21 dicembre 2009

Rivoli 2, la vendetta. È Beatrice Merz ad affiancare Bellini alla direzione

 

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Beatrice MerzSi risolve in tempi brevissimi il triplo giallo della direzione del Castello di Rivoli, che vi abbiamo raccontato in real-time con intervista live al presidente Giovanni Minoli.
Dunque, il Consiglio di Amministrazione è tornato a riunirsi a neanche 24 ore dalla seduta che aveva “partorito” la doppia direzione Bellini-Hoffmann, subito tramontata per il rifiuto di quest’ultimo.
E la soluzione scelta configura uno scenario che darà molto da dibattere, anziché mettere a tacere le critiche. Il nuovo Cda-lampo ha infatti scelto Beatrice Merz come condirettore da affiancare ad Andrea Bellini nella direzione del museo.
La Merz è presidente della Fondazione intitolata al padre, e questo certamente è un tema che non passerà indenne dalla sempre più vexata questione dei “conflitti di interessi” nel mondo dell’arte. Conflitto che potrebbe interessare anche l’altro direttore, Bellini, che a quanto si favoleggia punterebbe a restare con un piedino anche dentro ad Artissima, magari con un ruolo più istituzionale (una presidenza?). Il Castello di Rivoli potrebbe così contare su una direttrice proprietaria di una fondazione (seppur non più presidente) e di un direttore presidente di un evento commerciale. Una situazione piuttosto ingarbugliata in prospettiva.
La nomina di Merz ha peraltro il merito di mandare a gambe all’aria tutti gli strali che erano stati lanciati contro Bellini per il suo troppo esiguo curriculum curatorial-museale: la Merz, che ha curato mostre (non brutte, per carità) praticamente solo nella Fondazione di famiglia, ha infatti all’attivo esperienze molto, molto minori del critico romano e non può vantare grandi esperienze internazionali. Insomma, molti critici e curatori italiani staranno rimurginando tra se e se il classico “allora ce la potevo fare anche io”.
I giudizi di merito sulle persone e sulle professionalità verranno espressi sui risultati che riteniamo essere alla portata dei due professionisti prescelti, resta la macchia di nomine svoltesi all’insegna dell’ingerenza tentacolare e a tratti imbarazzante della politica, delle logiche dei pesi e contrappesi dell’ingellighenzia piemontese, dalla logica strapaesana del “ci metto i soldi quindi ci voglio mettere anche bocca” di politici peraltro a fine mandato.
Se il sonno della ragione genera mostri, la longa manus della politica nell’arte contemporanea genera coppie: dopo Beatrice-Buscaroli (by Bondi) ecco Bellini-Merz (by Oliva). Speriamo solo che a Rivoli gli esiti siano migliori che in Laguna.



[exibart]

56 Commenti

  1. Bellini, Merz e le pastoiette in salsa gianduia… e il Piemonte sarebbe il fiore all’occhiello del sistema culturale / museale della penisola?

  2. bello! bello! sta diventando più bello di ‘Un posto al sole’! ogni volta che accedo ad Exibart trovo una nuova, avvincente puntata!
    W la Fiction… agrodolce!

  3. ahahahahahaha
    beh, che dire del fatto che la simpaticissima miss Merz – una che ha faticato per farsi largo sapete – faceva parte del gruppo dei “saggi” interpellati dal museo per scegliere il direttore???

  4. Ma siamo matti? Ma la Merz non ha curriculum! Vogliamo proprio dare il fianco a Luca Beatrice che dirà che è il solito quartierino di sinistra?
    Oh cielo…

  5. vogliamo già scrivere la lista degli artisti che andranno a rivoli? e le gallerie torinesi? magari giovani gallerie di ex curatrici? e artisti amici di?

  6. se l’ha capito anche Daniele Capra forse Luca Rossi si può finalmente riposare…si tratta di classica associazione per delinquere con l’aggravante dello stampo mafioso…

  7. certo che sarebbe splendido se ora anche lei si dimettesse adducendo mancanza di esperienza. certo che una che doveva scegliere il nuovo direttore non puo, a sua volta, esser il direttore. ma che cazzarola fai minoli???? ma ci vuol tanto a capire che fai su del casino in questa maniera?

  8. … beh ora ditemi che è tutto finto che è una bella storia che avete raccontato per allietarci queste prefeste di natale.
    Adesso vado a dormire e mi sveglio e c’è un direttore serio e credibile e non il direttore di una fiera e la direttrice della fondazione del padre (che faceva parte della commissione scientifica)….
    Ma se invece mi sveglio domani mattina e trovo ancora questa notizia… per favore fate un’intervista a Charles Esche, a Carolyn Christov-Bakargiev o a Nicolas Serota (che facevano parte della commissione scientifica), o allo stesso Hoffmann, e fateci capire che cosa è successo.
    Ma davvero ci meritiamo tutto questo?

  9. che noia che barba che noia. sicuramente rivoli adesso sarà al centro non solo del sistema artistico italiano, ma europeo anzi internazionale.

    cuociamo nel nostro brodo…a fuoco inesorabilmente lento

  10. Il mio stesso blog mi ha causato un brivido lungo la schiena. Pensavo di essere extra sistema invece sono questi “extra” rispetto la scena internazionale, la professionalità e il buon senso. Questo capita perchè il pubblico si beve qualsiasi cosa. Ed ecco la necessità di creare una sistema “sintetico” dell’arte contemporanea che possa byapassare tutto questo. Ma senza personalismi di nessun luca rossi, ma con gli operatori di buon volontà che ancora ci sono in italia (se ci siete battete un colpo, maledizione). A prescindere dalla capacità dei due direttori, i legami con artissima e la fondazione merz sono gravissimi segni di stagnazione e chiusura culturale. Sembra che la questione hoffmann sia stata un messa in scena proprio in concomitanza del Natale, quando tutti sono più buoni e distratti. Ma non lo sanno che io non vado MAI in vacanza? Presto cercheremo di ordinare qualche pizza al tavolo giusto. Mi raccomando.

  11. Non solo a Natale siamo tutti più buoni ma anche più comodi per essere presi per i fondelli. La gravità del sintomo mi fa dire anche “culo”. La nomina al direttorio del museo di Rivoli viene annunciata per Natale. E va bene. Poi in mattinata scopriamo che la nomima va su Jens Hoffmann (giovane di alto profilo internazionale) e Andrea Bellini (creatura di flash art, senza tanta esperienza ma con un buon lavoro fatto come direttore della fiera torinese di artissima). Hoffman si dimette per questioni indefinite, e pasticciate, e subito in poche ore si nomina Beatrice Merz, figlia del famoso artista scomparso e direttrice della fondazione torinese che porta il suo nome. Quindi un pasticcio creato ad arte per fare i propri comodi con la scusa del cattivo comportamento di Hoffmann. La Merz sarà sicuramente una giovane donna di belle speranze ma è priva di esperienze fuori dal comune di torino (per città più “grandi” potrebbe essere una nomina da “quartierino”). Giovanni Minoli da vecchia volpe del politichese ha scelto ad arte la distrazione del periodo natalizio per fare semplicemente i suoi comodi. Ma certo! Come sono soliti fare a Roma. Hoffman era disceso da un ottima lista di curatori internazionali. Dove sono finiti gli altri? Perchè scegliere la Merz che non ha esperienza alcuna ed è comunque, comunque, ammanicata con il quartiere di Torino?? Anche ammesso che la ragazza sia un genio, perchè dare sempre adito a questi giochini di potere stupidi e banali? Orchestrati con modalità tanto vili? Qualcuno mi può passare la mail o l’indirizzo di Pier Luigi Celli o anche del figlio? Così vede come i suoi coetanei stiano intossicando l’italia. Presto mi piacerebbe ordinare qualche pizza al tavolo giusto.

  12. E va bene, ci siamo tutti sfogati. Del resto, si sa, in Italia la poltrona bolle sempre per i predestinati…
    Ma quando arriveranno le prime “produzioni” dell’ineffabile duo – così come quelle di altri gruppetti sparsi qua e là per lo Stivale – che ora tanto e giustamente critichiamo, saremo altrettanto bravi a dire le cose come stanno o verremo presi dalla solita noia post-prandiale?
    Se il pubblico che capisce si esprimesse davvero e facesse seguire alle critiche sulle nomine le critiche (se avranno ragione d’essere) sul lavoro, forse – e dico forse – qualcosa potrebbe cambiare.
    Peraltro, non trovo in giro lo stesso livore con cui Bellini venne assalito dopo Artissima di quest’anno che venne da questi utilizzata, e si capisce bene perché, come show-off delle proprie abilità. Per me, poi, non così abili.

  13. Con tutto il rispetto per Beatrice Merz e la passione che sicuramente dedica all’arte contemporanea, la scelta di avere due direttori non era dettata dalla motivazione di conservare sia uno sguardo al territorio (affidato a Bellini) sia una forte presenza nel panorama internazionale (da garantire con il secondo direttore)? Da qualsiasi lato la si guardi la questione rimane discutibile …

  14. La Merz?
    ma è uno scherzo?
    Come dire.. voglio comprare una ferrari, ops la ferrari non è disponibile compro un ape.

  15. chiediamo esplicitamente le dimissioni di questi due incompetenti. per favore. la città di torino merita qualcosa di più. questa è politicadi basso livello. la sig merz non può e non deve stare alla direzione di un museo, lei che gestisce i soldi “pubblici” della sua fondazione “privata”..guarda caso! se fosse una professionista si dimetterebbe immediatamente.
    bellini era ciò che voleva oliva e con questa finzione del co-dierttore è riuscito nel suo inetento. torino merita di più.
    DIMETTETEVI!!

  16. rilancio la questione messa sul tappeto dalla Curti. quanti, poi, avranno il coraggio di criticare eventualmente le future mostre di Rivoli? naturalmente, ci sia augura che le future iniziative del Castello siano di buon livello eccetera, ma, laddove non lo fossero, quante recensioni oggettive ed equilibrate leggeremo? e chissà quanti, tra questi commentatori, non si dedicheranno invece allo sport nazionale della piaggeria palese e del pettegolezzo occulto.
    a questo punto – banale, certo – la frittata è fatta e sarà il tempo a decidere. mettiamoli al lavoro e vediamo che cosa sanno fare.

  17. un nuovo giorno è qui
    anche per voi
    un mondo più vero si sveglierà
    se questa vita siamo noi
    lascia le cose che non vuoi
    è così poco il tempo per curare
    e un posto a rivoli ancora ci sarà

  18. Signori, lamentarsi serve a poco. L’arte è interessata da fenomeni che troviamo anche in altri settori. Tale fenomeni non vanno distrutti, ma devono diventare un interlocutore all’interno di un contesto critico reale. Non ci sono solo i musei,cercare di avere un pensiero divergente, Rivoli è quello che è. Se abbiamo fiducia nei valori che spingono queste critiche, sarà sicuramente possibile proporre una antitesi attendibile a Rivoli. Al contrario, se non avete reale fiducia, se non c’è reale interesse, è giusto che il presidente e il CdA facciano i loro comodi.

  19. ma se a torino sono tutti incazz..giornalisti, curatori, ecc..ma uno solo che abbia il coraggio di scrivere ciò che pensa. è più facile stare a fare i servi della gleba che prendere posizione. del resto i curatori torinesi non escono dalla loro sabauda città. non hanno p…. per dire la verità e iniziare a difendere l’arte.

  20. Minoli probabilmente aveva in testa i suoi due candidati anche da prima di hoffmann (Bellini-Merz). Il fallimento del teatrino delle nomine internazionali ha fornito l’alibi per scegliere la Merz e quindi due personalità legate all’area comunale di torino. L’aggravante è aver fatto tutto sotto Natale, in pieno stile politichese, quando c’è distrazione e anche il ghiaccio a rendere tutto meno centrale. La cosa non mi scandalizza più di tanto. Quello che mi scandalizza sono alcuni operatori “anagraficamente giovani” che continuano a fare i portaborse di questo sistema. Non li nomino perchè loro sanno di chi sto parlando, e non mi interessano processi sommari.

  21. Prima della nomina della Merz, l’aveva detto pure Bonami (sulla Stampa di ieri) che era meglio azzerare tutto, Bellini compreso: “Ora la frittata è fatta, ma io credo che sarebbe opportuno azzerare tutto e ricominciare da capo. In fondo che senso ha avere un direttore per certi versi “commissariato”, visto che presto o tardi dovrà essere affiancato da qualcun altro?»

  22. il problema non è la futura qualità delle mostre di rivoli, molti di noi scommetterebbero sul fatto che i progetti futuri saranno cmq di alto livello, e ancora meno mi preoccuperei della veridicità delle recensioni, ma il fatto è che andremo a pagare due stipendi per quella che è a tutti gli effetti una sola testa, insomma due persone valide ma con un back ground simile, due persone che hanno già condiviso molto, insomma bellini ascolta già le opinioni di beatrice merz molto spesso, non avevamo bisogno che questa fosse stipendiata per chiacchierare con lui.

    baci

  23. Domani 23 dicembre 2009,ore 14.00 vorrei proporre uno skype day, cercare fra gli utenti skype :lucarossi22

    Il titolo potrebbe essere:

    Rivoligate sintomo di una situazione più ampia. Alternative, Linguaggio e Contenuti.

    Il pubblico si merita veramente un alternativa? La politica ricade su linguaggio ormai affaticato? Tenere duro o rimettere in discussione alcune convenzioni?

  24. Secondo me il problema non è la coppia bellini-merz che riflette la fase attuale, e probabilmente si tratta di due giovani e due stipendi di buona volontà. Il problema è come vengono trattate queste questioni. Il problema è che ci sono giovani operatori che assimililano questo clima e lo trasferiscono nel loro lavoro, determinando una mediocrità generale. E poi altri giovani silenti che sanno solo blaterare banalità contro luca rossi, ma che non riescono ad argomentare nulla rispetto a questioni centrali per il loro futuro. Io fortunatamente mi occupo d’altro, ma trovo il tempo di scrivere un blog. Ma questi “anagraficamente” giovani dove sono??? Si compiacciono nel fare i portaborse ad un certo sistema. Sperano che rimanendo silenti nella mediocrità possano raccogliere qualche briciola. Contenti loro… Tra loro ci sono artisti,galleristi, direttori,curatori, redazioni ecc ecc. Non si tratta di fare polemica ma di costruire una via parallela che non pretende di fare alcuna rivoluzione, ma solo di alzare il livello. Di fornire una visione alternativa.

  25. Caro Luca,

    è da molto tempo che ho voglia di commentare le notizie di exibart così come ho avrei voglia di scrivere le mie idee su Facebook. Ho solamente un pensiero che mi porta tutte le volte a non farlo e cioè abbiamo portato la nostra vita relazionare a degli eccessi. Tutte le volte dobbiamo schierarci a favore o contro e dobbiamo salire sulle barricate, io credo che dobbiamo interagire per avere più forza per portare avanti le nostre idee. Io sono perfettamente d’accordo su quello che scrivi e vorrei chiarire alcuni punti.
    Partiamo dal presupposto che Andrea Bellini si merita la possibilità di dimostrare le sue capacità. Certo è giovane ma se è arrivato li è per suo merito, merito di avere fatto il corrispondente di Flash Art (Politi non regala niente a nessuno e con lui vai avanti solo se sei bravo)e poi come direttore di Artissima ha dimostrato molte capacità, in questi anni ha lavorato bene sul versante politico ed è arrivato giustamente il suo turno. Forse non sai ma alcune volte anche io pubblicamente non sono stato perfettamente d’accordo con lui. Beatrice Merz non è arrivata per merito a quel ruolo e quindi non sono d’accordo con la scelta, non basta essere figlia di Mario e Marisa. Il lavoro che ha fatto con la fondazione non mi ha entusiasmato.
    Arriviamo al discorso degli operatori che fanno i portaborse, sono in parte d’accordo. Quelli non capaci lo fanno e non arrivano da nessuna parte perlomeno al di fuori del piccolo clienteralismo, ti posso dire che ci sono molti operatori bravi che soffrono tutti i giorni per portare avanti un lavoro in cui credono e che molte volte non viene riconosciuto. Quando poi si vedono situazioni come quelle di Rivoli queste persone la maggior parte delle volte preferiscono soffrire in silenzio. Certe volte in questo piccolo sistema dell’arte si vede l’oro anche quando non c’è e andando avanti di questo passo sarà sempre più triste.
    Io ti lancio una sfida, passiamo dalle parole ai fatti. Creiamo uno spazio no-profit oppure non istituzionale, dove si crea opportunità per tante persone valide di lavorare e lo finanziamo con piccoli contributi dati da chiunque voglia aiutare questa idea e partiamo da un minimo di 10euro a persona. Mettiamoci in gioco, questa può sembrare una provocazione ma alla fine secondo me è l’unico modo per far crescere il piccolo mondo dell’arte in Italia.
    Andrea Bellini ha meno di 40anni e grazie alla sua determinazione è arrivato al Castello, questo dimostra che in Italia c’è chi a successo grazie alle capacità. Strano da dirsi ma è vero.

  26. Caro Enrico dire che con Politi arrivi solo se sei bravo è discutibile..puoi anche esserlo ma devi essere compatibile alle logiche di sistema e sue personali

  27. caro Enrico,

    accetto la tua proposta. ma in termini assolutamente nuovi. Ti scrivo per questo privatamente.

    Sono d’accordo con te sulle candidature. La Merz la accetto come scommessa e come dinamica inevitabile.

    Anche io, 8 mesi, fa avevo due strade davanti: tacere o partecipare totalmente. Ho deciso di partecipare, proponendo però una visione alternativa (per quanto opinabile). La polemica fine a se stessa è assolutamente inutile. Creare invece un automa come luca rossi (tutti i ruoli in uno) divente una cosa fertile e divertente. Un azzardo continuo.

  28. Caro Enrico Fornello,
    riguardo al giudizio su Beatrice Merz potrei essere d’accordo… ma parli proprio tu che hai fatto curare la mostra di Maria Adele Del Vecchio, sorella di Gigiotto e ‘artista’ di nessun talento, a sua cognata Stefania Palumbo?
    Andiamo… Chi si corica con i cani si sveglia con le pulci…

  29. Caro X,

    sono d’accordo con te. Ma è tipico di tutti i datori di lavoro di qualsiasi settore economico.
    Comportamento che io non biasimo.

  30. Ripeto. Il problema non è – solo – chi e perché, ma anche come. Le poltrone danzano e girano e le persone sono (quasi) necessariamente le stesse o almeno quelle che sembrano essere le stesse, ma a fronte dei tanti lamenti su come va il porco mondo, gli stessi lamenti non salgono con la stessa veemenza (perché ci vuole preparazione e cultura, accidenti) per cassare motivatamente il lavoro di coloro che male fanno.
    E quindi, davanti a un popolo insipiente che non censura un prodotto fatto male e lo subisce, che sia l’uno o l’altro a reggere il comando sta pericolosamente diventando la meme chose.
    Ci vorrebbe un centro di pensiero critico di alto livello che stimolasse e, per propria serietà, si facesse temere e facesse temere il ridicolo ai signori e alle signore che si passano panchine poltrone e sgabeli come fossero al bar sport.

  31. caro enrico, dire che bellini si è meritato di arrivare dov’è è azzardato. vieni a vivere a torino e ne riparliamo. ha sgomitato con tutte le forze pur di entrare in uno star sistem torinese e la dimostrazione è stata la sua nomina SOLO ED ESCLUSIVAMENTE grazie ad oliva.
    ha fatto fuori dalla fiera fior di gallerie ma ha fatto attenzione a tenere dentro quelle giuste. politica caro enrico si chiama, non arte. noi a torino siamo disgustati. abbiamo artisti in gamba che il sig bellini non ha mai preso in considerazione. abbiamo curatori colti che forse meriterebbero di più.
    bella la tua idea, ma qualcuno ci ha già pensato e sta facendo molto in questa direzione.

  32. la Merz merita questo ruolo e lo ha dimostrato con la direzione della Fondazione Merz. Ha buone capacità e tutte le carte in regola per portare avanti una nuova grande stagione espositiva di cui Rivoli e l’Italia intera potranno godere e andare fieri nel mondo.
    Invito chi non è d’accordo ad aspettare prima di giudicare e a riporre nella Merz tutta la vostra stima e fiducia.

  33. Gentile signor Enrico, ma come comportamento che non biasimi? Ho letto che fai una mostra di un artista di dubbie qualità, perché è parente a Gigiotto del Vecchio, e per giunta la fai curare dalla moglie di quest’ultimo.
    E per te è normale?
    Secondo me c’è un limite a tutto.

  34. Il problema non è la merz o bellini che sgomita. Il problema è la giostra politichese con la quale si è pervenuti alla nomine. giostra e nomine che riflettono semplicemente la fase che stiamo vivendo. Ora le polemiche non servono a nulla e stanno già circondando di previo interesse le scelte future di rivoli.

    Quindi (come si desume dalla replica di hoffmann sul mio blog) bisogna guardare oltre e proporre strade alternative. E spazi alternativi. Ma veramente crediamo che il museo alla Rivoli sia Tutto?Sia il tutto il Domani? A me sembrano una struttura e un CdA vecchi e bolsi. Ci vuole un sistema più meritocratico,agile e civile che ridefinisca nuovi Spazi per nuovi Contenuti. Se il pubblico e il collezionismo capiranno questi giochini non si potranno più fare.

  35. Bello vedere anche galleristi – e bravi oltrettutto – partecipare ad un dibattito. Oggi MIlano è la capitale degli spazi di progetto in Italia. Per altro sono stati proprio degli artisti a riboccarsi le maniche dando l’esempio e fondando uno spazio di progetto, dopo molti anni di vuoto viafariniano (farronatiano e vettesiano quindi anche kristofbakergieviano). Oggi le realtà “differenti” a Milano sono diverse. Vediamo cosa combineranno Bellini-Merz a Rivoli. Per ora possiamo solo dire che il primo ha lasciato un’Artissima molto ma molto migliore di quella che trovò dopo Casiraghi. Vediamo. Leggevo riguardo a gli spazi di progetto/diversi un articolo: “Italian Oxigen 2”, sull’ultimo numero di Abitare con una selezione di spazi a mio avviso coerente su ciò ch’è veramente innovativo in Italia. Buon lavoro dunque a Luca Rossi ed Enrico Fornello.

  36. Caro xxx,

    spero che anche tu abbia un nome e una email. Comunque, sono d’accordo con la tua conclusione e sono disposto ad aspettare. Nel caso in cui tu abbia ragione, farò penitenza.

    Caro La parabola dei talenti,

    io non ho mai risposto alle polemiche a cui te fai riferimento, lo faccio ora una volta per tutte. Io ho fatto la mostra perchè io sono assolutamente convinto del lavoro di Maria Adele del Vecchio e confido molto nelle sue capacità di artista. Io ho chiesto a Stefania di curare la mostra. Io ho fatto tutto questo e mi prendo la responsabilità, come del resto per tutte le altre mostre che ho fatto. Infine se vuoi definire una persona, che dedica tutta la sua vita al suo lavoro, senza talento abbi almeno le palle e firmati con il tuo nome e cognome.

    Buonanotte a tutti

  37. C’è anche un limite agli attacchi anonimi, ma se siete così sicuri delle vostre opinioni, perché le veicolate come terroristi d’accatto tra l’altro mettendo in difficoltà la struttura che vi ospita?

  38. caro tonelli, forse tutto ciò accade perchè in italia la libertà di pensiero e di stampa non esiste, voi stessi non avete mai il coraggio di dire come stanno veramente le cose, quali sono i retroscena veri. buttate giù articoli che spingono al commento ma voi non vi mettete mai in gioco. e in italia se ci spinge troppo si viene esclusi, per cui vi capisco anche. nell’arte come in tanti altro mondi c’è poca meritocrazia ma ci sono anche tanti professionisti ora stanchi di questo sistema e con la voglia di prendere strade diverse e di parlare. questo “teatrino” rivolese del resto non rappresenta altro che il nostro bel paese e come si muovono le situazioni tutte ormai di sola convenienza. si giunge alla direzione di “luoghi” solo perchè figli di o amici di o parenti di, ma la vera professionalità dove bisogna cercarla? all’estero ridono di noi usando sempre la solita frase “italiani: pizza e mandolino” e inizio a pensare che non hanno torto. questi signori dell’arte credono che esista solo il loro micro mondo ma si sbagliano, esiste molto di più.
    se unissimo le forze e iniziassimo a fare dei progetti con serietà forse qualcosa potrebbe cambiare. ma purtroppo mirano tutti sempre al potere, quando l’arte dovrebbe essere tutt’altra cosa.
    grazie per la possibilità di questo spazio di confronto emi scuso se per scelta rimarrò anonimo.
    cordiali saluti

  39. Caro Fornello,
    che brutti attacchi. Inutili. Dannosi. Spero ti continuerai a sviluppare il tuo programma come hais empre fatto, belle mostre, belle proposte. Coraggio di portare avanti artisti giovani come Becheri, Santarlasci, Del Vecchio etc etc. Ricordo da te belle mostre di Claude Closky, Ghirri, Yael Davids.
    Hai sempre scelto bene e sono certo anche autonomamente. Purtroppo il commento anonimo è una brutta cosa. E poi a casa tua, fai ciò che vuoi. O no?
    Buon lavoro a tutti

  40. A quanto pare a Torino hanno l’abitudine di far lavorare solo le persone del posto. Altro esempio eclatante sono gli artisti invitati per realizzare le installazioni delle Luci d’Artista: quasi tutti torinesi o artisti dell’arte povera.
    Non a caso i risultati sono opere di pessima fattura e che con la luce hanno poco a che fare.
    Se si chiamano gli amici invece di esperti light artists è normale avere delle installazioni pessime.

    Tanto nessuno se ne accorge o ne parla.

  41. Avete tanto rotto le scatole con la scelta di Beatrice politicizzata e adesso che è la sinistra torinese a sceglie il curatore pe Rivoli non dite nulla? La santa alleanza Oliva Merz Bellini…

  42. Basta con questa polemica!! Bellini e la Merz sanno di non essere dei giganti. Hanno solo la consapevolezza che intorno a loro non ci sono ciclopi. A differenza di altri hanno almeno il coraggio di proporsi,gli altri si accontentano della loro mediocrità.

  43. Gentile Signor Fornello,
    solitamente non commento le notizie, mi limito a prenderne atto e a parlarne di persona con chi è del settore. Questa volta metto i miei pensieri “in piazza” perchè mi pare che le parole siano sempre giuste, che ci siano tanti progetti, ma che nessuno li realizzi mai.

    Delle nomine di Bellini e Beatrice Merz posso dire che non sono del tutto convinta della scelta, ma do ad entrambi il beneficio del dubbio e voglio vedere che cosa combineranno prima di giudicare.

    Per quanto riguarda la sua proposta di aprire uno spazio no-profit, la informo che io, assieme a giovani ragazzi della mia età (abbiamo tutti dai 25 ai 32 anni), è da qualche mese che stiamo agendo per aprire a Bologna un’Associazione Culturale, che si chiamerà Adiacenze, che si muoverà proprio come lei ha indicato. Più o meno tutti ci occupiamo di arte e dopo averne parlato per circa un anno (e aver messo da parte un po’ di soldi visto che non basta essere ricchi di animo ma bisogna avere pure un conto in banca pieno), abbiamo messo insieme le nostre riflessioni e abbiamo iniziato a fare qualcosa.
    Stanchi del nuovo andamento dell’arte, improntato tutto sulle polemiche che non hanno quasi mai una soluzione pratica, abbiamo pensato di dare spazio ai giovani o agli artisti che riteniamo validi e con le credenziali giuste; faremo mostre di cui verrà pubblicato il catalogo, presenteremo libri e ci auguriamo di riuscire a fare conferenze su argomenti inerenti all’arte, proprio come stiamo facendo qui su exibart in questo momento, ma di persona. Non abbiamo messo in piedi la solita galleria come si potrebbe pensare: non venderemo opere, ma ci autofinanzieremo con il contributo dei soci. Come lei ben sa, non bastano 10 euro al mese (a meno che non ci siano migliaia di soci) per tenere aperto un luogo simile, quindi il contributo sarà più alto, ma è dato da persone che credono di poter cambiare qualcosa, ragazzi forse ancora non disillusi dalla politica dell’arte e che ancora hanno voglia di dare il proprio contributo. Nel nostro piccolo vorremmo dare uno spiraglio di luce e far capire che molto di quello che si dice, si può fare se se ne ha la voglia e se ci si impegna un po’.
    Chiedo scusa se mi sono dilungata e non ho seguito l’argomento principale, ma volevo portare la mia esperienza personale di ragazza che lavora in una galleria (e sono davvero felice di quello che faccio), ma che vorrebbe che qualcosa cambiasse.

  44. Caro Rolando sono d’accordo su molte delle cose che dici preciserei però che Bellini non ha avuto bisogno di sgomitare perchè è stato cooptato dalla redazione newyorchese di Flash Art dalla Sandretto senza neppure aspettarselo perchè la signora dopo aver manovrato per far fuori Casiraghi desiderava avere a disposizione un soggetto di bella presenza disponibile a farle assumere un pressochè totale controllo sulla pseudo fiera Artissima. Bellini si è limitato ad eseguire gli ordini eliminando tutte le gallerie non compatibili ad un certo sistema. Oliva se è poi innamorato per non ponderabili motivi.

  45. Grazie Massimo

    Daniela, servono molto persone come te in Italia. Brava, se posso esserti di aiuto chiama. Sempre a disposizione.

    Buon Natale a tutti

  46. fornello per cortesia, smettiamola di fare i finti puristi. la tua galleria parla da sola e se sei in qualche posto di questo sistema dell’arte lo devi solo a chi ti ha lasciato in erdità contatti e situazioni di cui ti sei appropriato. meritocrazia zero.
    evitiamo certe pagliacciate e iniziamo ad essere seri inq uesto lavoro
    grazie

  47. museo d’arte contemporanea internazionale!!!con due torinesi alla guida. ad offendere i torinesi e gli italiani.
    vergognatevi.
    dimettetevi.

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