tedeschi. Dell’artista è riconoscibile solo il volto velato dalla classica calza da rapinatore; lui è seduto all’interno di un blocco bianco, un parallelepipedo, e lì resterà per tutti i giorni della fiera fino a quando se ne andrà via con i soldi del collezionista che acquisterà l’opera.
E se non ci sarà l’acquisto, la performance verrà replicata a novembre a Torino, durante Artissima (dove già lo scorso anno Morbin fece scalpore per la Fioriera a forma di svastica). Ma l’opera vera, concettuale naturalmente, sarà il vuoto, quel vuoto che resterà lì assieme alla cassa e alla calza. L’opera sarà il ricordo di un gesto, quello dell’artista che alla fine schizza via col suo bottino. (maria teresa ferrari)
link correlati
Artissima e la svastica di Morbin
[exibart]
ma del vuoto dentro la sua testa non parla nessuno?
mica male!
Fanno queste patetiche performance perchè non riescono ad entrare nei casting dell’isola dei famosi o del grande fratello..e magari sono gli stessi che li criticano CONCETTUALMENTE PARLANDO
La buffonata d’un buffone.