15 gennaio 2010

fino al 31.I.2010 Spazio. Tempo. Immagine Foligno (pg), Ciac

 
Il genio di un luogo si manifesta nell’architettura e nella mostra inaugurale. Si annuncia un programma ricco di sfide e un’azione che, pur rivolgendosi al territorio, si apre al mondo. È l’esordio del Ciac...

di

Di alcuni
semi non è possibile prevedere quando germoglieranno. È il caso del Centro
Italiano d’Arte Contemporanea di Foligno, il cui concepimento può esser fatto
risalire al 1967, quando la città umbra divenne – un po’ per caso, un po’ per
volontà – il cuore di un evento destinato a segnare uno spartiacque importante
nell’arte contemporanea.
L’evento
in questione fu la mostra Lo spazio dell’immagine, che avrebbe dovuto dar vita a “un
centro di cultura attiva, di cultura vissuta
”. Foligno rimase sorda a questo richiamo,
nonostante il dibattito critico suscitato dall’esposizione. Oggi, però, trova
la motivazione e le energie per realizzare quel sogno e dà vita a un museo che
aspira a essere centro propulsivo della cultura contemporanea e punto di
riferimento per il territorio.
La mostra
inaugurale rende visibile una continuità di pensiero e d’azione tra passato e
presente, evitando la ricostruzione filologica e l’evocazione nostalgica del
passato.
Le circa
quaranta opere esposte nella prima sezione (Lo spazio dell’immagine e il suo
tempo
) offrono
una panoramica delle tendenze artistiche che, sulle premesse del rinnovamento
tecnico e linguistico del secondo dopoguerra, continuarono a svilupparsi nel
corso degli anni ‘60 e ‘70, delineando una ricerca dai contenuti ancora validi
e attuali. L’allestimento permette una lettura agevole dei numerosi lavori e
suddivide l’esposizione secondo i due concetti di spazio e tempo.
Alighiero Boetti - Pavimento, 1967-1985
Possiamo
ricondurre alla prima sezione il lavoro di Enrico Castellani, Superficie bianca n. 5 (1964), dove non solo la tela è
estroflessa, ma un “tettuccio” aggettante offre quasi un riparo allo
spettatore. Invita al dialogo fra realtà esterna e interiorità In-cubo, il leggero cubo di legno e tela
bianca realizzato da Luciano Fabro per la mostra del 1967, pensato per ospitare al suo
interno una persona.
Per la sezione
“tempo”, invece, si può citare la tela di Mario Schifano Particolare della notte (1967), che fissa alcune delle
immagini giunte dai mezzi della comunicazione di massa. Crea invece una
sospensione temporale l’immobilità dell’Asta in bilico (1967/1990) di Gino De
Dominicis
.
Un’ampia
selezione documenta le ricerche sul rapporto dell’arte con la scienza, la
tecnologia, l’industria, la psicologia della percezione, condotte dai Gruppi
N
, T e MID e da artisti come Bruno Munari ed Enzo Mari.
Spazio. Tempo. Immagine - veduta della mostra presso il Centro Italiano Arte Contemporanea - Foligno (PG) 2009
La
sezione Il tempo dell’immagine e il nostro tempo intende invece evocare la
rassegna del 1983 incentrata sulla pittura e crea un collegamento con altri
linguaggi attraverso l’inserimento di opere fotografiche (Oliviero Toscani, Mario Giacomelli, Gabriele Basilico, FRP2) e video (Grazia Toderi).
Lo
strumento di supporto alla visita s’intitola Latte. Arte contemporanea
parzialmente scremata
.
Il nome si riferisce all’originaria funzione dell’edificio, una centrale del
latte, e gioca sulla metafora dell’arte come nutrimento. La rivista ha una
funzione prettamente didattica, includendo addirittura riquadri-glossario, e
offre un originale laboratorio didattico “fai da te”.


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Foligno Black Cube

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fois
mostra
visitata il 21 novembre 2009


dal 14
novembre 2009 al 31 gennaio 2010

Spazio. Tempo.
Immagine

a cura di
Italo Tomassoni

CIAC – Centro
Italiano Arte Contemporanea

Via del
Campanile, 13 – 06034 Foligno (PG)

Orario:
martedì, giovedì, sabato e domenica ore 9-13.30 e 15-18

Ingresso: € 5

Catalogo Skira

Info: tel. +39
0742357035;
info@ciacmuseum.com; www.ciacmuseum.com

[exibart]

3 Commenti

  1. Ho visitato la mostra,ho acquistato il catalogo,ho letto la rivistina “Latte”un commento? Bravi.
    Lo spazio è magnifico,al di fuori il rivestimeto dello stesso mi da l’idea di un’imponente scultura.La mostra interessantissima, ben distribuita e ben godibile. Io che per 30 anni ho potuto seguire mostre di grande interesse a Torino, dove ero per lavoro,mi sento di dire che è una mostra eccellente.Peccato non aver visto la mostra del 67.Ero giovane forse di arte ne capivo poco.
    Il catalogo è ben fatto sia nella forma he nel contenuto.
    La rivista “Latte” la ritengo utile. Vorrei essere messo al corrente se esce periodicamente e se si come si può avere.
    Un elogio a Italo Tomassoni.
    Spero di essere infomato per le prossime programmazioni.
    Saluti
    Ruggero

  2. La rivista/catalogo didattico LATTE nasce da un’idea dell’ass.cult. VIAINDUSTRIAE ed è stata largamente apprezzata per la sua funzionalità oltre che per l’impostazione grafica accattivante! Piccola anticipazione…a breve l’uscita del n.1…in abbinamento alla mostra sul libro d’artista contemporaneo “Out-Book” che inaugurerà a Foligno il prossimo 24 aprile 2010 nell’ambito della manifestazione La Scrittura e l’Immagine.

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