02 ottobre 2001

Fino al 15.II.2002 Guido Crepax e le Arti Busto Arsizio (va), Fondazione Bandera per l’Arte

 
Oltre duecento opere tra tavole originali, libri, oggetti, giochi, dischi, ceramiche e campagne pubblicitarie, realizzate tra i primi anni Cinquanta e il 2001, raccontano l’attività di Crepax, l’autore di Valentina...

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Ad inaugurare la stagione espositiva 2001/2002 della Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio è la rassegna Guido Crepax e le Arti. Si tratta della più completa retrospettiva mai realizzata sull’opera dell’autore di Valentina, il personaggio nato nel 1965 e apparso la prima volta sul quarto numero di Linus, la mitica rivista fondata e diretta da Giovanni Gandini.
La mostra – curata da Alberto Fiz con la collaborazione del figlio dell’artista, Antonio – si propone di analizzare la figura del disegnatore milanese in relazione con il cinema, la letteratura, la musica, le arti figurative, la moda e la psicanalisi, attraverso un’ampia selezione di materiali provenienti dall’archivio dei Crepax e da collezioni private.
Nello specifico, il percorso espositivo, suddiviso in sette sezioni tematiche, propone oltre duecento opere tra tavole originali, oggetti, abiti, ceramiche, giochi, campagne pubblicitarie del periodo che va dai primi anni Cinquanta ai giorni nostri.
Numerosi sono gli inediti, tra cui si segnala una serie di carte del 1999 ispirate al Frankenstein di Mary Shelley, in mostra accanto a un consistente gruppo di disegni che rivisitano alcuni tra i più celebri testi della letteratura classica e contemporanea, tra cui l’Odissea di Omero, Dracula di Stoker, Justine di Sade, Le metamorfosi di Kafka e Sostiene Pereira di Tabucchi.
Di fondamentale importanza nella vicenda artistica del fumettista è anche il cinema. Le storie di Crepax presentano, infatti, continui riferimenti ai classici della settima arte, in un percorso che spazia da Otto e mezzo di Federico Fellini a 2001. Odissea nello spazio di Kubrick, passando per Nosferatu di Murnau e Jules e Jim di Truffaut, senza dimenticare Il vaso di Pandora (Lulù) e aIl Maestro e Margherita di Bulgakov.
La mostra sottolinea, inoltre, il dialogo tra fumetto e musica, mettendo in rilievo un aspetto totalmente sconosciuto dell’artista: la sua attività di disegnatore per la Ricordi di Milano. Al terzo piano della Fondazione Bandera si trovano, infatti, una quarantina di copertine di dischi realizzati durante gli anni Cinquanta, tra cui si segnalano quelli dedicati al Jazz e in particolare ai brani di Gelly Melligan, Louis Armstrong e Charlie Parker. In questa sezione, non mancano nemmeno alcune curiosità come la copertina per Il concertino del Quartetto Cetra e quella del disco Il mio amico Aldo, presentato da Dario Fo e Giorgio Gaber.
Un’altra sezione significativa della rassegna è quella relativa all’arte in cui Crepax dialoga con i grandi maestri del Novecento. Ne sono una chiara prova La sindrome di Moore del 1990, ispirata alla scultura dell’artista inglese, e Il falso di Kandinsky del 1991, nel quale dominano i segni caratteristici del pittore russo. Il dialogo con le arti figurative coinvolge, però, anche Rembrandt, Man Ray, Yves Klein e gli architetti Le Courbousier e Frank Llyod Wright.
Tra le altre testimonianze esposte alla Fondazione Bandera si segnalano, infine, il carteggio completo con Louise Brooks, l’attrice del cinema muto che ha ispirato il personaggio di Valentina; le prime figure su carta risalenti addirittura al 1936; due tavole da gioco con scene di battaglia e le campagne pubblicitarie realizzate per la benzina Shell (1957), i periodici Rizzoli (1960), la Dunlop (1969), la Terital (1969) e la Honda (1994).
La mostra di Busto Arsizio, corredata da un ampio catalogo della De Agostini Rizzoli Arte & Cultura, si propone, dunque, di analizzare, in una chiave del tutto nuova, la figura del fumettista milanese, un autore che ha influenzato la storia del costume e del linguaggio. “La pagine di Valentina, infatti – come scrisse Maurizio Fagiolo dell’Arco, nel 1975 – resteranno accanto alla Coca Cola di Mario Schifano, alle sagome di Mario Ceroli o alla figure specchianti di Michelangelo Pistoletto…”.

Annamaria Sigalotti

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Fino al 15.II.2001. Guido Crepax e le arti. Un maestro del fumetto raccontato attraverso 200 opere dal 1955 al 2001. Busto Arsizio, Fondazione Bandera per l’Arte, Via Andrea Costa 29. Orario d’apertura: martedì-venerdì, ore 10.00-12.30 e 15.30-19.30; sabato e domenica, ore 10.00-13.00 e ore 15.00-19.00; chiuso il lunedì. Ingresso: £ 10.000 intero; £ 8.000 ridotto. Catalogo: De Agostini Rizzoli Arte e Cultura (£ 60.000). Info: tel. 0331.322311.



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