05 ottobre 2001

Fino al 9.XI.2001 Barcelona a vol d’artista Roma, Instituto Cervantes

 
Jordi Calafell, Toni Cumella, Manel Esclusa, David Escudero, Joan Fontcuberta, Pere Formiguera, Humberto Rivas, Manuel Serra, Jordi Todo e Manuel Ubeda: tutti invitati a dare la loro personale interpretazione di Barcellona vista da un aereo. Il risultato è in mostra ed è tutto da vedere e da non perdere...

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A metà dell’800, mentre la fotografia muoveva i suoi primi passi, Nadar , uno dei padri del ritratto e grande appassionato d’aeronautica, “eleva la fotografia all’altezza dell’arte” (come scrisse, sotto una litografia che lo rappresentava, Honoré Daumier) realizzando le prime fotografie aeree a bordo di un aerostato. Da allora di tempo ne è passato e la fotografia aerea ha sempre mantenuto inalterato il suo fascino.
Diceva Feininger, autorevole fotografo di Life, che una delle caratteristiche che rendono interessante un’immagine è il soggetto “insolito”, cioè quella foto che lo propone come non comune o comunque ripreso da un punto di vista particolare. Manuel_esclusa_vol_de_volt_III Ed proprio questo uno dei motivi per cui le foto aeree (che spesso sono “semplicemente” immagini con valenza topografica) richiamano sempre l’attenzione; rappresentano, infatti, una realtà a noi nota, ma mai troppo “vista”.
Nella storia della fotografia la realizzazione d’immagini aeree ha sempre avuto un fine principalmente documentativo, e sono pochi gli esempi d’artisti (Giacomelli è uno di quelli) che vi si sono dedicati con fini esclusivamente artistici.
E’ sostanzialmente da quest’ultima considerazione che il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona, da vita all’idea di far realizzare alcune vedute di Barcellona a diversi artisti che utilizzano la macchina fotografica come strumento espressivo.
Il fine è stato quello di riprendere la città dall’alto, lasciando la più ampia libertà di rappresentazione.
A suo modo è stata una piccola sfida e i risultati sono senza dubbio notevoli. Dai mossi di Jordi Calafell ai panorami “quasi” classici di Rivas, i puzzle di Foncuberta e i fori stenopeici di Escudero, ogni autore ha interpretato e dato una sua visione aggiungendo ad un soggetto, già di per se interessante, quella carica emozionale che fa di questa esperienza un lavoro unico.
jordi_todò
La mostra si inserisce in una manifestazione (Barcellona a Roma che dura fino a febbraio 2002) che vuole ribadire il ruolo culturale di questa importante città europea con una serie di iniziative legate al cinema, arte, architettura, musica.

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Maurizio Chelucci
mostra vista il 28.9.01



Roma, Sala dell’Instituto Cervantes, piazza Navona 91
Orari: dal martedi’ alla domenica dalle 16 alle 10
Ingresso: Libero
Per informazioni: Istituto Cervantes tel.06 8551949
e-mail cenrom@cervantes.es
Ufficio stampa Antonia Ammirati
C/o Intesa Tel. 06.6832740; e-mail ctonia@libero.it
Fino al 9 novembre ’01


[exibart]

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