20 luglio 2010

fino al 25.VII.2010 Olivo Barbieri Oderzo (tv), Palazzo Foscolo

 
Trent’anni di fotografia raccolta in un libro e in una mostra. Pezzi di tessuto urbano, edifici, giardini raccontati con un punto di vista particolarissimo. E la recente riscoperta del bianco e nero...

di

Nel 1984 una grande
collettiva riuniva alcuni tra i più giovani e promettenti fotografi italiani,
rivelandosi un punto cruciale nel rinnovamento del linguaggio fotografico: Viaggio
in Italia,
voluta
e curata da Luigi Ghirri, segnò infatti un’evoluzione nel rapporto tra la fotografia e la
rappresentazione dell’uomo nel suo ambiente. Ricerca che Olivo Barbieri (Carpi, Modena, 1954) – presente
con i suoi scatti allo storico evento – non ha mai abbandonato, e che lo ha
portato a esplorare e raccontare vari angoli di mondo.

Viaggi in Italia
1982-2009

raccoglie una selezione di fotografie che hanno come soggetto il Belpaese,
estrapolate dai numerosi progetti realizzati nelle maggiori metropoli mondiali,
tra cui il più noto e longevo Site specific. Una retrospettiva che racconta
lo sviluppo di un lavoro di quasi trent’anni e che fissa le fasi della sua
maturazione: dalle porzioni di paesaggio urbano viste dall’alto ai dipinti
fotografati all’interno di archivi e depositi di importanti musei.

Non viene fornito un
percorso cronologico all’esposizione (né al catalogo), ma chi guarda è lasciato
libero di muoversi all’interno delle sale, così come avviene quotidianamente
nella relazione con gli spazi. Le opere, allestite accuratamente nelle stanze
dello storico palazzo, sono l’esempio pratico in cui teoria e tecnica risultano
indispensabili l’una all’altra: il lavoro paziente di studio e preparazione, la
scelta precisa delle inquadrature – con una ricerca di equilibro quasi
pittorica – e il lungo e minuzioso esercizio di rielaborazione degli scatti in
digitale, che a volte giunge a rivelare lo scheletro grafico delle costruzioni.


L’indagine
dell’artista sugli spazi urbani ha come nucleo l’architettura, in quanto
habitat ed esempio della capacità progettuale dell’uomo: per quanto le città
sembrino immutabili, i luoghi nel tempo si modificano e cambiano forma. L’opera
del fotografo restituisce così l’idea di possibilità e di mutazione vicendevole
tra uomo e ambiente. Negli ultimi lavori, la scelta del bianco e nero viene
invece applicata per un’ulteriore necessità di semplificazione visiva, in cui
la decisa saturazione del nero e un leggero spostamento del punto di vista
accentuano una forte bidimensionalità che spinge a un effetto ancor più
evidentemente grafico e pittorico.

Sono presenti in
mostra anche le immagini più note di Barbieri, le vedute di scorci che, con una
particolare tecnica di messa a fuoco permessa dalle fotocamere a banco ottico,
danno la sensazione di osservare con una lente di ingrandimento un modellino
plastico maniacalmente rifinito. Ed è qui che la cifra stilistica del lavoro
dell’artista prende particolare valore espressivo: le fotografie, di notevoli
dimensioni, restituiscono la sensazione di prospettiva dominante su un mondo popolato
da esseri piccoli come formiche.


Olivo Barbieri
ridiscute la realtà, la analizza e la trasforma progettualmente, non in quanto
superficie del visibile, ma come quel luogo in cui si gioca lo scarto che
supera la somma delle parti.

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dal 2 al 25 luglio
2010

Olivo Barbieri –
Viaggi in Italia 1982-2009

a cura di Sabrina
Zannier

Palazzo Foscolo

Via Garibaldi, 65 –
31046 Oderzo (TV)

Orario: da giovedì
a sabato ore 9-12 e 15-18; domenica ore 16-19

Ingresso libero

Catalogo Skira, € 25

Info: tel. +39
0422718013; fax +39 0422500330;
eventi@oderzocultura.it; www.oderzocultura.it

[exibart]

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